Buone vacanze!

Bene… tra qualche giorno iniziano le vacanze… sole, mare, mare, sole… che meraviglia!!!

          Ovviamente vacanze naturiste, essendo io un naturista. Più volte ho promesso di parlare di naturismo, ma un po’ per pigrizia, un po’ perché l’argomento non è facile da trattare, ho sempre lasciato perdere, ma adesso è forse giunto il momento, ma voglio farlo raccontandovi una storiella, una cosa che mi è successa circa dieci anni fa, che forse vi farà capire cosa ci sta dietro a quella che io chiamo “Filosofia Naturista”.

… ero seduto sulla spiaggia e mi guardavo intorno. Generalmente non sto sdraiato a prendere il sole, un po’ perché mi abbronzo facilmente, un po’ perché mi piace camminare e nuotare, quindi…

           Però quel giorno ero seduto e mi guardavo intorno… ero appena arrivato nel villaggio – un pezzo di paradiso terrestre, dove tutto lasciava immaginare una vacanza da sogno – un villaggio naturista nel sud della Corsica e, preso possesso del bungalow, mi sono precipitato in spiaggia… beh, confesso che in un primo momento, tolto il costume, ho provato un po’ d’imbarazzo. Io e la mia ragazza ci siamo guardati negli occhi e con fare, diciamo così, “disinvolto”, ci siamo messi a prendere il sole.

          Ci guardavamo in giro e nessuno sembrava far caso a noi. Non era la prima volta che mi spogliavo. L’avevo fatto diverse volte in spiagge dove insieme ai nudisti c’erano anche i cosiddetti “tessili”, (cioè a dire quelli che tengono addosso il costume… ), ma non era la stessa cosa, in quel posto si respirava un’atmosfera diversa, e soprattutto, tutto sembrava diverso. Cosa è che c’impedisce di spogliarci d’estate al mare? Forse la paura del confronto, del giudizio degli altri, i falsi pregiudizi,  considerare il nostro corpo solo come strumento sessuale, insomma, nudismo uguale a sesso, che poi è una concezione generalizzata.

“Lo psicanalista svizzero Daniele Ribola, per esempio, parlando del naturismo afferma che voler vivere la nudità come ingenua soluzione liberatoria non è che un tentativo di risolvere il conflitto che sta alla base della nostra cultura, cioè il conflitto tra narcisismo (inteso come ricerca esasperata dell’immagine) e oggettivismo scientifico (che sarebbe depositario della verità in ogni campo dello scibile). Questi due poli dominanti della nostra cultura sarebbero infantili, aggiunge il Ribola, per un problema di relatività: l’uno e l’altro, infatti, sono variabili, e quindi relativi, perché dipendenti dall’epoca storica del momento. Da ciò se ne deduce che il nudismo sarebbe un comportamento infantile; primo, perché ricerca di immagine priva di contenuto (narcisismo); secondo, perché esso sarebbe la punta di diamante dell’oggettivismo scientifico (le accertate virtù terapeutiche del nudismo).

Per lo psicanalista svizzero il pudore, salvaguardato dall’uso del vestito, sarebbe la risposta migliore al conflitto tra narcisismo e oggettivismo scientifico, che è esattamente il contrario di quanto afferma la filosofia naturista.

…il pudore è un sentimento artificiale che è legato alla vergogna sessuale, retaggio della cultura giudaico-cristiana che considerava gli organi genitali osceni. Con il trascorrere del tempo il vestito ha finito così per diventare una barriera a “difesa” degli organi genitali, assumendo cioè una funzione diversa da quella per cui era stato inventato, vale a dire come un sistema di protezione del nostro corpo dagli agenti atmosferici. “

          Il naturismo vuole ristabilire un contatto con la natura che, purtroppo, si è interrotto a causa di condizionamenti sociali, etici, religiosi, che non vuol dire tornare all’età della pietra, quando vivere nudi era una pratica comune e, per ristabilire quel contatto, bisogna riappropriarsi del proprio corpo, prenderne coscienza, abbandonando i falsi pregiudizi e con essi, anche quel pezzetto di stoffa che noi, erroneamente, crediamo ci protegga.

          Beh, tornando alla mia spiaggia… fu quasi verso la fine della vacanza, quando ormai esperto delle consuetudini del posto e totalmente nero come il carbone, che all’improvviso ho avuto un’illuminazione: avevo capito cosa c’era di diverso dalle altre spiagge che fino allora avevo frequentato, malgrado ci fossero lo stesso tipo di persone, i giovani che tentavano di conoscersi, i bambini vocianti che giocavano in riva al mare, gli anziani tranquilli e un po’ noncuranti di ciò che li circondava, le coppie, le famiglie ecc. ecc.

          Ebbene, avevo capito che eravamo tutti uguali, avevo la sensazione che niente ci differenziasse l’uno dall’altro, magari qualcuno con un po’ di pancia in più, qualcun’altro meno abbronzato ma tutti uguali, tutti nella stessa condizione, ognuno pronto a mettersi in discussione per quello che era, ma fondamentalmente consapevole di non aver nulla da nascondere.

          La sera al bar o in discoteca, vestiti, eravamo già uno diverso dall’altro.

          Buone vacanze a tutti voi e… ci rivedremo a fine agosto.

La parte in corsivo e tra virgolette è tratto da un articolo di “Info Naturista”, la rivista del naturismo Italiano, che l’UNI, Unione Naturista Italiana, distribuisce ai soci in possesso della tessera INF/FNI, Tessera Naturista Internazionale, che io posseggo da 11 anni.

37 pensieri su “Buone vacanze!

  1. Per chi ne volesse sapere di più sul naturismo, sui luoghi frequentati dai naturisti, nel mio blogroll, sotto la voce Naturismo, può trovare alcuni link che potrebbero essere utili… 😉

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  2. Carissimo Arthur, non nego che io avrei moooooolto imbarazzo a spogliarmi completamente in spiaggia. Purtroppo l’essere cresciuta in una famiglia conservatrice del sud mi ha instillato un senso del pudore tale che fino a qualche anno fa mi chiudevo in camera a chiave anche per cambiarmi la maglietta. Ora sto un po’ migliorando, l’anno scorso a Barcellona (lontana migliaia di km da chi potesse conoscermi anche solo di vista) ho osato il topless, e pian piano sto vincendo altre mie inibizioni. Penso che i naturisti – ovviamente non i meri esibizionisti – abbiano raggiunto quel perfetto equilibrio mente/corpo che a me invece manca. La strada è ancora lunga e impervia, ma in futuro chissà…..

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  3. Anch’io non rifiuto l’idea che un giorno potrei cambiare, anche se ora la verecondia la fa da padrona nella mia vita, ma riesco a ricevere il mesaggio di comunione con la natura.

    Devo dire però che il nudo altrui non mi imbarazza, né incuriosisce: vedere servizi su campi nudisti, o altro, è qualcosa che vivo con la massima naturalezza. L’anno scorso mandai ad Arthur un video bellissimo, di cui non ricordo il titolo (shadow, ombre, o qualcosa di simile), di una danza i cui interpreti (o era una sola l’interprete, neanche ricordo) erano completamente nudi.

    Beh, sapete che una figura vestita, che appariva alla fine, rompeva l’incanto di quei corpi nudi flessuosi che danzavano?

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  4. laura

    Sono stata una volta in un villaggio naturista e come esperienza è stata veramente bella. Prendere il sole nudi senza la paura di essere guardati e soprattutto fare il bagno nudi, è il massimo.

    Non ci sono più ritornata, ma mi sono ripromesso di rifarla quest’esperienza.
    Ciao e buone vacanze anche a te.

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  5. api

    accaduto, si, mi è accaduto.
    in Spagna. nonostante fossi conosciuta per aver ancora la ”coda”, un eufemismo che gira da queste parti per dire che sei ”agreste”,…non ho avuto nessuna difficoltà. era naturale. istintivo e spontaneo.
    ora non so.
    quello che so, artur, che ti auguro buone vacanze, ignudo come mamma ti ha fatto o con i tuoi abiti elegantoni!
    accidenti alle faccine….api.

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  6. silvia

    Io, non ho problemi a spogliarmi, ma solo se nella spiaggia ci sono altri nudisti.
    Spesso capita, in Francia per esempio, di ritrovarsi in spiagge miste, dove insieme ai nudisti ci sono anche i tessili, come li chiami tu.

    Non è una bella cosa, anche perchè alle volte non si capisce bene come mai quelli che non vogliono spogliarsi, si sdraiano vicino a chi invece è nudo e, infatti, la trovo una forzatura, una cosa antipatica.

    E questo succede soprattutto nelle spiagge che sono perlopiù frequentate da nudisti.

    Parto anch’io lunedì prossimo e facendo un viaggio itinerante nella Francia del sud, può darsi che mi fermerò in qualche centro naturista, visto che lì abbondano.
    Buone vacanze Arthur, riposati e soprattutto, rigenerati.

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  7. api

    domanda post-commento..ma quando è che torni? come facciamo alla radio senza di te?! è un grosso problema, davvero, credimi a me, una santa volta!

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  8. pensierieperline

    Ciao Arthur!!!
    Grazie per essere passato dal mio blog e Buone vacanze anche a te ….. poi vogliamo il resoconto 😀

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  9. @ api: sto via tre settimane, ma ho con me il mio portatile e ogni tanto farò un’incursione per venire a trovarvi… e poi, c’è Elle, Rosamaria e Claudio… 😉
    @ Rosamaria: grazie, mi divertirò senz’altro (almeno spero…) e tieni d’occhio apina, che non si sa mai… 😆
    @ Eppi: grazie anche a te e mi raccomando con le punture… 😉
    @ Pensieriperline: grazie e… il resoconto ci sarà senz’altro. 😉

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  10. @ Diemme: la stessa cosa succede nelle spiagge dove ci sono nudisti e tessili. Non ho mai capito infatti perchè chi non vuole togliere il costume, si mette a prendere il sole vicino ad una persona nuda. e qui mi riallaccio a quel che dice Silvia, magari lo faranno per altri scopi?

    Boh, chissà come stanno realmente le cose!

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  11. Cara Liviana, il pudore… la cosa bella di un campo naturista è che nessuno fa caso a te, certo, un bel corpo si nota, il naturista ha anche lui il senso dell’estetico, non è cieco e sordo a certi richiami, ma solo che in quel contesto tutto assume una dimensione diversa, più naturale e poi, se ci pensi, cosa vuoi che facciano due triangolini in più?

    Credo se dovessi provare l’esperienza di un campo naturista, perderesti completamente queste tue paure, perché poi è di questo che si tratta, soltanto di paura e di nient’altro.
    Prova e fammi sapere… 😉

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  12. alanford50

    Ciao e soprattutto Buone vacanze, Arthur, divertiti!

    Circa il tema del post che dire, per fortuna mia e di tutti ora non ho più l’età per mostrarmi adamiticamente agli altri, ma anche quando l’età me l’avrebbe concesso ero troppo chiuso all’interno del mio universo per donarmi così generesamente agli altri.

    Ciaooo neh! e nuovamente buone vacanze….

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  13. Credo che lo spirito del naturismo prescinda dall’età e dalla bellezza. Mi pare di aver capito che nei campi naturisti ci siano anche vecchi e bambini, ognuno perfettamente a proprio agio nell corpo che la natura gli ha concesso e consentito.

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  14. capisco benissimo lo spirito naturista. e anche l’essere tutti uguali, salvo poi ritrovarsi al bar vestiti e scoprire le diversità.
    interessante.
    comunque fare il bagno senza la parte tessile è molto bello.
    mi pare. forse me l’hanno raccontato…

    buona vacanza, Arthur

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  15. Caro Alan, come dice giustamente Diemme, in un campo naturista non ci si pone il problema di essere giovani, belli o brutti. Ognuno “offre” ciò che ha, con dignità e naturalezza, il corpo umano non viene visto come qualcosa da esibire, ma in sintonia con la natura. Ricordo che alcuni anni fa ero andato a Il du Levant, l’isolotto di fronte a Le Lavandou nella costa azzurra, paradiso del naturismo.

    Appena arrivato nell’isola, vado nella zona naturista, molto bella, mare stupendo, poca spiaggia e tanti scogli, (come piace a me…), e appena trovato un posticino libero, poso gli asciugamani e mi tuffo per un bel bagno ristoratore. Finito il bagno, mi sdraio per asciugarmi al sole e vicino a me si siede una coppia di persone anziane, di circa 75 anni lui e una settantina lei.

    Ebbene, sarà stato per il posto meraviglioso, sarà stato per l’atmosfera di libertà che si respirava, ma quei due signori erano così belli nella loro naturalissima nudità che avrei voluto fotografarli. Tra l’altro la signora aveva un bellissimo viso molto rugoso, e un sorriso accattivante, insomma, questo per dire che non è la bellezza del corpo ciò che conta, ma come si è disposti a viverlo.

    In questo senso, l’esperienza naturista può essere terapeutica, per superare certe barriere che inevitabilmente ognuno di noi si porta dietro, retaggio di un’educazione sbagliata, nel considerare il corpo come qualcosa di peccaminoso, da nascondere: pudore e nudo non necessariamente sono due cose che vanno di pari passo.

    Ciao e buone vacanze anche a te. 😉

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  16. Mai avuto esperienze da naturista, anche se, sia dalle mie parti che in qualche viaggio all’estero, mi è capitato di ritrovarmi in queste spiagge “particolari”.
    Che di particolare non hanno niente se si è tutti uguali. E nudi si è tutti uguali o almeno è quella la sensazione che si ha, a quanto leggo.
    Perchè è la diversità che attira l’occhio ed accende la curiosità, ma quando intorno hai un panorama omogeneo e lo senti uguale a te, ti senti solo parte di esso.
    Credo sia una bella sensazione, un senso di libertà che puoi descrivere solo se l’hai provato, quindi non penso di potermi spingere oltre nel commento.
    Ti auguro buone vacanze Arthur, rilassati, divertiti, fatti baciare dal sole e dal mare.
    E torna presto. Mi mancherai…

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  17. balibar

    “..pudore e nudo non necessariamente sono due cose che vanno di pari passo.”
    Penso che dovrebbe essere così.
    Non sono un habitué, ma ogni tanto qualche punta di esibizionismo o di narcisismo và, mi è capitato d’incontrarla.

    Ti auguro ottime vacanze.

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  18. Sì, la differenza sta proprio in questo, cara Elle, se si è tutti uguali, nessuna curiosità, altrimenti diventa quasi inevitabile.

    Mi è capitato sul Lago di Garda, di trovarmi in una spiaggia mista, con una prevalenza di nudisti. In un primo momento ho tolto il costume anch’io, ma poi, notando certi movimenti strani di gente che, con il costume, andava avanti e indietro, mi sono rivestito e con me gli amici del mio gruppo e siamo andati via.

    Infatti, se mi trovo in spiagge miste, generalmente non mi spoglio, perché non mi trovo a mio agio, e allora magari s’incontra qualche punta di esibizionismo e di narcisismo, come dice Balibar, tra le persone che si spogliano e quindi…

    A chi si approccia per la prima volta a quest’esperienza, io consiglio sempre i campi naturisti, dove il nudo è di rigore, anche se ultimamente alcuni campi per aumentare gli introiti, accettano tutto, anche i tessili.

    Ma questa è tutta un’altra storia, come d’altra parte mi sono sempre domandato: perché chi non ha intenzione di spogliarsi va nei villaggi naturisti dove c’è scritto in chiare lettere che il costume è bandito?

    Qualcosa non mi torna… voi che dite? 😉

    Grazie comunque e buone vacanze anche a te Elle e a Balibar. Avrò con me sempre il mio portatile e quindi qualche incursione la farò senz’altro (pensavate di liberarvi di me, eh… 😆 ).

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  19. Trascorri vacanze serene e limpide come le acque del mare che solcherai, calde come i granelli di sabbia che il tuo passo sfiorerà.
    Ritorna ricco, dei tesori raccolti e se per caso ti avanza qualche minuto di ozio, rivolgi un pensiero a chi le vacanze le sogna attraverso il vissuto degli altri.
    Un abbraccio lento ed infinito

    buone vacanze mio prode cavaliere

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  20. alanford50

    Caro arthur, ho compreso perfettamente quello che intendi dire, il tuo pensiero non fa una grinza, anzi mi trova assolutamente daccordo, ma, ma, ma, non si tratta neanche dell’essere vecchio oppure no, ma come hai così ben espresso tu si tratta di libertà mentale, cosa che come ho precedentemente scritto, purtroppo, per me come per molti altri non è mai stata, io sono sempre stato come la maggior parte delle persone, troppo chiuso all’interno del proprio universo per donarmi così generosamente e liberamente agli altri.

    Ariciao e aribuoneferieeeeee….

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  21. Ed è proprio questo il punto, Alanford, tu non ti doni generosamente e liberamente agli altri, ma soltanto a te stesso, perchè prendi coscienza del tuo corpo, della tua fisicità, mentalmente oltre che fisicamente, ti liberi da pregiudizi e da falsi pudori, acquisisci quel senso di libertà che ti fa star bene con te stesso e con gli altri.

    Ricordati che nessuno di noi è nato vestito, non a caso i bambini piccoli sono felicissimi se li lasci girare nudi, se poi sono sulla spiaggia e nell’acqua… 😉

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  22. Beh, grazie Mistral, per l’augurio di buone vacanze e per il “prode cavaliere”… 😉

    Al mio rientro, farò un resoconto dettagliato dei luoghi che ho visitato e stai tranquilla che sarai senz’altro nei miei pensieri.

    Ciao!

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  23. Nemmeno io ho mai avuto esperienze in campo naturalista. Ti dirò, da una parte mi sento attratta e ho la fortuna di essere cresciuta in una famiglia che non mi ha imposto alcun tipo di tabù, tutt’altro mi ha sempre incoraggiata ad essere aperta verso il mondo e ciò che mi circonda. Ma qualcosa mi frena, per dirti non ho mai neanche osato il topless. Ma se mi chiedi cosa sia ciò che mi frena non so risponderti, forse è mancanza di equilibrio tra mente e corpo. So solo che non è senso del pudore.

    Buone vacanze arthur, un bacio!

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  24. laura

    Ciao Arthur, sono tornata e vedo che invece tu sei ancora in giro. 🙂

    Niente campi naturisti, vacanze con il costumino bagnato addosso, anche se in certe zone c’era qualcuno che si era spogliato, ma come hai detto tu, alle volte è imbarazzante.

    Aspetto il tuo ritorno e il racconto delle tue vacanze.

    Ciao e a presto.

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  25. marcella

    Non ho mai avuto esperienze naturiste e chissà che prima o poi non provo anch’io.
    Ho trovato il tuo sito per caso e devo farti i complimenti per come lo hai impostato, le foto, gli articoli, e dai riscontri che trovo, ne deduco che anche gli altri la pensano come me.

    Non sono una navigatrice assidua, ma appena posso, tornerò a trovarti.

    Complimenti ancora.

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  26. Ti consegno il premio The Honest Scrap Award.

    (Condizioni del premio: raccontate ai vostri lettori 10 cose che si sappiano o meno di voi ma che sono vere. Indicate dieci persone che hanno diritto al premio e siate sicuri di far loro sapere che sono stati contrassegnati (un breve commento sul loro blog andrà bene). Non dimenticate di collegarvi di nuovo al blogger che vi ha premiato.)

    Ciao!

    The Honest Scrap Award…

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