Il tempo.

Non ho voglia di guardare indietro e neanche di guardare avanti; mi fermo in silenzio e ascolto il rumore del mare, quello che ho sempre sognato e che conservo geloso nel mio cuore.

E intanto, penso, rifletto, nel farlo, vedo scorrere immagini che cambiano colore, come su di una girandola che luccica, mossa dal soffio di un alito, più per inerzia che per altro, alla ricerca di un motivo o solamente per capire.

Per capire il tempo che passa e che, a volte, non da risposte, per ritrovarsi un mattino, all’improvviso, pensando che fosse ancora ieri.

38 pensieri su “Il tempo.

  1. Laura

    Che foto, Arthur e che parole.
    Da un lato è bello sapere che non ci si rende conto del passare del tempo, perché significa che si è vissuto.

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  2. “- Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando.
    Silenzio
    – Che sia troppo tardi, madame … […]
    Uno si fa dei sogni,roba sua,intima,e poi la vita non ci sta a giocarci insieme,e te li smonta,un attimo, una frase e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo.Tocca rassegnarsi. Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire. Gratitudine.”

    Buonanotte 🙂

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  3. Ascolto con te il dolce ricordo, mentre il tempo illusione
    che scorre ci porta lontani ma più vicini di quando crediamo.

    Grazie Arthur per le tue
    graziose parole.
    Buona giornata

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  4. @ Sonoqui: il tempo che scorre è quasi sempre illusione, perché in un certo senso, pur facendoci sentire sempre gli stessi, non ci da l’esatta percezione di quello che non c’è più. E allora capita di svegliarsi un mattino e scoprire, magari guardando un calendario, che siamo diversi… e la corsa ricomincia. 😉

    Grazie a te e buona giornata.

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  5. @ Eristelle: non ho letto questo libro e sono andato a cercarlo e ho letto questo pensiero: “…perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte..

    Magnifico!
    Domani vado a comprare il libro. Grazie per l’input. 😉

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  6. @ Barbie: credo che diventi inevitabile farlo, per prendere fiato, per guardarsi intorno, per scoprire dove siamo e cosa vogliamo (quest’ultima cosa un po’ più difficile da fare… 😉 )
    Ricambio…

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  7. …è un libro stupendo Arthur.

    “Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare…”

    Ma la più bella, a mio parere, è quella che ho nel mio blog:

    “venivano dai due piu’ lontani estremi della vita, questo é stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l’universo, e invece nemmeno si erano dovuti cercare, questo é incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo é il meraviglioso, perché nessuno possa dimenticare che non si é mai lontani abbastanza per trovarsi, mai -lontani abbastanza- per trovarsi..”

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  8. @ Eristelle: sì, in effetti quest’ultimo pezzo è molto bello e molto vero, e quasi quasi ci scrivo un articolo. A maggior ragione, domani compro il libro.
    Grazie e buona serata!

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  9. Luisa

    Bella la luce che filtra attraverso i rami della copertura…è bello avere un luogo della memoria nel quale rifugiarsi quando se ne sente la necessità. Un tempo amavo molto ripensare alla bellezza del sole che spunta e che si riflette nel monte innevato. Mi piace ancora,ma non mi da più la stessa emozione. Non più. Son passati diversi anni da allora e io non sono più la stessa persona,inevitabilmente(e non vorrei nemmeno esserlo,a dirla tutta). ciao,buonanotte 🙂

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  10. alanford50

    Che nottata strana, nel mio peregrinar tra i blog amici riscontro che qualcosa ci accomuna, come un vento trasversale che colpisce tutti senza escludere nessuno, tutti parlano del tempo, che concetto astratto, questa sera in onor suo mi va di regalargli i miei vecchi pensieri:

    L’atavico bisogno di fermare il tempo.

    L’atavico bisogno di ogni essere umano di fermare il tempo, desiderio trasversale al fattore età, anche nei fanciulli nonostante la giovane coscienza di se è presente un fortissimo desiderio e bisogno di fermare le lancette del tempo, perché l’ieri è inesorabilmente trascorso ed il lutto troppo facilmente elaborato, l’oggi c’è ed ha del miracoloso, il sentirsi e la consapevolezza dell’esserci è inebriante e ci dona un’illusione di immortalità, del domani abbiamo e ci è consentito solo il senso di paura, di sconcerto legato anche alla certezza della presa di coscienza del senso di rassegnazione che l’incognita ci richiede.

    L’illusione di vivere il tempo.

    Noi siamo convinti di essere padroni del tempo, di sapere e di poter modificare e gestire il domani, e ci mettiamo a correre affannandoci e dandoci da fare, ma la verità è che noi siamo fermi e il tempo ci scorre sotto i piedi, il nostro corpo è fermo ma il domani è già ieri, solo la nostra anima che salta tra il cuore e il pensiero come impazzita, prigioniera del nostro misero corpo inerme, solo lei riesce a sentire lo scorrere del tempo e con esso il nostro lento inutile morire.

    Un attimo.
    Quanto conta un attimo, basta un attimo per scoprire la vita, un attimo per viverla interamente, un attimo per chiudere gli occhi e tornare a chiudere il cerchio della vita, quanto è lungo un attimo, il tempo di un respiro, il tempo di un alito di vita nel lungo respirare del tempo.

    La visione universale del tempo.

    Mi piace la visione universale che viene data del tempo, anche se non la condivido, vedono un legame ed una cronologia che gli attribuisce un senso, un movimento cosmico che dal suo nascere e nel suo lento morire lascia intravedere un lieve movimento, sono generosi perche così gli attribuiscono un dono ed un riconoscimento, l’intelligenza, io che a vita ben inoltrata vidi nascere e morire Matusalemme, nell’unica eternità che mi è possibile e che comunque mi è stata concessa, ho perso ogni speranza, me l’ha tolta crudelmente ed inesorabilmente la certezza che non siamo noi a muoverci e ad assecondare il lento vortice del tempo, ma è il tempo che trovandoci assolutamente fermi ed inermi ci scorre sotto i piedi, addosso veloce come il vento e seppure noi povere statue fatte di niente cerchiamo di fermarlo, come la sabbia tra le dita si beffa di noi e passa oltre, perché il nostro tempo è già inutilmente trascorso, passato, scaduto, e non ci ha lasciato neanche il dono dell’illusione di poter anche solo per un attimo gestire, comprendere e godere di una frazione di quello che in fondo abbiamo cercato di comprendere dandogli un nome senza senso. TEMPO.

    Ciaooo neh! Alanford50.

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  11. alanford50

    Molto bella la foto, un’immagine bidimensionale del senso della vita, del sole e del suo calore, il tutto racchiuso in un grande senso di ignoto che si cela dietro ad un ventaglio che accattivante accuisce il desiderio di scoprirne l’arcano senso dell’esistere.
    Ari-ciaooo neh!

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  12. Seguendo il mio ritmo ancestrale sono tornata piano piano a guardare il mio blog…so che sei felice per me vero?

    Ma come dici tu cammino lentamente non voglio guardare troppo indietro e forse avanti solo per ricominciare a vivere, ma godendomi il paesaggio…
    baci kate

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  13. @ Luisa: ‘giorno, anzi, ‘sera… 😉

    Le emozioni non sono mai le stesse e credo che se il tempo si fermasse, sarebbe uguale.

    Sì, bella la luce che filtra dal canneto… eravamo sotto un patio ricoperto di canne e la luce, luce naturale, era meravigliosa.

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  14. @ Alan: che magnifico commento!

    Eco cosa mi piace veramente dell’avere un blog, trovare delle persone che come te mi fanno riflettere, che poi è quella famosa complicità che, tanto, ognuno di noi, spera sempre di trovare e che aiuta a crescere.

    Non vorrei fermarlo il tempo, vorrei soltanto avere la possibilità di coglierlo essendone consapevole, per non aver, dopo, l’impressione di rincorrerlo.

    Spesso mi capita di non avere la sensazione del passare dei giorni, delle settimane, dei mesi, e da un lato mi consola perché vuol dire che la mia vita è talmente “incasinata” che il pensiero di fermarmi non mi passa neanche lontanamente dall’anticamera del cervello.

    Da un lato.

    Dall’altro, vivo intensamente emozioni che vorrei poter fermare, per sentirne il vero sapore, per non avere l’impressione di aver perso qualcosa.

    Il tempo, tiranno da un lato, illusorio dall’altro.

    Ciao carissimo, buona serata.

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  15. Silvia

    Noi parliamo, e già è fuggita l’invidiata età: afferra l’oggi, meno che puoi credendo nel domani.

    ORAZIO

    ps: meravigliosa foto!

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  16. La flessibilità.
    Ecco, forse, l’unica arma che abbiamo a disposizione contro il passare del tempo, e contro gli inganni di prospettiva che il passare del tempo ci dà, nell’addolcire di un alone di nostalgia il passato, come se l’esperienza fatta fosse l’unica forma di vita possibile, e nel tingere di inquietudine il pensiero di quella che ci aspetta.

    Solo con la flessibilità siamo in grado di legarci all’unica cosa che ci è data davvero, che è il momento presente, e magari di apprezzare come merita l’ascolto del rumore del mare, l’assaggiarne il profumo.

    Un salutone.

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  17. il tempo e la nostra concezione di questo viaggiano in modo inversamente proporzionale…mi spiego: quando vivi una vita intensa, carica di emozioni, pensieri, avventure ed incontri nel momento in cui ti fermi ti rendi conto di aver vissuto tutto troppo di corsa. ma quando stai lì, fermo, a pensare a quello che è stato e a quello che forse (sempre se reagisci sarà)..allora lì è il momento nel quale il tempo si ferma (ma pure qui è una balla perchè lui, bastardo, continua ad andare avanti!

    bellissima foto..come sempre! 😉

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  18. @ Farnocchia: ebbene sì, il tempo, bastardo 🙂 , inesorabile va avanti, incurante di ciò che alle volte avremmo voglia di dirgli… 😉

    Ma va bene così, perché l’andare avanti del tempo può anche voler dire che abbiamo vissuto e, continuiamo a farlo.

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  19. Carissimo amico mio,
    il tempo è un illusione. Ieri è dentro di noi e il domani è davanti a noi. Spesso non ci sono perchè, ma tante sono le domande. Un capello bianco, una ruga che ieri non c’era, un numero di telefono che non risponde più, una carta d’identità cancellata, una macchina ferma in garage. Le cose succedono. Le strade si separano. Le persone vanno via, ma saranno in cielo e saranno felici. I ricordi fanno parte di noi. Dentro di noi, anche se noi dobbiamo pensare al nostro oggi, il domani verrà. E’ già estate e sento che il mio è un cuore nuovo perchè qualcuno mi ha donato un spirito nuovo. Il tempo scorre, dove l’amato fiume del carissimo Alan e io scrorriamo con il tempo. Squilla il telefono. Sembra un secolo che non ci sentiamo. Il mio cuore si riempie di gioia. Un amico a cui sono legata. sorrido e il tempo passa e io sono sempre una piccola luce nel buio e il buio nella luce. Sorrido per essere qui oggi. Sorrido per essere piena di felicità. Luce amica e i suoi pensieri disordinati al vento

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  20. @ Luce: no, non credo che il tempo sia un’illusione, perché a modo suo lui ci lancia dei segnali forti per farci capire che esiste solo perché noi vogliamo dargli a tutti i costi una collocazione.

    E allora sta a noi saperlo cogliere, viverlo in modo tale che non ci crei delle illusioni, perché anche un telefono che non squilla o un capello bianco fanno parte del gioco: basta esserne coscienti, o forse è meglio dire, consapevoli.

    Un sorriso anche per te.

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  21. Arthur, consapevole certamente, ma rimane un’illusione, un gioco dove le mie sono scoperte e le sue coperte. Lui il tempo, vince su di me, vince su di te. Corro ostinata, ma cado senza mai arrivare. Lui non è importante di per se. Siamo noi che lo collochiamo come fondamentale e corriamo verso l’impossibile. Ogni istante è un istante nuovo e irripetibile. L’oggi è da vivere. Il domani chissà. il nostro ieri è dentro di noi.

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