A tavola con… Carlotta. Schiacciata d’Uva!

L’avevo promesso e siccome ogni promessa è debito, con estremo piacere oggi dedico questo mio angolino ad una nuova amica, Carlotta, anzi, le lascio volentieri  il posto, per farci deliziare con la ricetta di un dolce adatto a tutte le occasioni… e, a quel che si dice, BUONISSIMA!

Schiacciata d’Uva

(la preferita di mio nonno… )

Ingredienti:

  • 1 kg di uva da vino
  • 400 gr di farina
  • 4 cucchiai di zucchero + 4 per il ripieno
  • 4 cucchiai di olio extravergine + 4 per il ripieno
  • Un pizzico di sale
  • Cannella, vaniglia

Preparazione:

In una tazza d’acqua tiepida sciogliere il lievito e versare nella farina preparata a fontana sul tavolo; aggiungere i 4 cucchiai di zucchero 4 cucchiai d’olio e 1 pizzico di sale. Far lievitare la pasta per un’ ora coperta da un canovaccio e lontano da correnti d’aria.

L’impasto va diviso in due, una parte più grande per la base in una teglia leggermente unta con i bordi che fuoriescono un po’, ricoprire con chicchi d’uva lavati e asciugati, 2 cucchiai di zucchero con 1 pizzico abbondante di cannella, 2 cucchiai d’olio 1/2 bustina di vainiglia spolverizzata, ripiegare il dolce e stendere il secondo strato premendo con le dita la pasta tra gli acini sottostanti ed evitando di rompere la pasta con le unghie, (le maliardone si astengano… 🙂 )

Ripetere l’operazione versando nuovamente tutti gli ingredienti acini d’uva, zucchero ecc.

Mettere in forno non troppo caldo (150° circa) e far cuocere per 45 minuti circa.

E’ buona anche il giorno dopo… un’esperienza da fare…

Ciao.

by Carlotta

12 pensieri su “A tavola con… Carlotta. Schiacciata d’Uva!

  1. Luisa

    Ciao, non l’ho mai mangiata. L’ho cercata su google e ho visto la foto. La pasta ricorda quella di una focaccia o quello dello strudel? fa venire l’acquolina in bocca al solo vederla…gnam…

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  2. carlotta

    Eccomi.. Eccomi..! Come il coniglio di Alice mi affaccio x rettificare… il lievito essendo già in porzione da 25 gr circa è o in bustina liquido o in panetto.
    X ARTHUR: Grazie davvero sono COMMOSSA, nn immaginavo che mi accogliessi come una Principessa ti mando un saluto e un bacio.

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  3. Sono campana e non dovrei avere voce in capitolo 🙂
    ma il mio ragazzo che è toscano doc..mi ci fa aggiungere anche i semi di anice (non quello stellato) e niente zucchero perchè l’uva ne rilascia abbastanza di suo

    V

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  4. carlotta

    Rifaccio capolino solo per rettificare.Non ho mai amato il sapore stucchevole di certi dolci,..ma nel caso specifico essendo uva da vino non dolce, 2 cucchiai di zucchero sono necessari ..e chi ci vuole anche l’anice ce lo metta,se ne prova piacimento….!;-)

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