E’ la vita.

                    Un paio di giorni fa, mentre facevo il giro per trovare un posto per parcheggiare, vedo una macchina che sta per uscire e così mi fermo ad aspettare.

Come spesso succede, il signore in questione si attarda sistemandosi la cintura, si accende una sigaretta, chiacchiera amabilmente con la signora al suo fianco ed io, preso da mille pensieri, aspetto, senza curarmi più di tanto del tempo che passa.

Poi finalmente esce e così parcheggio. Metto il disco orario, chiudo le portiere, sarà passato un attimo, il tempo di entrare e di scendere dalla macchina e mi sto per avviare quando vedo un signore venirmi incontro che, paonazzo in viso, incomincia ad urlare, dicendomi che dovevo vergognarmi, che ero un cafone, che avevo bloccato il traffico e che se tutti facevano come me…

                    Lo guardo incredulo perché non capivo, rispondo soltanto che mi ero fermato perché aspettavo che quel signore di prima uscisse ma lui imperterrito continuava a vomitarmi addosso tutta la sua collera, mentre la gente che intanto dietro aspettava, si godeva la scena che era diventata ormai un paradosso.

Mi sono girato e sono andato via e lui, vedendo che non reagivo, urlava ancora di più. Mi ha inseguito, mi ha toccato su di una spalla e… la sera prima, ero stato dentro ad una stanza e avevo visto la vita che piano piano era andata via in silenzio, senza dire una parola.

                    Mi sono sentito un inutile fardello nelle mani di un essere che non sapeva cosa farsene del suo tempo e della sua vita stessa: aveva senz’altro perso l’occasione per non sciuparla.

62 pensieri su “E’ la vita.

  1. Povera umanità… che si accanisce contro lotte inutili, contro rabbie inesistenti, contro stupidi rancori. E pensare che è così semplice vivere, con una piccola dose di pazienza e comprensione in più, con un po’ più di rispetto e con meno attenzione all’orologio… biologico!!! 😉
    Ti abbraccio forte.

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  2. Carlotta

    Avrai modo di apprezzare ancor di più l’autentico tesoro che custodisci e che ora appartiene solo a te e non ha prezzo,ovvero l’insegnamento dei tuoi genitori sulla capacità di controllare te stesso, che è fondamentale in alcune circostanze,quando voglia di aver pazienza ce n’è in quantità infinitesimale..un lascito ancor più importante rispetto a qualcosa che ti consente di comprare tutto tranne la signorilità..una carezza!

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  3. Luisa

    Ti immagino mentre ti giri e lo guardi…uno sguardo che vale più di mille parole…e prosegui…con un altra mano dal tocco leggero e gentile sulla spalla

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  4. “la sera prima ero stato dentro ad una stanza…”
    Anche io una volta sono uscita da una stanza come quella, un po’ stordita, insensibile ai rumori della città e a questo forsennato agitarsi del mondo. E mentre mi chiedevo il perché, dove fosse il senso, ferma in coda ad un semaforo … scattò il verde.
    Io ero immersa nel mio mondo e non partii. Dietro di me il finimondo.
    Pensiamo troppo spesso che la nostra vita dipenda da un semaforo preso al volo, o da un parcheggio “rubato”.
    Chissà da cosa dipende la nostra vita, in realtà.

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  5. @ Solindue: ne parlavo ieri con i miei nipoti e nel farlo, mi veniva in mente ciò che dice sempre la mamma di Simona e cioè che abbiamo due giorni da stare al mondo e spesso, li sprechiamo inutilmente.
    Che peccato.

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  6. alanford50

    Caro Arthur, non prendertela, ti sei imbattuto in un Homo sapiens poco sapiens, strani esseri che popolano questo strano e bizzarro pianeta, sono l’anello di congiunzione tra gli esseri pensanti ed il regno animale, tra questi due gruppi che esteriormente all’apparenza sono simili, nella realtà delle cose esiste una vera e propria barriera insormontabile e invisibile (a loro ovviamente) che non consente di interagire e comprendersi, io sono convinto che l’unica possibilità concessaci e quella di trattarli come quelle malattie che se le conosci non ti uccidono.
    Perdona la mia crudezza, ma quando ce vò ce vò!
    Ciaooo neh!

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  7. Buongiorno Arthur, ammiro tanto il pensiero di Alan.
    Ma, non bisogna assolutamente cadere nella trappola del confronto con
    questi “esseri”. Sarebbe solo tempo sprecato per il Vuoto assoluto.
    Un caro saluto
    Gina

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  8. La gente ormai è davvero esaurita.
    Si assiste, tutti i giorni, a scene senza senso……..
    La vita va talmente di corsa che, alcuni, non si rendono conto che a volte fermarsi, e contare fino a dieci prima di scagliarsi contro gli altri, potrebbe essere produttivo……
    Buon giovedì,
    Luciana

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  9. a volte quando lavoravo a 25 km da casa e facevo la strada per andare a lavoro mi rendevo conto che la gente era già incazzata (scusa la parolaccia) alle 7 del mattino. suonavano, urlavano, inveivano…
    io onestamente li guardavo e pensavo a quanto dovesse essere brutta la loro vita

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  10. Carlotta

    Cerchiamo comunque di giustificarlo quest uomo,forse era il giorno che il suo capo gli aveva detto “Se vieni in ritardo sarai licenziato “o forse suo figlio che era già uscito da scuola e lui che non avrebbe fatto in tempo a prenderlo prima che accadesse qualcosa di brutto..o ancora la disperazione di aver avuto una chiamata che avvisava che una persona di famiglia stava male..Mah!Come poteva essere semplice follia o mancanza di rispetto per gli altri..Io più che altro ammiro e dò grande merito e risalto alla tua capacità di non reagire in quella circostanza,in quel momento così particolare.. e questo,secondo me,nasce da una nobiltà d’animo che solo chi incontra casi del genere sa di possedere..chi non l’ha provato ancora non sa se la possiede..Bacio..Notte!

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  11. @ Alan: Homo sapiens poco sapiens… bellissimo.

    Il fatto è che di questi individui che scaricano le loro rabbie addosso agli altri, il mondo è pieno. Viviamo in un’epoca dove la gente ha perso ogni misura, prepotenza, maleducazione sono all’ordine del giorno e guai a far notare loro che non hanno ragione.
    Tu che sei saggio, dici che c’è da qualche parte un mondo migliore? (che non sia l’aldià ovviamente… )

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  12. @ Sonoqui: sì, cara Gina, Alan è il nostro saggio, come ho appena scritto.

    E comunque, il confronto non mi ha mai interessato, e pur essendo un tipo che alle volte s’infiamma, in questi casi, non mi scompongo per niente.

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  13. alanford50

    “Tu che sei saggio, dici che c’è da qualche parte un mondo migliore? (che non sia l’aldià ovviamente… )”

    Caro Arthur, io riferendomi sempre a quel tipo di essere che hai incontrato direi che oltre che Homo sapiens poco sapiens è soprattutto un Homo sapiens poco sapiens e anche poco homo che è ben peggio, circa la tua giusta domanda che ogni Homo sapiens si pone, tenendo conto della mia età che come è ampiamente risaputo è di 999,99 anni, praticamente un quasi immortale, una specie di Halanlander una sottospecie di Highlander, posso con la mia esperienza quasi millenaria dirti che ebbene SI! esiste da qualche parte un mondo migliore, ma non è un posto preciso in questo mondo terracqueo ma bensì uno stato d’animo dentro ogni uomo buono e di coscienza che si possa definire appartenente alla categoria dei giusti, categoria che contempla a gradi diversi le persone che esprimono e quindi esternano anche a mo di esempio un segno di positività ed un senso di giustizia, ossia di intelligenza, che ribadisco è l’unica cosa che ci distingue dal resto del regno animale, quindi alle nostre coscienze dirci se viviamo e facciamo parte di un mondo migliore.
    Ciaooo neh! alla prox.

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  14. @ Alan: Caro Alan, c’avrei giurato che mi avresti risposto in questo modo, ciò dimostra che un pochetto incominciamo a conoscerci, che la giusta provocazione mette in movimento quelli che tu chiami i “tuoi due neuroni rimasti” che ad onor del vero, funzionano alla perfezione (il commento di Venticello lo dimostra… 🙂 )

    Devo confessarti che questo mio articolo è solo un pretesto per delle considerazioni che vanno al di là del fatto in se stesso; un momento di riflessione fatto in un certo senso a voce alta, dividendolo con tutti voi. Quell’Homo indubbiamente non è sapiens, è forse anche peggio, ma non escludo che invece sia migliore di quanto possa sembrare. Oggi, sembra quasi d’obbligo dirlo, si vive senza una vera e propria coscienza di se stessi, tanta comunicazione ma, al tempo stesso, una solitudine della quale a parer mio bisognerebbe aver paura. Tanta paura.

    Metti soltanto questo mondo virtuale, del quale, come ben sai, ho parlato tante volte in queste mie pagine, di occhi che non ci sono, di sguardi, di lacrime e di risate appena percepite, di parole che come un fiume in piena alle volte ci sovrastano, tanto che le emozioni sentite, sussurrate, ci fanno credere di amare anche ciò che non abbiamo mai avuto modo neanche di vedere o anche soltanto di pensare. Un mondo fatto di sillabe, punti e virgole, che entra dentro ai nostri cuori con prepotenza, eppure, quante volte magari dopo aver detto “baci e abbracci”, oppure “ti voglio bene”, dopo aver confessato cose così come si farebbe con l’amico del cuore, quella che sembrava una verità assoluta improvvisamente sparisce e di se non lascia più traccia?

    Spesso! Come spesso avviene nel mondo “reale”, dove magari ci sono meno sillabe, punti e virgole.

    Oggi, malgrado tutto, non si comunica e quando si cerca di farlo, non sapendo come fare, si utilizza il modo peggiore per farlo.

    Il parcheggio del quale parlavo, era quello di un ospedale e di certo nei miei pensieri c’era ben altro. Quel signore magari era anche lui preoccupato, magari aveva fretta, o magari si era soltanto smarrito, senz’altro, chi lo sa. Come ho scritto, di certo ha perso l’occasione migliore per non sciupare anche soltanto un attimo della sua vita e credimi, di questo ne sono convinto.

    Hai come sempre ragione, caro Alan, il mondo migliore esiste ed è dentro di noi, bisogna soltanto cercarlo e magari condividerlo anche con gli altri.

    Però, concedimelo, se anziché cemento, nebbia, gas di scarico, ci fosse un bel mare davanti, sarebbe senz’altro meglio. Come tu sai, io spero di poter fare la mia vecchiaia in una casetta in riva al mare, magari a Filicudi, luogo bellissimo, dove non ci sono strade e macchine, dove la gente si conosce e quando la incontri, ti saluta e ti sorride.

    Oh mannaggia sarà quello il mondo migliore?

    Come sempre, è un piacere “chiacchierare” con te.

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  15. Sono passata per un saluto veloce… domani leggerò tutti i commenti con più calma…

    Ma sai cosa Arthur?!? è successo anche a me ieri!!! solo che io in tutta questa scena stavo in macchina… noooo non sono io quella che attacca brighe… ma chi guidava.. e tutto perché era tardi aveva fretta e un pedone era troppo svampito con i-phone al seguito per giocherellare mentre attraversava la strada… non ripeto qui le parole che questa persona ha pronunciato… però la mia risposta si!
    “se uscivi di casa 5min prima tutto questo non sarebbe successo, compreso il ritardo… e se quel pedone rispondeva alla provocazione dando adito a una lite beh sappi che non ti avrei difeso…”

    Buon week caro Arthur!!
    un abbraccio
    Lely

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  16. @ Carlotta: non so se la mia sia stata nobiltà d’animo, senz’altro ho provato una gran pena e tanta noia, perché spesso la gente ha bisogno di sfogare sugli altri la loro parte peggiore e se poi sono in macchina…

    Quel tipo cercava sen’altro la rissa, infatti mi ha rincorso toccandomi la spalla e le cose da fare sarebbero state due: rispondere e magari finire a botte, oppure ignorarlo. Ho preferito senza neanche pensarci più di tanto la seconda ipotesi, perché altrimenti avrei sprecato il mio tempo inutilmente e… avevo altro a cui pensare.

    ‘notte!

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  17. pensierieperline

    Come promesso eccomi qua :mrgreen:
    e ho fatto benissimo a tornare e leggere tutto per bene…
    questo post mi piace!! Alan e tu Arthur siete due “saggi” e vi leggerei e leggerei all’infinito… perciò I LIKE VERY MUCH THIS POST!!
    sai cosa? ora mi immagino a Filicudi (non sapevo esistesse pardon!) in piena tranquillità (che non guasta mai) con tre sedie fuori dalla porta di casa.. Una per te, una per Alan e una per me.. spettatrice dei vostri discorsi pieni di saggezza…

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  18. Alanford50

    Carissimo Arthur, da questo nostro chiacchierare ho evinto che l’homo sapiens non è fatto di sola carne ne di solo pensiero ma anche di cuore, quindi so che non hai bisogno di aspettare chissà quale tempo migliore per arrivare alla tua Filicudi, io so che tu sai che basta quel velocissimo viaggio tra la tua mente ed il tuo cuore per ritrovarti sicuro e tranquillo nella tua Filicudi ed è proprio da li che trovi le forze e le risorse per essere quella bella persona che sei.
    Un superabbracciononnesco ciaooo neh! alla prox.

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  19. @ Pensieri&perline: saggi, beh, Alan senz’altro, io cerco soltanto di stargli dietro… 🙂

    Comunque mi piace la scenetta delle tre sedie fuori dalla porta di casa…. ‘nnagg… ma in quel caso spettatori di uno spettacolo meraviglioso: il mare.

    Buon fine settimana.

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  20. numeronove

    Oggi sono in vena di pensieri creativi, e adesso leggendo il tuo post mi viene da chiedermi, ma se fossimo stati tutti uguali, ognuno autentica copia del prossimo, saremmo stati in grado di mostrare un po di saggezza e intelligenza piu dei motori e il loro possesso?
    Scusa il commento forse poco chiaro, a presto: 🙂

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  21. ….eh….scusa sai,
    ma mi son riletta te e Alan…
    due omini sapienti…
    Una domanda soffia nella mente:
    ma dove sono questi omini, fuori di qui?
    Io guardo intorno, ma…magra veduta!
    Sulla scia del ‘nnaggia vi saluto!
    vento

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  22. @ Venticello: omini sapienti? Maddai! 😉

    Alan senz’altro, io mi diletto di sapienza, ma così giusto per scoprire cosa si prova. Per il resto, credo sia solo buon senso, fermarsi a riflettere e così…

    Comunque sia, non è vero che fuori da qui c’è il deserto (gli uomini, questi sconosciuti… 🙂 ). Ho un amico che è saggio assai assai. Evvabè, è sposato, ma questo è un particolare di secondaria importanza.
    Ciao e buona serata.

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  23. numeronove

    Scusa Arthur, reintervengo solo per dire che il senso del mio commento è quello che tu hai riportato, in effetti non mi sono fatto capire 😉 Alla prossima..

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  24. @ Arthur:
    dovresti spiegarmi “REALISTA”!!!
    riferito al fatto che sei modesto…o che io non veda che deserto intorno?
    Si, è irrilevante che il tuo amico sia sposato,
    fortunata sarà sua moglie a godere di tanta saggezza intorno…
    ma dietro ogni grande uomo si nasconde una grande donna!!!
    Ho sforato?
    vabbè dai…buona giornata!!
    vento

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  25. Martina

    La gente é carica di problemi che non riesce a risolvere, di persone da cui si fa maltrattare per anni senza avere il coraggio di dire basta e rispondere…e poi sale in macchina…

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  26. @ Venticello: Eccomi!

    Perché realista? Per prima cosa perché sono cosciente dei miei limiti, nel bene e nel male, come si suol dire. A maggior ragione se il “modesto” si riferisce all’essere saggio, perché come ho giustamente detto, più che di saggezza, qui parliamo di buon senso e ambedue le cose non vanno sempre di pari passo. E poi… mio nonno era un saggio, ma perché oltre che l’esperienza, aveva il giusto distacco dalle cose e quindi, poteva guardarle senza farsi coinvolgere più di tanto. La saggezza dell’uomo che vuol esserti d’aiuto, se è il caso, che conosce il significato della “buona parola” che non è la preghiera, che sa di volerti bene e non per questo deve dimostrarlo.

    Per il deserto intorno… beh, non volevo dire che tu lo veda, era più che altro una battuta. E’ anche vero che dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna, ma non è questo, secondo me, il punto.
    E quindi, visto che in questo momento non riesco a dilungarmi troppo, se hai voglia ti rimando ad un articolo che ho scritto per The Best Magazine, (il nostro amato magazine) e che ho ripreso qui sul mio blog. E’ di donne e di uomini che parlo, con delle considerazioni nate da un articolo che a mia volta ho letto su Dweb Repubblica.
    Leggilo, fammi sapere cosa ne pensi, se vuoi e senza volerti anticipare nulla, il succo è sempre lo stesso, di cui abbiamo già discusso, e cioè che per incontrarsi bisogna essere in due, disponibili a vedere l’uno, l’altro.

    L’articolo in questione è: “Incontrarsi e innamorarsi… “
    Ps: stasera, (adesso non posso) vengo a commentare il tuo commento sul tuo blog, perché hai toccato un tasto dolente: la professionalità.
    Un argomento che mi appassiona molto. (tanto per cambiare… 🙂 )
    A dopo.

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  27. …ho letto…
    nella vita tutto si collega e tutto ci collega.
    sono pienamente d’accordo con te nel riconoscere i propri limiti e quindi “rispettarli”.
    Il mio scrivere Modesto si riferiva proprio al tuo commento di persona da cui traspare quell’umiltà che ci distingue in quanto homo sapiens.
    Mi piace molto la descrizione che hai fatto di tuo nonno…che nella sua saggezza sapeva distaccarsi dal coinvolgimento affettivo ed emotivo, dote non facile.
    Il deserto era un pò una battuta ironica. Non è vero che è deserto il mio orizzonte. Sarebbe un’affermazione grave, gravissima, ma visto il mondo come va , ci poteva stare quel pensiero.
    L’articolo fa riflettere e riporta delle verità che se poi diventeranno assolute, sarà una grave perdita per l’umanità!
    Come tu riassumi , bisogna essere in due a volere…altrimenti diventa un assolo che musicalmente non dà assolutamente nulla.
    “Incontrarsi a largo spettro” significa per me interagire con le persone che hanno qualcosa in comune con me…con quelle con cui io non posso veramente interagire, con mio grande rammarico , le ignoro. Comunicare a 365° è piuttosto difficile.
    Io posso anche sforzarmi di vedere oltre le apparenze ma se dall’altra parte c’è un muro…
    Questo vale per ogni tipo di rapporto.
    L’egoismo è un sentimento a cui io non sono legata , per fortuna.
    Ho i miei limiti però….!!!!
    Bon, credo d’aver finito.
    L’espressione ” dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, si riferiva chiaramente al tuo amico saggio e “sposato! ”
    Un caro saluto e buon appetito….:-)
    vento

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