una, due al massimo…

© arthur

                    ‘nnagg… lo sapevo, è inutile insistere, ma a furia di frequentare nonno Archimede, questa volta non c’ho capito niente pure io.

E già, ma come direbbe qualcun’altro, serve poi capirci qualcosa?

L’altra sera, mentre ero a spasso per le vie del mondo, ad un certo punto mi sono rivolto ad un mio amico e gli dico: “Sai… (Carla non ridere…) sarebbe bello avere un po’ di tempo a disposizione, prendersi un mesetto di ferie, andare a chiudersi in una clinica svizzera, farsi tutta una serie di esami, scoprire cosa non va bene, farsi rimettere in sesto e dopo essere uscito, piantare tutto e tutti e andare fuori dalle scatole.”

                    Le persone che mi erano intorno mi guardano con un sorriso misto a stupore e comprensione (poverino…) e il mio amico mi fa: “ Perché, stai male?” Lo fermo subito a scanso d’equivoci e gli dico, guardando gli altri con aria di sfida: “ Ma che dico, andare in una clinica svizzera, e perché poi? Vado direttamente fuori dalle scatole e vedrai che della clinica svizzera non c’è più bisogno” A questo punto, tutti con il telefono in mano, alla ricerca del numero della neuro, viste le condizioni critiche e disastrose del sottoscritto.

Ciliegina sulla torta, stamattina viene a trovarmi un altro nostro amico e, con fare disinvolto mi fa: “ Ho deciso che parto con mia moglie per un anno, andiamo a fare i mozzi su una barca da crociera e così mando tutti al diavolo… “ Il mio amico ha uno studio d’ingegneria molto famoso nella zona.

A quel punto, l’ho raccontato e siamo scoppiati tutti a ridere; Filicudi, piccola isoletta delle isole Eolie, con pochissimi abitanti e niente traffico di macchine, è diventata la nostra meta ideale e poi ammiccando con fare disinvolto, ci siamo ripromessi di ritrovarci chi più e chi meno, tutti lì.

                    Qualcuno si vuole unire? Tanto, costa qualcosa sognare?

Beh, se l’IP del mio computer d’ora in poi vi risulterà un po’ strano, vuol dire che mi sono già trasferito a Filicudi, anche se in effetti, che motivo ci sarebbe per farlo? Non è la fuga dalla realtà che cerco, che mi è comunque cara così com’è, ma solo il bisogno di ritrovare quella parte di me stesso che a volte mi sembra di perdere di vista.

Ed è proprio per questo, come nonno Archimede, che non c’ho capito niente pure io.

E poi… rientra il quel mio famoso sogno di passare la vecchiaia aprendo la porta di casa al mattino, con davanti il mare, ricordate?

                    Si accettano prenotazioni, una, due, al massimo…

ps: la foto è una casa di Lipari, ma anche a Filicudi sono più o meno così. 🙂

59 pensieri su “una, due al massimo…

  1. Questo vuol dire che sono rientrata nelle prenotazioni?????
    Evvvvvivaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Mi ci voleva proprio una bella vacanza!!!!!! 🙂
    Quindi? Quando si parte???? 🙂

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  2. Ciao Arthur..poi tornero’ per visionare bene il post. Ti ho risposto. Ah, sul blog “marrone”.
    E” quello il bog principale, “marghemarg.wordpress.com/.
    Purtroppo WP mi fece una confusione che non ti dico, non mi accettava le operazioni di registrazione ed alla fine…mi trovai con due blog e poi, accidentalmente, scelsi di rieversere tutti i miei vecchi posts li’,nel blog dove c’e il post sulla Luna , quello su “mamoiada” e tanti altri.
    Ciao Arthur, a presto.
    Marghian

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  3. Fortissimi i tazenda…”farebbero a meno della musica” vero, pur se in questo genere la musica a me piace tanto..i canti senza la musica sono belli soprattutto quando si tratta dei “canti a tenores” dove le voci sono degli strumenti veri e propri, od i canti “ad oattavas” dei poeti estemporanei del nuorese”, sfilze di versi a tema cantate per ore, o “a gara” -ad esempio “s’ommini e sa femmina” o “discussione su un tema” come ad esempio “su destinu”, “su tribagliu”-il lavoro- ed altri ancora.
    Ah, il sardo e’ una lingua a se’, anzi ci sono “piu’ lingue sarde” come ti ho scritto.
    Si’, Mamoiada fa parte della provincia di Nuoro.

    Ah…
    marghemarg.wordpress.com/
    Chiaramente le “virgolette” non fanno parte del link del “blog principale”. Ciao Arthur.
    Marghian

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  4. “E poi… rientra il quel mio famoso sogno di passare la vecchiaia aprendo la porta di casa al mattino, con davanti il mare” ..o ” farsi una passeggiata lungo una stradina che costeggia un fiume, nella nebbia alle sei del mattino, per sentire la freschezza della natura che ti penetra dentro….passare la vecchiaia con dignitosa serenita’, lontano dalle frette di una quotidianita’ che ci opprime fra due ganasce, il lavoro e le preoccupazioni”.
    “Uscire fuori dalle palle”….anzi, per me tener lontano dalle palle tante cose come dice Guccini: “io dico addio..” . “Serenita’”…e’ la nave da crociera sulla quale vorrei salire, una nave che attraversi il mare magnum degli affanni di questo quotidiano”. E vi porterei tutti con me. Vostro…
    Marghian

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  5. Mi sono appena spolmonata con il mio compagno di disavventure(serie amico domestico)per raccontargli la mia giornata a risolvere brutture burocratiche,spero di essere ancora in grado di raccontare tra un mese,ma per ora non voglio tediare nessuno,quindi non aggiungo niente.Un’isola come Filicudi o Marettimo o Panarea(troppo affollata d’estate?)sarebbe l’ideale,poca elettricità,il mare che quando si agita non fa sbarcare nè partire nessuno.Io, le stelle e il mare..e cosa vuoi di più dalla vita?Un bel veliero che ogni tanto mi porta a fare un giro gratis..Ci pensi tu Capitano???

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  6. carla

    Sai …. che hai avuto un’idea proprio geniale?
    Adesso dimmi l’anno, il posto e l’ora.
    Pareo, cappello di paglia, occhiali da sole, ciabattine.

    E’ tutto pronto…. ma Arthur non arriva,
    l’hanno trattenuto in clinica … troppo sderenato!

    “sogno di una sera di mezza primavera”

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  7. Bisognerebbe riuscire a trovare se stessi nella realtà in cui si vive, trovare un equilibrio e una serenità che ci permettano di affrontare senza danno il quotidiano. Ma è difficile, e allora…ben venga Filicudi!

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  8. @ Marghian: avevo capito, dal numero dei commenti, che il tuo blog principale fosse quello “marrone”, però quando commenti, metti il link sull’altro, per questo te l’ho chiesto, perché non sapevo quale dei due fosse quello giusto.
    Come ti ho detto, i Tazenda è un gruppo che mi piace moltissimo, proprio per la loro vocalità, senza contare che tante loro canzoni sono veramente belle. Sul cambiar rotta, nel senso di andare a vivere con il mare di fronte, a parte gli scherzi, è una mio sogno. Ho passato la mia giovinezza in una città di mare, mio zio aveva comprato una casa a Lipari che aveva la porta direttamemnte sulla spiaggia, praticamente una meraviglia. La mattina mi alzavo, facevo un tuffo in mare e poi la colazione, brioche con granita di caffè con panna, uhmmmmmmmmmmmmm… ecco, voglio ritornare a farlo e costi quel che costi, lo farò.

    Nel caso, sarai senz’altro un ospite gradito. 🙂

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  9. @ Carlotta: mare, mare…
    …immagina una casa con un tetto piano e una terrazza sopra rifinita come fosse un merletto, pitturata di bianco con mani grossolane di calce viva, solo una grande, grossa porta di legno, con sopra tante mani di pittura sovrapposte, che si vedono, l’una all’altra, dipinta malamente d’azzurro ed anche un po’ scrostata, e davanti la spiaggia di sassolini bianchi, piccoli, levigati e lisci, e verso la battigia, sempre più fini, con tante conchiglie colorate, che s’intravedono mischiate tra di loro… immagina l’alba, aprire quella porta, vedere il mare così piatto che quasi sembra finto, i riflessi di luce che si specchiano nell’acqua, lontano due barchette che ritirano le reti, l’aria frizzante al punto che avere indosso un maglioncino e tenere le braccia intorno al petto è solo voglia di sentire un po’ di caldo, affacciarsi e rimanere senza respiro, per quanto è bello e puro ciò che vedi… immagina che sulla spiaggia, davanti alla casa, c’è una piccolissima piazzola fatta di sassi sistemati alla rinfusa, con sopra un tavolo lungo in ferro battuto arrugginito, con il piano di cristallo con delle macchie opache forse del tempo, sedersi per consumare un buon caffè, guardarsi negli occhi e senza dire parole sorridere al mattino felici di esser lì, e allora, niente più affanni, niente più voglia di scappare, il sole sorge lentamente e lentamente anche il sorriso s’illumina d’immenso, rimanere seduti e non aver voglia più d’alzarsi, scoprire d’aver vissuto quel momento ma d’esserci dentro come se fosse nuovo…
    immagina…

    🙂

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  10. @ Patrizia: e no, dai, come sei fuori? Sai quanta natura c’è lì da fotografare?
    Devi esserci senz’altro, per forza, come faremmo noi senza di te? 🙂

    ‘nnagg… !!!

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  11. @ Carla: come s’era detto, sai… le emozioni non finiscono mai e tanto meno i sogni, ad occhi aperti, ad occhi chiusi, purché siano sogno che fanno diventare la realtà ancora più bella.
    A proposito, hai molti pareo? 🙂

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  12. @ Arthur

    Tu hai scritto una, due al massimo e quindi essendo arrivata dopo altri io mica rientro nel numero e quindi ho pensato di optare per la montagna. Anche li c’è tanta natura da fotografare 🙂

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  13. @ Aracne: t’immagini che magari al mattino sentiamo il suono di una campanella che viene dal mare e affacciandoci fuori dalla porta vediamo Solindue con la sua barca a vela che dice: è pronta la colazione?” 🙂

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  14. @ Pat: no, no, no, tu sei dei nostri, non se ne parla proprio, ho deciso così, mannaggia. La montagna c’è pure lì, un bel vulcano che ogni tanto si fa sentire, forse un po’ caldino, ma cosa vuoi che sia. Sai quante camminate? 🙂

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  15. Bellissimo scenario!!!
    So che non avrei dovuto intrufolarmi, ma ho immaginato anch’io e devo dire che era tutto bellissimo!!!!
    Scusate l’intrusione poco opportuna, vado via… 🙂

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  16. @ Deborath: maddai, perché non aversti dovuto intrufolarti? Ciò che scrivo è per tutti e tra l’altro quel pezzo che hai letto, fa parte di un post che avevo pubblicato l’anno scorso e quindi, lo dedico pure a te, mannaggia!!! 🙂

    Qui non devi mai scusarti di nulla.

    Ciao! 😉

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  17. Beh, questa devo proprio raccontarvela.

    Ieri sera mi telefona un amico e mi dice che avrebbe voglia di mangiare un po’ di carne, di quella buona, come si conviene. Decidiamo di andare al Roadhouse Grill, tra l’altro per me era la prima volta.

    Bene, facciamo il conto di quanti eravamo e così mi offro di telefonare per prenotare.

    Telefonare? Maddai, Nell’epoca di Internet si usa ancora il telefono? Mai più. Digito su Google il nome del ristorante e subito mi appare un bel sito colorato, con un sacco di banner pubblicitari. Navigo un po’ e vedo tante cosine stimolanti, uhmmmm, avevo già l’acquolina in bocca, mannaggia.

    Vado sul report per prenotare, scrivo la rava e la fava e clicco invio.

    Tranquillo torno alle mie solite cose.

    L’appuntamento era per le 20.30. Alle 20.00 squilla il telefono e vedo che c’è un numero strano che non conosco. In genere non rispondo mai a numeri sconosciuti, ma pensando fosse qualche amico magari con un numero nuovo che voleva chiedermi qualcosa, rispondo…

    “Sì, pronto, chi parla?”

    “Buona sera, sono l’addetta alle pubbliche relazioni della Roadhouse, volevo chiederle un’informazione se non le spiace, lei ha fatto sul nostro sito una prenotazione per questa sera alle 20.30?”

    Sorrido alla cosa e… “Sì, esattamente, perché c’è qualche problema?”

    “Ehhh.. no, nessun problema, assolutamente ma… lei ha prenotato, e i nostri ristoranti sono sparsi per tutta l’Italia, in quale città vuole che le segni la prenotazione?”

    Oh, porcacc… che figura di accia, mi ero dimenticato di scrivere il nome della mia città… 😆 😆 😆
    ps: ve lo consiglio, la carne è veramente ottima.

    Buon pranzo! 😉

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  18. Grazie mille Arthur…
    Ehm, ma non so come dirtelo…
    Mi vergogno un po’, ma tanto ormai hai capito che sono peggio di Ele…
    E’ che, visto che era dedicato a Carlotta, mi sentivo fuori luogo, tanto più che io credo che Carlotta sia la tua fidanzata… 😦
    (Guarda ora come mi fa nera Ele…. Sai, perchè ci sono altri blogger miei amici che stanno insieme… Ora io non conosco affatto Carlotta, ma avevo avuto questa impressione…. E’ per questo che mi ero intrufolata, sentendomi di troppo)….
    Comunque ti ringrazio per la tua accoglienza, sempre molto gentile e garbata…
    Buona giornata, caro Arthur… 🙂

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  19. Ahahahahahah…
    Bella questa Arthur, davvero!!!!
    Avresti potuto prenotare in tutta Italia, magari avvisando i tuoi amici sparsi un po’ dovunque, così poi si faceva un megacollegamento e si cenava tutti insieme!!!
    Poteva essere un’idea: una megavideocena di blogger amici di Arthur… 😀

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  20. @ Deborath: rido ancora… Carlotta non è la mia fidanzata, assolutamente, è un’amica, una bella donna a quel che so, ma solo un’amica carissima. Ma anche nel caso, non ci sarebbe stato nulla di male.

    ‘nnagg… sei simpaticissima… ciao e buona giornata anche a te. 🙂

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  21. Ihihihihih…
    Ora mi ci vorrebbe una bella faccina che arrossisce, ma non so come si fa… 😦
    Va beh, dai, spero solo che non legga questo commento Eleonora, mi distrugge, altrimenti…
    😀
    A presto…
    E, in fondo, una sana risata fa sempre bene!!!! 🙂
    Ciao…

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  22. @ Deborath: non preoccuparti, non hai detto nulla di strano e poi siamo qui per divertirci e quindi, come dici giustamente tu, una sana risata fa sempre bene.

    Però, adesso che ci penso, Carlotta, bella è bella, fine è fine, intelligente è intelligente, cucina divinamente, quasi quasi… oh ‘nnagg…!!!:-)

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  23. E ci dovevo pensare io a segnalartela????? Che nemmeno la conosco!!!!!
    Mannaggia a te!!!!!!
    Ahahahahahahah….
    E faccelo questo pensierino, su ed io già mi prenoto per le nozze!!!!!
    Altrimenti, poi, magari inserisci, di nuovo, solo 2 prenotazioni al massimo e rimango fuori, così sai già che io ci sarò!!!! 😉

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  24. Arthur ..Amore!!Tanto a noi due ci hanno fidanzati,no?Quella casetta che m’hai descritto ,vorrei polverizzarmi,sgretolarmi come il gesso,come la calce.. ed entrare nell’ essenza di quel fabbricato,profumare di salsedine,essere quel muro un pò sgretolato,un pò azzurrino che sa di mare,essere la sabbia, i sassi e le alghe bruciate dal sole e poi vivere in eterno tra tutto quell’insieme fatto di mare di sabbia e di sole semplicemente in eterno, povero ma intenso, con tanti bei ricordi di gente che non conosco ma che sorride e che viene lì per essere felice e per suggellare momenti di gioia.Se vivessi un’altra vita,sceglierei questa appena descritta, al diavolo la monotonia di una vita preformata da luoghi comuni,l’unica salvezza per me sarebbe l’incanto dell’attesa di tante felicità che si susseguono e che mi vivono dentro.

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  25. caro Arthur, buongiorno.
    bel pezzo. Un pezzo sul quale potrei scrivere fogli e fogli…
    ma TE , così bravo , hai riassunto ogni cosa.
    E’ un po’ che capisco ben poco di questa vita terrena.
    Non riesco quasi più a sognare. E m’arrabbio un sacco.
    ma la cosa stupefacente l’ha riassunta la nostra Carlitas….quanto mi piace quella donna…che invece di sognare chissà cosa…vuole essere sabbia mare e sole.
    E ha capito perfettamente il senso di tutto queanto. Di questa vita aggressiva e perduta in una corsa senza vincitori.
    Non ho letto tutti i commenti, non ho molto tempo fatico anche a rispondere.
    Penseranno che sono diventata snob…ma non è così.
    Son solo molto stanca..il lavoro toglie ogni voglia. ieri sera alle 20 ero già a letto.
    Mi guardo Orazio di CMI….amo quell’uomo, non so perchè….orazio non l’attore che non corrisponde al mio ideale d’uomo…lo amo perchè le sue movenze son sempre di traverso …eppure arriva sempre dritto al sodo.
    Ma questa è un’ altra storia.
    Detto questo tra poco mi eclisso tra vapori e macchie fino alle due…
    la vita va avanti…e il vento pure.
    Abbraccio la Deborath, il bel sorriso, come la chiamo io…son contenta che si trovi bene qui…L’ho trascurata , ma non me ne voglia.
    Abbraccio Carlitas, che come Orazio mi garba un casino!
    E la bella Sol che con la sua barca arriverà lontano.
    Buona giornata a tutti.
    vento

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  26. Ciao Venticello mio, non preoccuparti di avermi trascurato, ti voglio sempre bene e non smetto mai di sperare che prima o poi tornerai anche da me…
    Un bacio a te ed al padrone di casa!!!! 🙂
    Vi auguro buona giornata…

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  27. @ Venticello: no scusa, ma chi è Orazio? 😦 😦 😦

    Però, dai, non essere triste, come diceva “quello” (che se lo prendo lo faccio a fettine… 🙂 ), il lavoro nobilita l’uomo e in questo caso, Venticello, per cui, non ci pensare che piano piano tutto si sistema.

    No, non essere triste, la vita alle volte dà e alle volte toglie, ma è pur sempre la nostra vita e non vale la pena viverla scontenti. E poi tu hai la tua Sara e poi, dopo, dopo, lo so, siemo lontani, ci siamo noi, l’Arthur che ogni tanto ti tira per la maglietta, Duil, Carlotta, Patrizia, Solindue, Carla, Deborath, la tua Dis-, e poi e poi, e poi…
    Un sorriso??? 🙂

    Ciao Ventolinella, un bacio grosso, grande, dippiù, dippiù e buona serata.

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  28. alanford50

    Non mi sarebbe dispiaciuto far parte di quei due o tre fortunelli scelti per quella casetta in riva al mare, ma ripensandoci bene, io sono molto pigro e poi ho una certa età, come ben sai io sono già perennemente seduto in riva al mio sacro fiume ad osservare il lento scorrere della vita, quindi sono troooopppo occupato e poi sono convinto che ognuno di noi è comunque un’isola sperduta in mezzo ad uno immenso sconfinato oceano, quindi qualsiasi posto in fondo va bene ugualmente non c’è bisogno di muoversi tanto, sai che è mia convinzione che noi in fondo siamo perennemente assolutamente fermi ed è il mondo ed il tempo a scorrerci inesorabilmente sotto i piedi illudendoci di muoverci, pazienza sarà per la prossima volta, magari o forse anche no, ahahahah…..
    Ciaooo neh!

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  29. @ Alan: interessante la teoria che il mondo scorre sotto i nostri piedi, essendo noi fermi. Quasi quasi ci faccio un post sull’argomento e comunque, se veramente avessi quella famosa casa con davanti il mare – e davanti intendo che apri la porta e lo vedi lì a pochi metri di distanza – vorrei averti come ospite, chissà quante belle chiacchierate nelle serate di luna piena, seduti magari sotto il patio a guardare il mare, t’immagini?

    Ciao neh, buon WE. 😉

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  30. …attratto dal tuo scorrere di parole è venuto anche Alan a trovarti..speriamo torni ancora.
    ..in fondo è vero, è il mondo che gira e noi restiamo fermi ….o ci spostiamo di poco poco…io son nata a Pisa e guarda un po’, mio malgrado ci vivo a tutt’oggi e anche domani e dopodomani …nnnnnnnnnnnnnnnaggissssssima!!!
    Atyhur, non sono triste…e che è la tristezza?
    Un passaggio a sud…o a ovest…solo un passaggio momentaneo che risiede nell’anima. ma fuori , fuori si sorride. va fatto per forza….altrimenti ti allontanano.
    La tristezza è una negazione alla vita. e difatti è così.
    ma questa storia non finisce mai, è lunga, troppo lunga…lasciamola riposare per oggi.
    Ti ringrazio per la risposta carinissima….è vero sai, in qualche modo fate parte dei pensieri miei…..

    Detto questo, aspetto la Carlitasss, che con la scusa dei lavori a casa….ho le mie fonti sicure , se ne sta in una caletta al riparo dal vento, a prendere il sole…vuole essere tutta “”bronzata”” prima di noi….si fa fare il massaggio da un tipo niente male…tutto fascia muscolare e mani di fata…..però è gay…e ella non può imbastire nessuna avance…tiè!
    Io intanto mi preparo il vascello per l’uscita del 10 giugno….barili e barili di birra rifornimenti varie…e l’unguento magico di cozze trifolate e messe a macerare da vendere ai porti dove approderemo…le tardone son state avvisate previa volantinaggio… ho la posta piena di richieste…persino da Miami beach ..sai lì c’è Orazio… 🙂 ma lui non ha rivali…gli regalo il mio corpo!..e un ci penso più-

    come vedi non sono triste… 🙂

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  31. @Vento:La Caletta ESISTE!!!Dì un pò.. mica c’hai la sfera magica??Ogni tanto quando non è affollata ci vado all’improvviso senza programmare,mi spoglio(si fa per dire)e mi stendo e “appallottolo”tutti i pensieri come fogli di carta nel cestino che poi raduno appena torno a casa per portarli con me e mi faccio sommergere dai raggi di sole che viene in mio soccorso come l’unguento di cozze che abbiamo creato per le “babbione”solo che a me riporta la mente all’adolescenza, non il corpo.L’effetto è straordinario(prendiamo nota non si sa mai)Un abbraccio
    @Arthur:Noi partiamo comunque anche se non abbiamo lo stesso biglietto,basta sintonizzarci sulla medesima onda e siam lì insieme che ci sorridiamo mentre un treno sconosciuto ci porta via………
    @Alan Sono certa che se vuoi sai muoverti molto bene,il mondo scorre senza avvisarci,questo è vero,ma finchè siamo vivi forse è il caso di esprimere il nostro parere su dove vorremmo essere senza aspettare che qualcuno ci dica che è inutile cercare un posto migliore!Ciao a te! 🙂

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