* Inszomma, inszomma…

Braccioli

Inszomma, inszomma… evvabè, iniziare una conversazione dicendo inszomma, inszomma, non sta poi tanto bene, ma visto e considerato che fa caldo, che il tempo delle vacanze è ancora lontano, che il prossimo post tarda ad arrivare, mi sa che devo prendere in mano la situazione e raccontare qualcosa così giusto per ingannare l’attesa. Nel frattempo, i puristi della lingua Italiana mi scuseranno, spero.

Beh, come dicevo tempo fa ad un’amica blogger che è improvvisamente scomparsa nel nulla, gli stravizi prima o poi si pagano, i capelli s’imbiancano, i denti cadono, le rughe imperversano, le ossa cigolano, le scale sembrano cime tempestose, la televisione una chimera irraggiungibile, visto che alle prime luci l’occhio s’appisola, la mente barcolla e tra il dire e il fare ci mette qualche “non so, non mi ricordo!”, la mattina lo specchio è impietoso, ti rimanda un’immagine che non avresti mai voluto vedere e magari cambi specchio, nella speranza che sia stato il vetraio a sbagliare l’argentatura, in macchina sembra tutto sbagliato, le frecce fanno tic tac continuamente, la gente suona perché non ti muovi, e in ufficio l’ascensore chiude la porta perché è stanco di aspettarti, inszomma, inszomma… che poi, parlando del più e del meno, chissà perché mi vengono in mente un sacco di cose da dire, per esempio che a Trastevere si mangia bene e volendo si spende anche di meno, che non bisogna dire al fruttivendolo quanto è buono il formaggio con le pere, che la notte di San Lorenzo se uno ha voglia di esprimere un desiderio deve farlo con accanto un ettolitro di birra scura di puro malto distillata in botti di rovere invecchiate nelle cantine di Roveredo, che a nonna Giuliana gli mancano tre denti davanti e due dietro e si accettano offerte per comprarle i para spruzzi, che sarebbe bello andare in Toscana…

…bellissima la Toscana. L’ho “vissuta” tanto tempo fa quando c’era ancora il dolce far niente, l’essere spensierati e si era solo alla ricerca di cose inutili ma che ti facevano star bene dentro. Firenze, studiavo, cazzeggiavo, facevo finta di essere impegnato, tra barriere e bicchieri di chianti, tra sogni ad occhi aperti e realtà inaspettate. E poi, le colline del Chianti, i fegatelli e il prosciutto tagliato con il coltello ed ancora tanti, forse troppi brindisi, sempre alla salute di qualcuno. Quante volte a Montepulciano (avevo ottime referenze, una fidanzata doc), e poi il pansanto, la bruschetta con il pane abbruscato a fuoco vivo, con l’olio nuovo ed uno spicchio d’aglio strusciato sopra, i pici al sugo di carne e ovviamente conditi con un bicchiere di vino “Nobile di Montepulciano”, che stretta è la via, lunga è la fune, dite pure la vostra che ormai ho quasi detto la mia.

 Inszomma, inszomma… evvabè, finire una conversazione dicendo inszomma, inszomma, non sta poi tanto bene ma visto e considerato che fa caldo, che il tempo delle vacanze è ancora lontano, che il prossimo post tarda ad arrivare, mi sa che devo prendere in mano la situazione e raccontare qualcosa così giusto per ingannare l’attesa… Oh mannaggia, mi sa che l’ho già fatto, mannaggia!

33 pensieri su “* Inszomma, inszomma…

  1. Sicuro di non averla bevuta prima di scrivere questo “inzomma inzomma” l’ ettolitro di birra scura di puro malto, magari aggiungendoci anche qualche altra cosuccia???? Ummmm mah, boh, chissà….. Saluti!!!!

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  2. laurapozzani

    Adoro questi tuoi racconti che io chiamerei ad “effetto domino”, dove cioè ogni pensiero, ricordo, parola ne provocano altri che a loro volta ne trascinano altri ancora e così via… E’ davvero divertente tentare di seguirti nel labirinto della tua mente, che poi guarda, proprio di un labirinto si trattava perché gira che ti rigira siamo ritornati al punto di partenza! 😀 Molto belli e sfolgoranti i tuoi ricordi “toscani”. Caro Arthur sai sempre stupirmi con gioia, grazie! Dolce notte. :*

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  3. MI piace la tua definizione Laura, “effetto domino”, sai che una volta ho fatto un esperimento qui sul blog partendo da uno dei miei disorientamenti letterari e tutti mi sono venuti dietro?

    Devo rifarlo, ci riproverò. Grazie comunque e per quanto riguarda i miei ricordi toscani, inszomma inszomma… 🙂

    Passo da te per la buona notte. 🙂

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  4. Stasera questo tuo “inszomma” mi ha regalato un sorriso. e ne avevo bisogno … leggere con leggerezza alla volta ne abbiamo bisogno e tu sei stato fantastico!
    grazie e notte serena per te con un luminoso risveglio! Lisa
    ps … notte fatata a tutti ♡

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  5. Sì cara Lisa, leggere con leggerezza ne abbiamo proprio bisogno e dovremmo farlo più spesso.

    Ogni tanto scrivo con leggerezza, per poi allo stesso modo leggerlo e credimi, mi diverto tanto anch’io. 🙂

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  6. Che tenero tussei!!
    Bellissima questa filastroccha.
    Sei sempre stato troppo bravo in questo!!!

    Come va? Tutto a posto…ti rispondo.
    🙂 il resto lo hai scritto tu…
    tutto cigola….tutto è vecchio
    e pure io son vecchia.
    Ma visto e considerato che oggi piove…
    mi sento una hoccia nel mare…antica e persa in una catastrofica giornata vuota.
    Ma c’è vento..libeccio per la precisione.Vento che io amo a dismisura.
    INZSOMMA INZSOMMA….son passata da te perché mi mancava la Pat
    …. 🙂
    Ciao pippolino!!!

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  7. Ciao Venticello, come sarebbe a dire che sei venuta da me per la Patrizia?

    ‘nnagg…!!! 🙂

    Inszomma, inszomma, quand’è che ci sentiamo così mi racconti tutto? 🙂

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  8. L’elegia del rigirar parola, ossia, l’eterno inseguirsi tra pensiero e parola, in una corsa all’apparenza senza fine, sicuramente senza vincitori ne vinti. 🙂 Ciaooo neh!

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  9. Calo

    Mannaggina di una mannaggina…cosa si fa… ehm… cosa si scrive… giusto per inganare l’attesa! ^_^
    I tuoi disorientamenti che profumano di ricordi sono balsamo per lo spirito e per l’umore!
    E ho rivissuto odori, sapori ed emozioni di uno stage fatto qualche anno fa (quando ero ggggiovane!) tra Firenze, Pisa e Montecatini…
    Buona serata!

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  10. ehhhhiiiii ma che ti succede Arthur ….immaginavo facessi stravizi ma così è troppo…devi metterci un freno altrimenti anche il cocodrillino della tua maglietta diventerà grigio anzichè verde !!

    …ridoo ….è sempre entusiasmante leggere i tuoi racconti , pensano che anche gli altri della “squadra” concordino nel dire che fa star bene leggerti ! Riguardo al guardarsi allo specchio , beh ultimamente lo faccio di meno anch’io, nella mia mente sono rimasta a qualche kg in meno, bei ricordi, poi mi capita uno specchio e vedo una mia sosia ma ingrassata grrrrrrr… allora dieta ferrea, ma poi penso che è uno dei poichi piaceri che rimangono e….. inszomma inszomma ;))

    Adoro tutto della Toscana , mio zio era di Arezzo anche se poi è vissuto parecchio a Genova e poi a Roma. quando da bambina ci andavo facevo scorpacciate di pane scialbo, bruscette, panzanella, tanto allora ero magrissima e non ingrassavo di un etto !! Pensa che il vino lo compro ancora là 😉 Finisco altrimenti mi ritorna fame …inszommmaaa
    Alla prossima piacevolissima …Tua attesa per ingannare il tempo

    Bacione :))

    rosy

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  11. Cara Calo devo confessarti che l’attesa fa dei brutti scherzi, come quella volta a Busto Arsizio, ero lì che aspettavo l’autobus e chi t’incontro? Girolamo, il fratello minore di Fausto detto il bello dei quattro cantoni, perché ad ogni svolazzar di ala, che fosse un piccione oppure un fringuello allegro e cinguettante, la sua chioma gironzolava da parte a parte e lui ne andava così fiero che anche se c’era calma a Ponente oscillava senza sosta da mattina a sera, neanche fosse un trofeo da portare in giro e del quale andare fiero, ma nel paese delle cincisciette vociferanti a due a due, con Giovanna e Simona che ridevano a crepapelle ogni volta che passava l’Armando con la sua moto anni ’50, era una cosa scontata, ed è proprio per questo che l’attesa gioca brutti scherzi, a proposito, due spaghe con le melanzane fritte, pomodoro e basilico e una spruzzata di ricotta salata infornata sopra non sarebbe una bella idea?

    Vado e provvedo, poi ti dico come è andata e nel frattempo, buona serata. (e fa anche rima!) 🙂

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  12. Beh cara Rosy ultimamente di voglia di stravizi ne avrei anche tanta, ma mi devo contenere, altrimenti chi mi ferma più? 🙂
    E allora mi diverto e nel farlo spero che vi divertiate anche voi. Ma si accettano contro risposte, anzi, dippiù, dippiù.

    Un bacione a te e buona serata. 🙂

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  13. Cara Rosy, gli spaghetti con le melanzane fritte sono mitici, se poi ci metti un po’ di ricotta salata infornata grattugiata sopra, ancora dippiù dippiù. 🙂

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  14. Capperi Rosy, le hai mangiate poi le melanzane? 🙂

    Io ho fatto ieri sera una pasta pomodoro e basilico e melanzane fritte. Wow, una bonuria dippiù, dippiù. 🙂

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