Un’insalata in due!

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E già, la vita va avanti lo stesso, accada quel che accada.

La tecnologia ci stupisce ogni giorno, la gente si evolve, o almeno crede o cerca di farlo, crescono le esigenze e, per quanto sia possibile, si va alla ricerca di cose nuove. Il vecchio è già più vecchio il giorno prima, e la rincorsa all’ultimo smartphone, oggetto del desiderio, appare inarrestabile. Ma resta intatta la paura del domani, nei giovani soprattutto, ma anche per chi in teoria, vista l’età, non ha molto da perdere.

L’altra sera ero davanti alla TV e ho avuto la mala sorte di capitare sul “L’Isola dei famosi”. Visto che volevo farmi del male, l’ho guardato per un po’. Seduti attorno ad un tavolo imbandito per l’occasione con roba da mangiare – tanta, tanta roba da mangiare – i naufraghi di turno, uomini e donne dello spettacolo, dovevano in pochissimo tempo ingoiare più cibo possibile, e stremati com’erano dalle privazioni, davano di sé uno spettacolo a dir poco ridicolo e per quanto mi riguarda, stomachevole.

Ma la gente in studio guardandoli rideva. Ridevano probabilmente al pensiero di come ci si possa ridurre nel momento in cui si ha fame (…). Pochi attimi di ogni ben di Dio sono l’occasione per colmare un bisogno, dal quale è impossibile sottrarsi.

Un bisogno costruito ad arte, solo per scopi commerciali, per fare audience, o forse per soddisfare la curiosità di chi avrebbe paura di trovarsi in quelle condizioni, come quando si va alla ricerca dell’intervista ad ogni costo chiedendo alla madre e  al padre della ragazza morta in un incidente stradale che esce dall’obitorio, dopo aver cercato di riconoscerla, … il loro dolore o un po’ come quando in TV la telecamera si sofferma sulle pozze di sangue dopo un attentato.

Tutti esempi di TV educativa, senz’altro e che riempie il cuore per la sua crudeltà.

Oggi ero in un centro commerciale e seduti a un tavolo, una coppia, moglie e marito, che con un piatto davanti, in mezzo tra di loro e in silenzio, un po’ l’uno e un po’ l’altro, mangiavano un’insalata. Spero di essermi sbagliato, un pensiero, il mio, che mi è venuto dopo aver visto quello scempio di grande abbuffata in televisione.

Forse era solo l’occasione per piluccare insieme qualcosa, uniti nel bisogno di stare insieme, nient’altro.

Forse!

20 pensieri su “Un’insalata in due!

  1. dell’isola dei famosi mi incuriosiva e divertiva solo l’aspetto delle donne concorrenti . Struccate , normali , nature, come sono nella realtà …poi magicamente cambiate appena arrivano in tv !! La Valeriona ha fatto addirittura a causa al fotografo che ha immortalato le sue rotondità colme di cellulite a buccia di arancia e le labbra a canotto sgonfiato , povra stela! Quest’anno non ho ancora visto la trasmissione, le immagini di Simona Ventura tutta sgaruppata dalle fatiche sull’isola l’ho vista al tg.
    QUANTA “CULTURA” !!! e che tristezza,tutto per fare audience !!!
    Riguardo alla coppia , per me han voluto risparmiare ,un ciotola di insalata ormai costa quasi come un pranzo !!!
    Notte bella Arthur alla prossima :))

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  2. Ci sono persone che la fame la soffrono davvero, e’ inguardabile quel programma, comunque sono pagati per stare in quell’isola, e’ un lavoro per loro e fanno la dieta senza pagare la nutrizionista, 😀 un abbraccio grande a te, buon fine settimana, 🙂

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  3. alanford50

    Carissimo Re Arthur cosa dire, in realtà cose da dire ce ne sarebbero a iosa, ma per un sacco di motivi oggi mi paiono tutti talmente ridicoli da fare fatica ad esprimere qualsiasi giudizio e/o concetto, ma noi ultramillenari per giunta misantropi, abbiamo lo sgradito e doveroso compito di doverci sempre esprimere anche per dire o ribadire concetti che ormai dovrebbero appartenere all’umanità intera, invece tutto sembra nuovo, come se non fosse mai stato detto, studiato, sancito a caratteri cubitali più e meglio dei dieci comandamenti scolpiti nella pietra del sacro monte, in realtà e ci metto pure il purtroppo, quello che vediamo in tutte le TV e sulla maggioranza dei media cartacei è la realtà delle cose, il risultato di intorpidimenti mentali creati ad hoc per sfinirci e nello sfinimento soggiogarci come fa più comodo a chi tiene e tira le fila, si guarda in tv qualsiasi cosa credendo ed ancor di più sperando che quello che vediamo (o leggiamo) sia vero, in modo da poterci credere, noi abbiamo un infinito bisogno di credere in qualcosa e/o in qualcuno, al punto che siamo però incapaci di scegliere cose e persone che meritino questa nostra attenzione e fiducia, probabilmente il farlo richiede sforzi mentali che la nostra razza non è ancora pronta a sostenere.

    Non siamo più capaci di distinguere il vero dal falso e neppure dal verosimile, talmente è grande il bisogno intrinseco dentro di noi di non faticare, di abbandonarci, di non pensare, di lasciarci andare senza proferire sforzo, e allora ecco che accettiamo per vero qualsiasi cosa ci venga imposta e/o proposta, senza vagliare da chi arrivi l’imposizione e la proposta, tutto buono, tutto vero, è troppo reale quella vignetta trovata sul web dove ci sono due ingressi in un grande palazzo dove si tengono riunioni importanti, sopra ogni porta c’è un cartello, su di una recita “sgradite verità” sull’altro ingresso il cartello recita “piacevoli bugie”, indovina un po’ dove la massa si accalcava a fare la coda e una lunghissima fila e dove invece il vuoto ed il silenzio prevaleva.

    Forse l’ambito ruolo da schiavo in fondo in fondo ci appaga, alla peggio ci sappiamo anche accontentare del ruolo da servi (che è molto peggio).
    Felice di essere riuscito ad esprimere tutta la mia positività, colgo l’occasione di salutarti e di salutare tutti gli amici e le amiche del blog, alla prox.

    A.F.50

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  4. Premetto di non avere mai visto l’isola dei famosi…ma la prima cosa che ho pensato quando ho letto il tuo post è stato: “quelli famosi non mangiano per guadagnare fama e soldi, le persone comuni non mangiano per risparmiare” .. fa riflettere….un saluto!😊

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  5. Aurore2014

    Caro Arthur, condivido anche questa volta il tuo punto di vista riguardo certi “programmi” tv… li trovo davvero disgustosi e insulsi, ma purtroppo molta gente li segue e questo la dice lunga sul grado di maturità di una buona parte degli esseri umani. Quando rifletto su questo mi dico che è assurdo lamentarsi che la realtà sia dura, che i governi non funzionino mai bene ecc.: abbiamo ciò che meritiamo! Per quanto riguarda la coppia che hai visto condividere l’insalatona spero proprio che stessero solo piluccando qualcosa insieme giusto per condividere un momento… ma è vero che il dubbio ci passa per la mente che la motivazione fosse di natura economica perché sono in molti a passarsela male. L’immagine della coppia stride sicuramente con quello cui hai assistito in tv.
    Buon fine settimana e un abbraccio grande.

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  6. Concordo in pieno con quanto hai detto caro Alan, e probabilmente il succo del problema sta proprio in quel non essere più in grado di distinguere il vero dal falso e neppure dal verosimile.

    D’altra parte il virtuale incalza sempre più e il rischio di “assecondarlo” per sfuggire da una realtà scomoda e dolorosa c’è, purtroppo. 😦

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  7. Spero di sbagliarmi sula coppia, forse la mia fantasia va troppo a briglia sciolta. La gente ha sempre di più bisogno di sognare, di identificarsi in situazioni anche estreme, in fondo se ci pensi non costa nulla e il rischio di rimanerne coinvolti è del tutto assente.

    E allora si spiega del perché di certi programmi, di certi atteggiamenti o sul ridere perché si guardano dei personaggi che per fame si abbuffano. Non riesco a ridere di simili situazioni o di beghe che vedono coinvolti personaggi che sono pagati per farle. Trovo che sia poco educativo, anzi, per niente e alla fine è anche uno stupido passatempo. Meglio un film vecchissimo o un bel libro, se ne guadagna in salute (mentale) immagino.

    Ciao Aurore, buona ripresa di settimana. 🙂

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  8. Nel senso che si mangia troppo e male immagino. Ogni volta che vado in un supermercato e vedo banchi pieni di roba da mangiare, mi domando sempre che fine fa tutto quel ben di Dio una volta non venduto. Quanto mangiare che si butta e anche questa è una considerazione amara, considerato che una mela a volte può bastare per sfamare un bimbo denutrito.

    Ma qui rischiamo di entrare in un altro discorso. 😦

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  9. Esatto… per me quella alimentare è un’emergenza… mangiamo troppo rispetto agli scarsi fabbisogni nutrizionali di cui in media è caratterizzata la nostra vita e male relativamente al valore nutrizionale dei cibi che ingurgitiamo…complici ignoranza e poca attenzione in ciò che mangiamo e facciamo mangiare ai nostri figli…😑

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  10. Certi programmi sono inguardabili.
    Vista una puntata , hai visto tutto.
    Questi vips che si credono eroi…ma eroi di cosa?
    Potrebbero fare beneficenza…ma anche quella andrebbe fatta col cuore e la maggior parte non ne ha.fanno tutto per poter avere visibilità. Ormai dimenticati da produttori, registi e quant’altro si mettono in vetrina tentando di dare il meglio , che poi è il peggio, di se stessi.
    a qualcuno va benino, un contrattino se lo portano a casa sull’onda del ” successo”poi tornano nel dimenticatoio. E dopo un po’ tornano a piangere miseria.
    mah…son senza parole.
    Diventare una star della portata di De Niro, Al Pacino; Mayil Strepp non è certo facile…ci vuole solo bravura. E qui da noi di bravura ce n’è veramente poca.

    La tv….questa benedetta scatola che ci riempie lavita, a volte bisognerebbe darle fuoco.
    Io ho bandito la Rai, e i canali Mediaset.
    Ogni tanto mi cade l’occhio su The Voice ma anche lì i migliori di solito se ne vanno prima.
    Mi resta Sky arte, e quelle due serie televisive che mi prendono il cervello…quei profiler che tutto sanno e che acchiappano l’assassino in tre balletti…e quelle citazioni fuori campo…scomodando grandi letterati…..mai citassero un’italiano!!!

    Quindi, alla luce dei fatti….se non piove pic nic fuori porta….
    tè capì?
    Un abbraccione, tenero Arthur.
    ventolina

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  11. La TV è una chimera cara Ivana, ci propone degli stereotipi ai quali aggrapparsi che, spesso, sono solo a beneficio di chi c’investe e quindi ne ricava denaro.

    Detto così può sembrare riduttivo, ma è quel che accade. Sta a noi fare delle scelte, magari non vedendo certe trasmissioni che sugli equivoci e sui falsi ideali ci propongono solo TV spazzatura.

    Ma questo vale un po’ per tutto, cosa dire dei social allora? 🙂

    Ciao, ricambio l’abbraccio e buon fine settimana.

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  12. Il discorso delle TV vale anche per la maggior parte dei giornali, gli editori delle testate cartacee almeno nella loro stragrande maggioranza sono schierati politicamente e spudoratamente senza ogni sorta di vergogna tengono le parti ai partiti loro protetti e sponsorizzati, non dimentichiamoci che la maggior parte delle testate vive e sopravvive grazie a sontuosi aiuti statali, senza dei quali non potrebbero rimanere sul mercato, quindi per la serie tu dai un aiutino a me ed io ne do uno a te ecco trovare sulle pagine dei giornali nefandezze assurde e bugie spudorate, proprio come nei vari Tiggi delle maggiori Tv nazionali, RAI compresa, discorso a parte si deve fare per l’informazione telematica sul web laddove con un certo lavoro di scelta e ricerca si può arrivare ad una verità più vera e meno politicizzata e manipolata, ovviamente si deve fare ben attenzione che ogni testata giornalistica TV e cartacea oggi opera anche sul web, resta evidente che se non si crede a cosa scrivono o a cosa dicono in TV e sulla carta si deve usare la medesima attenzione anche per le parole scritte sul web.
    Se tutto va bene siamo più che rovinati, il 95% dell’informazione lavora con il solo scopo di disinformare, non per niente l’Italia è scesa al 77° posto nella classifica delle libertà di stampa, dietro a nazioni africane, ma questo le Tv e i giornali non lo dicono, il potere ci vuole poveri ed ignoranti per dominarci sempre di più e meglio. MEDITARE GENTE MEDITARE. Ciaooo neh!

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  13. Nulla di nuovo quindi caro Alan, la libertà è un optional, ma serve parlarne, anche in questi piccolissimi spazi, se non altro per un confronto, per non dimenticare. 🙂

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  14. Più che al punto di partenza, sembra che l’uomo non si sia mai evoluto veramente. Ed è proprio per questo che c’è tanta finzione, un modo per ritrovarsi in un mondo che non ci appartiene.

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