Ti porto fiori dalla mia vita

Ed eccoci qua ancora una volta, è passato ancora un anno, e la vita va avanti: in fondo è meravigliosa anche per questo, perché è più forte di tutto, più forte di noi.

Sono successe tante cose in questo ultimo anno, Sissi si è laureata e, data l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ha anche trovato subito lavoro. Tra un po’ entrerà in specializzazione e così, pare ormai inevitabile, l’uccellino lascerà il nido.

Sarà un passaggio particolare, per me e per lei, dato il nostro legame a doppio, triplo e quadruplo filo, ma è giusto così, sono convinta che farà bene a entrambe: in fondo ai figli bisogna dare ali per volare e radici a cui tornare, spero di aver fatto bene il mio lavoro e di averle dato entrambe.

E tu che mi dici? Ti ha raggiunto Ivana, ti ha raggiunto il Cavaliere Errante (a proposito, starete mica berciando anche là?), e non ci fate mai un’apparizioncina in sogno per dirci come state, non ci fate mai dare una sbirciatina a quel mondo in cui, il più in là possibile, inevitabilmente vi raggiungeremo.

Quest’anno c’è anche mia zia, lo sai? La zia a cui ho dedicato il mio libro, e di cui ti ho parlato tanto, ci ha lasciato a maggio. Sono sicura che avrete già legato, lei è una musicista, a quest’ora magari staranno suonando al pianoforte a quattro mani, lei e tua madre, e sicuramente ti beerai ad ascoltarle.

Noi siamo sempre sotto Covid, hanno finalmente trovato un vaccino, ma tra il fatto che vaccino vaccino non è, nel senso che non garantisce immunità e il fatto che tanta gente, secondo me stoltamente, non si fida, non riusciamo a uscire dall’emergenza.

A proposito, ti sei risparmiato anche questo, la nuova fiera della stupidità, il mondo diviso in pro-vax  e no-vax, l’un contro l’altro armati, praticamente una nuova forma di discriminazione, una nuova ondata d’idiozia da cavalcare e strumentalizzare da parte di chi sa ben manovrare le masse.

Comunque, vaccino o non vaccino, resta il fatto che rincorriamo il virus senza raggiungerlo mai. Nel frattempo la gente, con o senza Green Pass, ha ripreso a vivere e a viaggiare perché, come dicevo all’inizio, la voglia di vivere alla fine ha la meglio su tutto, e la gente non ha più voglia di vivere da malata per morire sana.

Ora ti saluto, fammi sapere qualcosa, lo sai che sono una mistica e i “segnali” li interpreto tutti. Intanto ti ho lasciato queste notizie, germogli della vita su questa terra come fiori su questo sepolcro virtuale.

Che il tuo ricordo sia di benedizione.