Siamo agli sgoccioli lo so, le vacanze ormai finite sono solo un ricordo, ma come dimenticare il mare?
Una poesia di mio Padre Santi che tanti di voi conoscono già e un video d’immagini girate passeggiando tra i paesini delle Cinque Terre alla ricerca degli spruzzi.
E’ verdeazzurro il mare.
E’ verdeazzurro il mare, fiotta l’onda
e sull’arenile
dilaga morbida schiuma.
Soffia da ponente un venticello,
le chiome sciolte ad una fanciulla bruna
mentre che ella sta con gli occhi chiusi
e al sogno inclina.
Più lontano, la carraia si perde
nella foschia, pare
un battello alla deriva,
dissipa il tempo,
come chi del suo tempo mal si cura.
E il sole brilla sul mare
e sulle sponde, sui passi montani
e sui declivi; nei sentieri frana
ove digrada l’ulivo
che sulle fratte domina sovrano.
Ora mi siedo sopra quel muretto
ad ascoltare un merlo
che, nel fogliame, spensierato trilla:
delirio al cor mi adduce, mentre attendo
di vedere un bel tramonto
ad inebriarmi ancora a quell’incanto.
Santi.
Così, giusto per ricordare il mare.
Ed è proprio dal mare che nei titoli di coda vi scrivo – un paio di giorni giusto per riprendere fiato – lasciandovi con una foto scattata oggi pomeriggio e che mi ha fatto ridere tanto. Lui, un ragazzotto tanto tanto simpatico del Bangladesh, con il suo negozietto viaggiante…