Ancora il mare.

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Siamo agli sgoccioli lo so, le vacanze ormai finite sono solo un ricordo, ma come dimenticare il mare?

Una poesia di mio Padre Santi che tanti di voi conoscono già e un video d’immagini girate passeggiando  tra i paesini delle Cinque Terre alla ricerca degli spruzzi.

E’ verdeazzurro il mare.

E’ verdeazzurro il mare, fiotta l’onda
e sull’arenile
dilaga morbida schiuma.
Soffia da ponente un venticello,
le chiome sciolte ad una fanciulla bruna
mentre che ella sta con gli occhi chiusi
e al sogno inclina.
Più lontano, la carraia si perde
nella foschia, pare
un battello alla deriva,
dissipa il tempo,
come chi del suo tempo mal si cura.
E il sole brilla sul mare
e sulle sponde, sui passi montani
e sui declivi; nei sentieri frana
ove digrada l’ulivo
che sulle fratte domina sovrano.
Ora mi siedo sopra quel muretto
ad ascoltare un merlo
che, nel fogliame, spensierato trilla:
delirio al cor mi adduce, mentre attendo
di vedere un bel tramonto
ad inebriarmi ancora a quell’incanto.

Santi.

Così, giusto per ricordare il mare.

Ed è proprio dal mare che nei titoli di coda vi scrivo – un paio di giorni giusto per riprendere fiato –  lasciandovi con una foto scattata oggi pomeriggio e che mi ha fatto ridere tanto. Lui, un ragazzotto tanto tanto simpatico del Bangladesh, con il suo negozietto viaggiante… 

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Scolpire la luce!

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Come già accennato nel mio post precedente, non solo mare o bella compagnia questa estate, ma anche un po’ di arte.

Confesso però di sentirmi confuso di fronte all’arte moderna, qualunque sia la sua matrice. Quadri, sculture, opere che affondano la loro esistenza in un ripetersi monotono alla ricerca di un dejà-vu spesso sconfortante, che probabilmente rincorre la novità, senza per questo trovarla.

Le istallazioni, grandi o piccole che siano, sono diventate un’abitudine, una moda e in tante di queste, il nulla è di casa, o almeno questa è la mia impressione. D’altra parte un’opera, se da sola non si esprime, forse che insieme a delle altre acquista una dimensione diversa?

Ecco da cosa nasce la mia confusione, nel non sentirmi coinvolto, quella parte emozionale di me che a gran voce chiede di voler partecipare, si sente tagliata fuori e così i miei occhi scrutano senza curiosità opere una accanto all’altra, come se fossero inutili oggetti riposti su di uno scaffale di un supermercato.

Ma capita anche di leggere recensioni di artisti tra l’altro quotati che pur di “giustificare” delle scelte artistiche a dir poco discutibili, secondo me, esprimono l’inverosimile; e così un gioco di specchi sapientemente collocati in un’istallazione dentro le sale di un palazzo antico, è l’inizio, l’invito di un susseguirsi d’immagini che dovrebbero portarci a chissà quali considerazioni psicosocialfilosofiche.

Maddai!!! Continua a leggere “Scolpire la luce!”

Eccoci di nuovo insieme!

Agosto_2016

Ricordate il famoso ritornello di qualche anno fa “Apri la bici, chiudi la bici”?

Beh, come ogni anno si è riproposto, ma le vacanze sono ormai finite ahimè, detto con un pizzico di nostalgia e il piacevole ricordo di giornate passate nella spensieratezza, tra chiacchiere fra amici, passeggiate in riva al mare, rilassanti nuotate e tante cose belle da vedere, preso com’ero tra mare, mostre, mercati e mercatini vari.

Infatti, è proprio con queste immagini che voglio salutarvi, una piccola galleria, un po’ di ironia e tanta voglia di condividerle con voi.

Ciao e ben ritrovati!

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