Un’insalata in due!

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E già, la vita va avanti lo stesso, accada quel che accada.

La tecnologia ci stupisce ogni giorno, la gente si evolve, o almeno crede o cerca di farlo, crescono le esigenze e, per quanto sia possibile, si va alla ricerca di cose nuove. Il vecchio è già più vecchio il giorno prima, e la rincorsa all’ultimo smartphone, oggetto del desiderio, appare inarrestabile. Ma resta intatta la paura del domani, nei giovani soprattutto, ma anche per chi in teoria, vista l’età, non ha molto da perdere.

L’altra sera ero davanti alla TV e ho avuto la mala sorte di capitare sul “L’Isola dei famosi”. Visto che volevo farmi del male, l’ho guardato per un po’. Seduti attorno ad un tavolo imbandito per l’occasione con roba da mangiare – tanta, tanta roba da mangiare – i naufraghi di turno, uomini e donne dello spettacolo, dovevano in pochissimo tempo ingoiare più cibo possibile, e stremati com’erano dalle privazioni, davano di sé uno spettacolo a dir poco ridicolo e per quanto mi riguarda, stomachevole.

Ma la gente in studio guardandoli rideva. Ridevano probabilmente al pensiero di come ci si possa ridurre nel momento in cui si ha fame (…). Pochi attimi di ogni ben di Dio sono l’occasione per colmare un bisogno, dal quale è impossibile sottrarsi. Continua a leggere “Un’insalata in due!”

Ancora… realtà o fantasia?

Leggo nella cronaca di oggi: Torino… Famiglia investita sulle strisce, ragazzino rubò l’iPhone alle vittime.

Una famiglia composta da un padre, madre e un bambino di sette anni, attraversando le strisce pedonali viene investita da un auto pirata. Nell’impatto il bambino di sette anni morirà da li a poco.

Sulla scena dell’incidente, un iPhone caduto per terra dalle tasche del padre del bambino morto; un ragazzino di tredici anni lo vede, lo raccatta e lo porta a casa. Il padre invece di sgridarlo, gli consiglia di cambiare la sim.

Il padre verrà poi denunciato per ricettazione e il bambino affidato ad un tribunale per un intervento educativo. Continua a leggere “Ancora… realtà o fantasia?”

La carità.

Lo vedo ormai tutti i giorni  da almeno tre anni, sempre seduto sul solito muretto nei pressi di un semaforo. Appena scatta il rosso, faticosamente si alza, va a prendere qualche spicciolo che l’anima buone di turno gli offre e sempre faticosamente, a rallentatore, torna a sedersi. Cammina aiutandosi con un bastone molto più piccolo di lui, quindi deve chinarsi per usarlo ed ha un piede, il destro, completamente rivolto verso l’interno.

Avrà circa 35 anni, capelli neri arruffati ma sempre in ordine e una barca lunga su un viso scuro. Non ho idea di dove venga, sembrerebbe albanese o forse è solo uno zingaro che ha deciso di mettere le radici; a quel semaforo senz’altro. Quando mi vede, non fa una piega, probabilmente la “conoscenza” è reciproca: lui sa che non gli lascio nulla ed io so che non gli lascerò mai nulla. Continua a leggere “La carità.”

Sakineh, sospesa la sentenza!

Leggere, oggi, delle belle notizie sui giornali è diventato così raro che, quando ne capita una, verrebbe voglia di urlare per la contentezza.

La sentenza di lapidazione per  Sakineh è stata sospesa e sottoposta a revisione, lo ha annunciato il ministero degli Esteri Iraniano.

Credo che la grande mobilitazione che c’è stata in tutto il mondo, abbia giovato a che questo avvenisse e adesso, bisogna soltanto sperare che, questa vicenda finisca definitivamente con la piena assoluzione.

Parliamone e non smettiamo mai di far sentire la nostra voce.