
“ ‘giorno!”
Entro nel negozio cercando di attirare l’attenzione di qualcuno ma, deserto assoluto.
Sul bancone una pizzetta addentata e abbandonata, un paio di occhiali legati ad uno spago fanno bella mostra di sé appesi alla maniglia di una porta che, immagino, dia nel magazzino; faccio un giro, in fondo al negozio intravedo un piccolo corridoio, mi avvicino, e appoggiandomi con una mano sullo spigolo del muro, ripeto. “’giorno, c’è nessuno?”
“ Eccomi…” mi urla una voce stridula che sembra arrivare dall’oltretomba e, sentendomi toccare una spalla, mi giro di soprassalto.
“ Aveva bisogno di me?”
Una ragazza sui trent’anni, abbozza un sorriso e mi guarda con fare interrogativo.
“ Ero a bere un caffè, sa com’è, ogni tanto bisogna pur fare una pausa e comunque, in cosa posso esserle utile? “
Ricambio il sorriso “ Vorrei una granita di fragola con panna e due ghiaccioli alla frutta. “
“Fragola con panna? Tutto insieme? Posso darle la fragola e la panna devo mettergliela a parte.“
” Perché a parte?” rispondo, e lei “beh, se la metto nel bicchiere, devo mettere in conto quanta granita le devo mettere in meno e siccome, un bicchiere costa 2 euro, il conto diventa difficile da fare, anche perché, per farle pagare il giusto, dopo aver tolto il prezzo della granita in meno, devo aggiungere il prezzo della panna in più, chiaro?”
“Oh mannaggia“ rispondo cercando di non rotolare per terra dalle risate, “non può fare un forfait?”
“Potrei in effetti, ma tenga conto che poi quello che ci perde è ancora lei, perché per non sbagliare mi tocca aumentarle un po’ di più il prezzo, altrimenti poi, chi lo sente il mio principale?”
“Va bene, faccia pure così, la granita in un bicchiere e la panna in una ciotolina.”
Mi guarda, annuisce con la testa, si avvicina al banco, prende un bicchiere di plastica e incomincia a riempirlo, dopo averla rimescolata ben bene, di granita.
” Visto come è pieno? Se avessi dovuto metterci la panna…” mi schiaccia l’occhio e si mette a ridere, poi posa il bicchiere, prende due ciotoline in mano e, sempre con l’occhio furbetto“ La panna, da un euro o da due euro?”
“Sì, da un euro può bastare, visto che poi la mangio insieme alla granita “
“ Uhmmm… è sicuro che vuole mangiarla con la granita? E no, perché poi a casa le tocca togliere un po’ di granita dal bicchiere, per mettere la panna e quella che avanza, se non la mangia subito si squaglia tutta, mentre invece se mangia prima la granita e poi la panna, (la panna non si squaglia e quindi può aspettare… ), tutti i soldi che ha speso, li ha spesi bene. A meno che… “ Un guizzo sbirluccica nei suoi occhi, la guardo con fare interessato, aspettandomi qualche altra delle sue.
“A meno che, lei mangia adesso un po’ di granita da sola, la panna la metto dentro al bicchiere così lo pareggio bene, ed io non ho problemi a farle i conti e lei a mangiare la granita di fragola con panna tutta assieme.“
“Oh mannaggia, perché non ci avevo pensato prima?” le dico incredulo e con il labbro che incominciava a dolermi per le smorfie che stavo tentando di mascherare.
“ Eh allora, cosa ci sto a fare io?”
Scoppia a ridere e guardandola, sono scoppio a ridere anch’io.
Oh mannaggia!!!