A tavola con… Carlotta. Filetto in Crosta.

Carlotta è una carissima amica, una lettrice fedele e a quanto pare orgoglio dell’Arthur, l’unico blogger che va a visitare oltre che a commentare, potevo non dedicarle una pagina?

E la pagina c’è, ma soprattutto perché è brava, “A tavola con… Carlotta”, così come è diventato ormai una consuetudine l’appuntamento con le sue ricette, d’altra parte, è o non è la mia (nostra) cuoca preferita, oltre che Cuoca Ufficiale del Mondo dell’Arthur?

Ebbene sì, per cui ecco a voi una ricetta semplice, gustosa ed efficace, che tra l’altro Carlotta ha sperimentato per l’inaugurazione della sua nuova casa e, a quel che pare, con molto successo.

Vi lascio quindi alle sue “parole” e… buona lettura!

Volete fare un figurone-one-one avendo anche il tempo per manicure e parrucchiere prima di cena preparando un secondo effetto sicuro “OOOOHH!” senza fatica? ECCOLO

Filetto in Crosta

Ingredienti:

  • filetto di suino ben pulito da pelle e grasso
  • salsicce condite con pepe e spezie(quelle da griglia già spaccate in due)
  • fette di prosciutto cotto o speck (a seconda delle preferenze)
  • una confezione di pasta a sfoglia
  • un uovo
  • sale e olio E.V.

Esecuzione:

Prendere il filetto ed avvolgerlo nelle due fette di prosciutto o speck. Incappottarlo con le salsicce tagliate come se fossero una fodera. Adagiarlo sulla pasta a sfoglia  e chiudere i lembi fino ad insaccarlo completamente. Sbattere un uovo a frittata con un po’ di sale e spennellare su tutta la superficie. Metterlo in una teglia da forno appena unta e bucare con i rebbi di una forchetta la sfoglia superiore per consentire all’umido di uscire e non spugnare la pasta. Mettere in forno caldo a 130-150°per tre quarti d’ora. Sfornare quando risulterà dorato in superficie. Per un effetto più coreografico, spendere qualche minuto in più intrecciando un po’ di pasta rimasta e guarnire con la treccina la pasta sfoglia.

E che il gusto sia con Voi!

by Carlotta

A tavola con… Carlotta. Fagottini di pesce spada…

Ed eccoci al nostro consueto appuntamento con le ricette di Carlotta, la nostra amica che ormai da più di un anno ci allieta con i suoi gustosissimi piatti. Le offro sempre volentieri questo spazio e oggi più che mai, visto che questa ricetta l’ha inventata appositamente per il blog. Grazie Carlotta!

Quindi, buona lettura e… buon appetito.

Fagottini_pesceSpada

Fagottini di pesce spada in fillopasta su letto di asparagini selvatici 

Ingredienti

  • 6 fettine sottili di pesce spada
  • pangrattato
  • mandorle a fettine
  • pecorino
  • uno spicchio d’aglio
  • prezzemolo
  • olio extravergine
  • limone grattugiato
  • pasta fillo in fogli
  • asparagi di montagna(sottili)
  • una noce di burro

Esecuzione

Pulire e lessare gli asparagini eliminando il gambo fino alla parte morbida e tenerli da parte. In una ciotola preparare un composto con del pangrattato (all’incirca quattro cucchiai) l’olio (tre cucchiai pieni) le mandorle leggermente tostate al forno, l’aglio senza l’anima tagliato piccolissimo, il prezzemolo, il pecorino grattugiato( tre cucchiai),  una grattata di limone, un pizzico di sale e mescolare bene con le mani. Battere le fettine di pesce spada batticarne delicatamente senza romperle e al centro delle fette porvi una cucchiaiata del composto. Poggiare le fette chiuse a forma di fagotto sul foglio di fillopasta e fermare il tutto con un paio di stuzzicadenti. Deporre i fagottini in una teglia appena cosparsa d’olio sbriciolandovi sopra il composto rimasto, come se si volesse salarli e mettere in microonde per circa 20 minuti a temperatura media con grill altrimenti in forno già caldo per 15 minuti e 5 di grill ad una temperatura di 170 gradi. In una padella porre gli asparagini con una noce di burro e un po’ della loro acqua di cottura. Salare e cuocere per circa un quarto d’ora. Una volta dorati servire i fagottini ancora caldi nel piatto di portata ponendovi sul fondo prima gli asparagi e su di essi adagiarvi i fagottini .

E che il gusto sia con voi!

A tavola con… Carlotta. Lasagna allo scoglio

Era da tanto che Carlotta mi aveva promesso questa ricetta e tra una cosa e l’altra, era andata un po’ nel dimenticatoio, quindi quale sorpresa migliore nel vedermela recapitare nella posta elettronica?

Semplice, gustosa, per certi versi raffinata, potrebbe essere l’ideale per il pranzo Pasquale, in ogni caso l’occasione per provare qualcosa di nuovo che, immagino, faccia sempre piacere.

Buona lettura e…

Lasagna allo scoglio

Ingredienti

  • un trancio di Pesce S Pietro
  • due seppie pulite
  • 250 gr. di pisellini finissimi cotti con delle rondelle di porro e olio per 10 minuti
  • 600 gr. di Mazzancolle
  • 600 gr. di vongole sgusciate 
  • una scatoletta di pomodorini di Corbara o datterini
  • prezzemolo tritato
  • un litro di bechamelle
  • lasagne tipo Sfogliavelo
  • pepe bianco
  • finocchio selvatico a piacere

Procedimento

Tagliare a striscioline le seppie. Mettere sul fuoco una padella antiaderente di alluminio, un filo d’olio abbondante, con il prezzemolo tritato e uno spicchio d’aglio che leverete appena si è dorato. Aggiungete la seppia lasciando che si ritiri sfumandola con un po’ di vino bianco. A questo punto, aggiungere il pesce San Pietro a dadini, e le vongole. Far saltare in padella un paio di volte e aggiungere i pomodorini privati del loro sugo di conservazione e i pisellini con il liquido di cottura delle vongole. Se è il caso, aggiustare di sale e aggiungere per ultime le mazzancolle facendole saltare sul fuoco per un altro minuto aggiungendo del pepe bianco e del finocchio selvatico. In una teglia stendere uno strato di bechamelle fino ai bordi, foderare poi l’interno della teglia con un primo strato di lasagne, aggiungere il sugo di pesce a cumuletti e altra bechamelle negli spazi vuoti. Continuate fino a esaurimento degli ingredienti ultimando con la salsa e del finocchietto qua e là. Mettere la teglia in forno già caldo per circa mezz’ora a 180 gradi.

Che il gusto sia con Voi!

Erzicovina delle Valli Ruspanti e la Ricetta.

Lo so che ormai tutti la conoscono, ma è giusto che si sappia in giro che Erzicovina delle Valli Ruspanti c’ha classe, mica acqua fresca, anche perché oggi come oggi non è facile trovare donne come lei che come se nulla fosse, sanno coniugare il verbo essere così come il verbo avere senza alcun problema – anche se la sorte alle volte ci mette lo zampino e un avverbio si confonde con un verbo che fu – soprattutto dopo aver mangiato per colazione le sue solite dieci portate di brioche, frutti di stagione, ovette sode ma con il tuorlo appena appena indurito, burro di arachidi perché più leggero e digeribile, spremute varie, dal succo di ananas, al succo di arance di Sicilia, dal succo di carota, al succo di ermellino, che non è un animale come tanti possono credere, ma è un frutto tropicale della foresta Amazzonica, girato l’Angolo a destra, subito dopo le Barbados e… e… evvabè, so anche che questo lo sapete, visto che l’avevo già scritto, ma cosa ci volete fare, alle volte anche i grandi oratori come me si ripetono e così sia. Continua a leggere “Erzicovina delle Valli Ruspanti e la Ricetta.”