
photo © Arthur
Sabato pomeriggio ho la felice idea di andare a comprarmi un paio di scarpe.
“Buongiorno, posso esserle utile?”
Mi viene incontro una signorina alta e slanciata, maglioncino nero con logo del negozio, camicia bianca, gonna nera e corta, calze collant e scarpe da tennis, camminata professionale e sorriso a trentadue denti, età, circa ventidue, ventitre anni.
“’giorno, grazie, do un’occhiata e nel caso la chiamo. “
“ ma certo, faccia pure con calma, ci sono anche delle occasioni, un nuovissimo modello con una pelle morbidissima, però sono rimasti solo alcuni numeri, il 39, il 42 e il 45”
“ Sì, sì, do un attimino un’occhiata.”
Giro, nel negozio, guardo un paio di modelli esposti e, trovandone uno che mi piaceva, lo prendo in mano e lo faccio vedere alla signorina
“vorrei provarle, posso?”
“ma certo, che numero porta?”
“il 41! “
Sparisce sul retro negozio e intanto mi siedo. Poi arriva con delle scatole e le posa per terra.
“Il modello che ha scelto, del suo numero, c’è solo di questo colore ed è anche in offerta.“
“beh, in effetti mi piaceva di più l’altro ma, vabbè, lo provo lo stesso.”
Prendo la scarpa, l’indosso e… “ mi sembra troppo grande, che strano, mi porta un numero più piccolo?”
“Perché“ risponde la signorina “che numero porta lei?”
“Il 41!“ le rispondo.
“Ah, questo è il 42, aspetti che le porto il suo numero.“
Ritorna con un’altra scatola e me la porge, colore e numero corrispondono, provo la scarpa e… “Aggiudicato.” le faccio, “visto che ci sono, mi potrebbe far provare anche quel paio di scarpe?” e le indico un paio di scarpe da ginnastica “bellissime”
Mi guarda, e…
“ certamente, molto belle, all’ultima moda” e mi fa un sorriso“ tra l’altro sono in offerta, dunque, gliele porto subito, va bene il 42?”
‘nnagg… !