Poesie

Ibisco

Ibisco

Effimero.
Nasce al mattino,
ma i suoi petali
al tramonto cadono.
Che tristezza!
Petali soavi, bianchi
o rosa
o petali vermigli
non vedranno più novelle aurore.
E il fiore dell’ibisco ha vita breve,
come la gioia: di attimi.
Ma quel che mostra
non è inutile splendore:
solo che esista è sempre bello un fiore.

Pubblicata il 17 novembre 2009 Ibisco

Era da tanto che pensavo di dedicare una pagina del blog alle poesie di mio Padre Santi e in effetti Carla e prima ancora Patrizia, mi ha fatto notare quanto fosse imperdonabile questa mancanza (…); mettendo per un attimo da parte l’idea iniziale di dedicargli un intero sito, vi ripropongo le poesie che ho pubblicato in questi quattro anni, alcune, secondo me, tra le più belle che lui ha scritto.

Inizio con l’immagine che ho utilizzato per la copertina del suo primo libro, “Foglie e Petali” e con una sua poesia che pubblico per la prima volta.

Foto_libro

Ombre

E strànio mi sento
in questo pullulare di apparenze,
mi viene il dubbio che il parlar
con tanta gente, altro non sia
che un dialogo tra ombre,
ombre camuffate d’argilla e calce
mista a cenere.
Che tristezza!
E’ tutto ciò delirio della mente
che, creando, corrompe
la mia corrotta immaginazione,
oppure intorno a me c’è indifferenza?
La mente si smarrisce,
e fra tanti, che
mi sfiorano ignorandomi,
temo di essere un’ombra anch’io,
ombra tra ombre,
soffio fuggente
in una moltitudine sfuggente.
E incerto qui di vivere
vorrei migrare in altra dimensione
per incontrare gente ancora viva
che, sgombra di pensieri, mi sorrida.

Pubblicata il 15 luglio 2009  Ombre

Vegliando

Vegliando ascolto e l’anima si placa

Quando nel buio della notte
Il sonno non mi coglie
e la mente si sperde
in un groviglio di pensieri,
le sole ombre mi fanno compagnia;
ad esse sono grato e non sorprenda
se a labili esistenze mi confido:
ecco, s’affollano d’intorno
canti e parole buone a sussurrare.
Vegliando ascolto e l’anima si placa
e, come per incanto, davanti a me
si estende un prato sconfinato
ove emana frescura
umida erba di rugiada.
Indugio e, in qua e in là mirando,
da fiore a fiore spazia il mio sentire;
su ogni meraviglia che risplende
l’occhio svelto si posa e gran diletto
a poetare attinge il mio fervore.

Pubblicata Buona Pasqua 2013

Pubblicata su Pasqua 2013 da sfogliare su Issuu

poesia_1

“Soffre” è una poesia che mio padre Santi ha scritto d’impulso il 12 maggio 1996 in ospedale dove era stato ricoverato per un infarto il giorno prima della sua morte, quasi lo sentisse.

In suo onore, nel progetto della tomba ho previsto uno spazio ben visibile dove ho trascritto la poesia, in modo tale che queste semplici parole potessero far riflettere, anche solo per un attimo.

Soffre

Soffre il bimbo che varca
la soglia della vita,
soffre la mamma
mentre che lo crea,
soffre il nonno
in un letto d’ospedale,
soffre pure l’anziana donna
che invano attende
la figlia che non viene.
E il Cristo soffre in cima alla sua croce.
E soffrono i bambini violentati
e pure quelli che non hanno fame.
Tutti han di che soffrire a questo mondo;
pure la vita soffre quando muore. 

Pubblicata il 7 novembre 2008  Vivere

BallataCheCulla-Poesia-Scriveregio-2011_nOm

Una ballata che mi culla

Se é vero che movimento é vita
il tuo, o mare, é tre volte vita:
vita se amoreggi coi navigli
quando sciabordi seminando bava,
vita se accarezzi piccoli scogli
che a Cefalù, a Milazzo, a Taormina
sono come un rosario che si sgrana
tra profumi di rose e gelsomini.
E’ pure vita nel tuo copioso grembo
dove l’amore alla natura è pegno.
E’ dolce il mormorio dell’onda
quando ti accosti a riva:
coi sassi ti trastulli.
Che suoni,che canti!
E’ come una ballata che mi culla.

Pubblicata il 2 marzo 2009 Auguri Papà

Pubblicata su Scriveregiocando Natale/2011

Tramonto_ca

E’ verdeazzurro il mare

E’ verdeazzurro il mare, fiotta l’onda
e sull’arenile
dilaga morbida schiuma.
Soffia da ponente un venticello,
le chiome sciolte ad una fanciulla bruna
mentre che ella sta con gli occhi chiusi
e al sogno inclina.
Più lontano, la carraia si perde
nella foschia, pare
un battello alla deriva,
dissipa il tempo,
come chi del suo tempo mal si cura.
E il sole brilla sul mare
e sulle sponde, sui passi montani
e sui declivi; nei sentieri frana
ove digrada l’ulivo
che sulle fratte domina sovrano.
Ora mi siedo sopra quel muretto
ad ascoltare un merlo
che, nel fogliame, spensierato trilla:
delirio al cor mi adduce, mentre attendo
di vedere un bel tramonto
ad inebriarmi ancora a quell’incanto.

Pubblicata il 5 maggio 2009 Il Mare

Bambino_Nasce-Poesia-Scriv-2010_a

Un bambino che nasce

Un bambino che nasce, è come un fiore
che schiude i suoi petali.
Ma se il vento infuria e
pioggia e grandine offendono il suo stelo,
copritelo, o mamme, vigilate che
non disperda il suo profumo.
Ad aver cura di un bimbo
basta l’amore.

Pubblicata su Scriveregiocando Natale 2010

Pubblicata 11 settembre 2013 Un Bambino che nasce

Capodanno

Pochi attimi ancora e un altro anno giunge
alla sua fine;
con esso fugge il tempo, e con il tempo
la vita si consuma.
Ma se la fine in noi lascia rimpianti,
mantiene pur sempre l’illusione,
speranze accende.
Un anno muore e un altro che incomincia
insieme con noi la sua vita!
Non si rallegra il tuo cuore,
pur se grave d’affanni scorre il giorno,
pur se tempeste attende?
Brindiamo adunque alla vita e alla sorte
che sia con noi benigna;
e cantiamo al nuovo sole
perché domani sorga più splendente.

Pubblicata il 30 dicembre 2009 Buon 2010

Armonia

Bagliori spande un sole vagabondo;
l’ippocastano freme,
fluisce nei suoi rami linfa nuova;
il prato s’innovella
suggendo alla matrice il suo splendore.
E prorompe la vita,
come sorgiva che divien cascata,
qual fiume che dilaga.
Ed ecco, ai bordi d’un rivo,
uccelli a frotte frugano tra i sassi:
e frugando frugando
beccano qualche briciola,
ancor di quelle
che il rivo sparge intorno ove tracima.
Com’è felice il ruscello:
si vede dal suo correre tranquillo,
da come a chiare note il canto scioglie.
La vita è simbiosi di elementi
che la natura infiora.
Che meraviglie, che armonia!
Ognuno attinge,
l’un dell’altro si giova.

Pubblicata il 2 marzo 2010 2 Marzo

La violetta che colsi

La violetta che colsi
tra quei rovi pensili
sul rivo,
io te l’affido
assieme ai miei pensieri.
Bagnala
con lacrime di gioia:
sempre viva sarà e seducente
anche quando foglie,
inaridite, rami
denuderanno
di pioppi intirizziti,
e vano sarà vagare
tra nebbie mute.

Pubblicata il 1 aprile 2010 Auguri di…

Immerso-Silenzio-Poesia-Natale2012

Immerso nel silenzio

Immerso nel silenzio
come in un mare tiepido,
sento l’onde vibrare
come corde di violino e d’arpe
in un concerto d’armonie sublimi.
Nel silenzio il suono è più dolce
come nel vuoto brillano
i colori più belli.
Naufrago resto in questo mare
dall’onde carezzevoli
e non curo di cercare la sponda,
da che parte essa sia non mi chiedo;
dell’onde seguo il mormorio,
fatuo mi sento
e mi crogiuolo in questo incantamento.

Pubblicata il 28 ottobre 2010  Immerso nel silenzio

Immerso nel silenzio – Pasqua 2012 da sfogliare su Issuu

Caletta tra gli scogli

Una caletta tra gli scogli
e sulla rena
un’onda garrula approda.
Vibrano i sassi al contatto gelido,
spargono suoni ed armonia.
Giungono altre onde:
ed è un moto perpetuo,
una deriva d’acque,
ora quiete, ora turbate.
Ogni onda lieve s’attorce
e si inanella
finché si frange in solitario lido.
Lì, un guizzo ancora, e un grido
si disperde nell’aria:
non è più musica,
ma un ricordo che sfuma.

Pubblicata il 8 marzo 2012 Caletta tra gli scogli

Fuitina

‘Un poti stare senza ‘nu maritu
dda bedda figghia ‘i massaru Cola
si menti ‘nt’na truscia du’ linzola
e senza sciatu arriva ‘nt’o cannitu.
Avi ‘n’annu ca finiu ‘u surdatu
‘u fugghiu spertu ‘i Pascali ‘u niru
e n’autru tantu ca ‘u pigghiunu nngiru
‘u soggiuru, ‘a soggira e ‘u cugnatu.
Quanti pidati sutt’a ddu balcuni
cantandu ddi canzuni ‘ppassionati,
facì l’iorna e puru ‘i nuttati
stutando e addumandu ‘i muzzicuni.
Ciuri di maju e scocca di gaggìa:
sti paruleddi duci e autri rari
dici Bastianu pi farisi amari;
e Rosa Piddirinu s’arricrìa.
Accussì, ‘intr’a ‘n cantu e ‘na parrata
commu succedi ‘mmensu alli ziti
suspira Rosa e a iddu veni a siti
pi farisi d’amuri ‘na panzata.
Chianci ‘a mamma sula e scunsulata
‘u mastru Cola ‘nbraccia ‘u so fucili,
u cani sciogghi d’intra a ‘nu canili
p’assicutari ‘a figghia svirgugnata.
L’jorna passunu vardandu ‘a strata,
padri, madri e parenti fannu a pparu
mattinu e sira ‘ntornu o fucularu
tutti ‘nsemmula a gente d’a cuntrata.
Ammàtula ‘u parrinu si firrìa
‘ntornu ‘ntornu latinu a sciurinari,
di chiddi ancora ‘un si pò parrari
ca Cola Piddirinu s’abbilia.
Iornu veni ca ‘u suli è cchiù lucenti,
e già nt’e butti bugghi ‘u bonu vino
ca s’arrimodda a testa ‘i Piddirinu,
basta c’un figghiu nasci, e priputenti.
Accussì ‘a paci tonna ‘nt’a famigghia,
e festa grandi vannu a cuminciari:
Sti figghiuleddi s’hannu a maritari
‘un cc’è a farisi nudda maravigghia.

Pubblicata il 14 maggio 2012 Fuitina

Bagliori nel crepuscolo

E il cielo s’adagia su quel colle
che digrada sul piano
con alberelli e fiori;
ed a me, che aldiquà m’accampo,
mi coglie indicibile sgomento:
troppo vicino è il cielo,
temo precipiti,
minaccia il mondo,
dilaga sulla terra.
Ed io che m’inabisso,
in tanto cielo mi disperdo.

Pubblicata il 13 giugno 2012 Bagliori nel crepuscolo

I colori più belli

C’è calma di vento ed ogni fronda è muta;
non lontano, un frullo d’ali
e una tortora che canta, ritmando
malinconico verso.
E’ come un ticchettio,
ammonisce che il tempo fugge.
Ho vissuto molte primavere
sfolgoranti di sole, ho visto
cieli limpidi
e promettenti aurore risplendere;
nubi rigonfie ora vedo
affollarsi di pioggia e grandine,
uggiose notti
il galoppante autunno minaccia,
e cieli bui.
E sento su di me sciogliersi il tempo!
Ora mi par di correre in salita
e l’erta è sempre più dura.
Cosa m’aspetta di là dal valico?
Non vedo bagliori all’orizzonte, ma
il cor mi dice
che nell’immenso vuoto impalpabile
vedrò anch’io i colori più belli.

Pubblicata il 18 settembre 2012  I colori più belli

Quando viene l’autunno.

Quando viene l’autunno
e nel viale
soffia il vento ponentino,
dagli arbusti si staccano a migliaia
le foglie senza vita.
Povere foglie, anemiche e svanite
dolce ricordo d’ombra!
Voi soccorrete il tempo
pur nel breve alitar di vostra vita:
ieri verdi, ora ridotte a fango.
A troncare il vostro stelo
basta un soffio di vento.

Pubblicata il 9 novembre 2012 Quando viene l’autunno

Visioni

Concerto sublime

Dal fondovalle
giunge l’eco d’un rivo
fino a me che, vagabondo,
in solitudine sbando
sciogliendo i miei pensieri.
Qui l’ombra dei castagni
attenua la calura,
stridio di cicale
s’ode nell’aria, trilli
di merli s’intrecciano, lieti.
Ed io, guardando, m’inebrio
di dolcezze, cantore
tra gli altri
in un concerto sublime.

Pubblicata il 11 febbraio 2013 Concerto sublime

Sognare ad occhi aperti

Filtra dai vetri incerta luce
ed io, già sveglio,
dei sogni sognati cerco i contorni,
le immagini sfumate.
Pur se il mio corpo ad assopirsi tende,
lo spirito veglia,
brancola nei ricordi il mio pensiero.
Ma niente del passato
vibrare fa le corde del sentire,
sì che, libera,
marine azzurre in orizzonti nuovi
la mente si figura.
E dischiudersi vedo albe chiare,
il sole splende,
nell’aria tersa brilla la natura,
mai così lieta,
mai così incontaminata.

Pubblicata il 29 aprile 2013 Sognare ad occhi aperti

A mio Padre (in memoria)

Incontrandomi
m’appellava titolando il mio nome;
e lo faceva
con calcolata enfasi,
come a voler gridare al mondo intero
di avere un figlio addottorato.
Lo rividi nel suo letto,
immobile con gli arti anchilosati.
Come stai?
Aspetto la morte, mi rispose.
E non era una metafora, una
“boutade” coniata lì per lì
per farmi ridere:
aveva perso la voglia di campare.
Ed aspettò per molto
con stoicismo altero
senza lamenti, come
un uomo vero.

Pubblicata il 19 giugno 2013 Così, giusto per pensare un po’.

I miei Nonni. 

Solo una volta vidi
la madre di mia madre;
erano gli ultimi suoi giorni,
e si è spenta
come una lampada ad olio
cui manchi all’improviso il suo alimento.
Degli altri nonni
nessun ricordo, o traccia nella mente:
quando vidi la luce, erano
da tempo già svaniti.
Ora che sono nonno anch’io
e con letizia
vado a scoprir, di giorno in giorno, quanto
la mia vita di ciò si aggrada,
penso ai nonni da me non conosciuti
e mi domando
di quanto amore essi furon privi,
quanto di quell’amore a me fu tolto.

Pubblicata il 28/10/2013 I miei Nonni 

Il Merlo ferito

Ho visto un merlo con la gamba rotta,
strillava furente il poverino;
l’ho preso in una mano,
l’ho accarezzato,
e lui riconoscente si è calmato.

 Pubblicata il 27/12/2013 Ancora la Poesia

Strano Pensiero

Strano pensiero sfiora la mia mente:
è illusione la vita
oppure è come il vento
che senti mormorare ma non vedi?
Sorprende il botto se, anzitempo, scoppia
in risalita.
E l’uomo non sa, finge
di non sapere o a se stesso mente;
il vuoto fa da schermo
alla sua solitudine.
Ei lotta, s’arrabatta per un pezzo
di terra, s’accapiglia
per il vano possesso d’una pietra.

                                                   Pubblicata il 17/02/2014 Strano Pensiero

Quel profumo di zàgara

Ed eccolo, ancora, febbraio
sonnolento. C’é più buio che luce
nel suo movimento, più lesto il tempo
l’ore residue consuma d’un giorno
breve e di me che, assorto
nel mio fantasticare, mi confino.
La nostalgia m’assale e valli
rivedo verdeazzurre, il mare quieto,
l’incantesimo sento
di quei giorni lieti quando, esplorando
vaghi sentieri,
raccogliendo fiori gioivo.
Spazia il mio sguardo
sulla campagna che digrada
e memorie risveglia
di melograni in fiore e gelsomini;
ora mi tenta il rosso
dei papaveri, ora seduce
quel profumo di zàgara soave
del cui diletto giovinezza é piena.
Ma, come un sogno che sfuma,
nella bruma si perde
il mio fantasticare. E qui la nebbia
s’addensa sulle case e oscura il cielo;
sui sensi affaticati notte incombe.

Pubblicata 17.04.2014 Pasqua –  Quel profumo di zàgara

NelCielo Mistero Infinito

Silenziosa la notte;
ed ecco il cielo
ancor di più sprofonda nel mistero.
Mai sazio di sapere, ad ogni stella
ch’è nel ciel sospesa io chiedo
cosa c’è dietro a quel velo.
“Finito sei e qui c’è l’infinito”,
in coro mi rispondono le stelle,
“l’immenso è immenso e tu sei picciol nido;
guardalo pure il cielo, ma sol
per ristorare il tuo occhio  sognante,
non gravare di dubbi la tua mente.
Finchè il tuo spirito è schiavo
di natura, non può spiccare il volo
e saltellare da stella a stella
i misteri del cielo a disvelare.
Calma l’ardore, tu che vuoi sapere,
se hai fiducia nel ciel, non domandare”.

 Pubblicata il 5 giugno 2014 Mistero infinito

Girovagando_a

Girovagando

Girovagando
tra le aiole del giardino,
guardo i colombi
che frugano tra l’erbe.
A dritta e a manca frugano
ed oltre le stradelle
che di quel prato segnano i confini.
Frugano quelli, frugano,
attenti a non fiatare;
e non si curano di me,
del mio vagabondare solitario,
del mondo che d’intorno si frantuma.
Par che siano satolli,
ma non cessano ancora di frugare
cercando i resti del frugale pasto
che un bimbo sbocconcella.
Quanta gente ripete il verso
di quei pennuti che non han ritegno!
E spira il vento,
spira lieve sul bimbo e sui colombi,
con l’erba si trastulla.

 

Pubblicata 11 novembre 2014 Girovagando

Poesia1a

Esuberanza

Pubblicata su Scriveregiocando Natale 2014

Vuota_Apparenza

Pasqua 2015

Tramonto_a

Riflessi_Oro

Pubblicata il 1 settembre 2015

Nuvole_Cielo_a

Indifferenza

Pubblicata il 16 novembre 2015 Indifferenza

Pubblicato su Scriveregiocando Natale 2015

©_Copyright

33 pensieri su “Poesie

  1. carla

    E’ con vera emozione che lascio alla poesia le parole più belle.
    In un angolo, rapita, ne ascolto l’eco. 🙂
    …. grazie!

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  2. Silvia

    Che bella questa pagina Arthur, tuo Padre sarebbe felice di avere un figlio come te che con molta umiltà pensa spesso a lui. Ed è quello che hai fatto in questi quattro anni pubblicando alcune delle sue poesie, le più belle dici?

    Sì, sono tutte belle e per tutte c’è l’invito a vivere la vita con un sorriso.

    Grazie!

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  3. laura

    Il tempo non sconfigge la poesia perché ha un profumo che ti resta addosso tutta la vita.
    I Suoi versi adesso si sono fermati a riposare da Te e non avrebbero potuto stare in nessun altro posto, da nessun’altra parte.
    Grazie 🙂

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  4. Grazie a te Carla per avermelo ricordato e per tutte le cose che hai sempre scritto dopo aver letto una poesia di mio padre, lui ne sarebbe felice, d’altra parte era un po’ vanesio… ecco da chi ne ho preso. 🙂

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  5. @ Laura: come ho detto una volta, pubblicare le poesie di mio padre è un po’ come rivivere quando lui me le leggeva e mi chiedeva un parere che, tra l’altro, non davo mai, perché, come hai giustamente scritto, la poesia “ha un profumo che ti resta addosso tutta la vita” e non resta nient’altro da dire.

    Questa pagina mancava e presto ci saranno altre poesie. Grazie anche a te. 😉

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  6. daniela

    Parole che si incastrano alla vita in un modo perfetto.
    Parole di una persona che non ha dimenticato di saper vivere… fino a poter solo morire.
    Ovunque adesso sia … è ancora “qui”.

    Ti ringrazio Arthur, questo è stato un grande regalo! 🙂

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  7. …sono talmente delicate…
    che parole non ne trovo.
    E ritengo sia giusto così…
    Una in particolare mi tocca più di altre…
    ma nulla toglie all’incanto di questo silenzioso spazio.

    Ti abbraccio e con te abbraccio Santi.
    vento

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  8. Ventolino, io l’abbraccio intanto lo prendo tutto, compreso quello riservato a mio padre, come hai scritto tu una volta, due è meglio di uno.
    Grazie! 🙂

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  9. Antonella

    Finalmente Arthur ! Aspettavo da tempo questo angolino , ne avevo salvate alcune e ogni tanto le rileggevo ma ci voleva proprio questo spazio, bravo ! Questi versi non riposano, questi versi sono piu’ vivi che mai ! E’ stato veramente un bel regalo , hai fatto benissimo a condividere la bellezza che aveva dentro tuo padre . Sono veramente felice di questa scelta , grazie.
    Ricambio il regalo :

    Poesia

    Nello sfarzo
    volubile
    di un sogno
    si concentra
    e tenta
    di liberarsi
    un poco
    la mia
    umanita’

    La frivola immortale
    vicenda
    d’un attimo
    di mondo
    coincisa
    nella mia vita
    di randagio

    E ne nasce
    la parola
    illuminata
    che si chiama
    poesia .
    (Giuseppe Ungaretti )

    poesia parola illuminata …..c’e’ dentro un mondo !

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  10. mirko

    Cosa desiderare al ritorno se non trovare un posticino così? E’ fantastico! 🙂
    Avevo letto le poesie di tuo padre sui vari post che gli avevi dedicato in questi quattro anni ma racchiuderle in una sezione unica mi sembra cosa nobile e assolutamente meritata (tra l’altro di facile consultazione per noi lettori assetati di versi).
    Non potrei dire qual è la poesia più bella, son tutte rose dello stesso giardino.
    Bravissimo Arthur per aver reso la testata del blog ancora più speciale. Complimenti.
    Un caro saluto e … 😉

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  11. Ciao Mirko e bentornato. Hai fatto il bravo in giro per il mondo? Spero proprio di no. 🙂

    Grazie per le tue parole, il merito di questa pagina è di Carla e di Patrizia che mi hanno ricordato la mia imperdonabile dimenticanza 😳

    Noto dai contatti del blog che questa pagina va alla grande e ne sono felicissimo. Chissà se mio padre ci vede da lassù… non lo so, come tu sai sono un credente un pochetto squinternato, ma mi piace pensare che in qualche modo sia così. ‘nnagg…!!! 🙂

    Grazie, è un vero piacere avervi come amici.

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  12. aurelio

    Arthur carissimo hai fatto un capolavoro, vero che il materiale è di ottima qualità ma sei riuscito ad esaltarlo in maniera strepitosa, quanto ad ordine, impaginazione e grafica.
    “Doveva” proprio esserci sul tuo blog perchè lo arricchisce di grande serenità, è un cuore pulsante di Vita.
    Ti abbraccio fraternamente e prenditi un bravo di quelli che di più non si può. 🙂
    aurelio

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  13. Caro Aurelio, bentornato anche a te e GGGGrazie per i complimenti, ma il merito va tutto alle poesie di mio padre e non lo dico per fare il modesto, è la verità, io ho solo confezionato un bel vestito con i mezzi di WordPress che per la grafica non è il massimo. 😉

    Ricambio l’abbraccio fraterno con enorme piacere e grazie ancora.

    Un bacio alle Signore della “Ciurma” e buona serata. 🙂

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  14. marcello

    Bellissime tutte. Colpisce la profondità, la riflessione di ogni verso che sfocia sempre nella parte illuminata e serena della vita.
    🙂

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  15. Avevo scritto il commento sul blog e non su questa pagina,ora rimedio ;le poesie di tuo padre sono come farfalle rare che si posano delicatamente tra i nostri pensieri per farne affiorare altri,danzano tra i fiori dei nostri ricordi e con la loro danza fanno schiudere altre gemme di sapere.Che GIOIA avere un padre che ha lasciato qualcosa di così tanto prezioso da farne un regalo per tutti! 🙂

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  16. Una positività nei confronti della Vita che traspare da ogni verso.
    La capacità di partecipare all’ascolto della natura me lo fa sentire vero.
    L’esserci tra queste Tue pagine lo ha reso immortale.

    Grazie Arthur per aver condiviso con gli altri questa Tua ricchezza.

    Proprio grazie. 🙂

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  17. Grazie a te per queste bellissime parole, mio Padre era un Grande, un Uomo di grande sensibilità e se da lassù mi vede, spero sia contento di questo omaggio che ho voluto fargli. Ha scritto delle poesie bellissime e lo sono proprio perché è della vita che parlano. Tra l’altro lui era un po’ vanesio e forse è per questo che lo sono anch’io. 😆

    A settembre se riesco, pubblicherò l’e-book dei sui due libri che ha pubblicato. Se ti fa piacere, sarai tra quelli a cui li regalerò più volentieri.

    Grazie!

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  18. Arthur sinceramente non so se Tu sia o meno vanesio, a me dagli scritti che sto leggendo sembri piuttosto una persona disponibile e generosa capace di rendere soffice il cammino impervio di chi ha l’occasione di incrociare il suo cammino al Tuo. Quella che in due parole viene definita “una bella persona”.
    E l’essere comunque un po’ vanesio non può certo dirsi una condizione disdicevole: sta bene la persona e con lei stanno bene gli altri.
    Apprezzerò l’e-book sicuramente perchè è stato un vero piacere leggere le Sue poesie.
    Sono contenta di essere approdata in questo Tuo bellissimo blog dai contenuti e dalla grafica davvero eccellenti. Complimenti Arthur.
    A presto 🙂

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  19. Allora, sono arrivata a leggere questa pagina che mi è entrata nel cuore. Primo, per la tua delicatezza di dedicare una pagina del blog a tuo padre poeta. Secondo, per queste poesie cariche di sensibilità dove affiora con evidenza l’anima di un uomo sicuramente dolce e delicato nel suo sentire che stranamente avverto simile in certi tratti al mio. Grazie per aver condiviso con noi tutto ciò. Isabella

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  20. Grazie a te Isabella, ed essendo anche tu una poetessa, potevano non entrarti nel cuore le sue poesie?
    Sì, mio padre era un uomo molto sensibile, e forse è la prima cosa che mi ha insegnato, saper vivere e riconoscere le emozioni, quello che io definisco la nostra unica risorsa, al di là della quale c’è il deserto assoluto.
    E stranamente, vivo la mia vita con le emozioni e non sai quanto io sia grato a lui per questo.
    Grazie, buona serata. 🙂

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  21. Infatti mi sono proprio entrate nel cuore per delicatezza e garbo. E’ molto bello poi quello che dici riguardo le emozioni. Sono esse che ci fanno vibrare e ci rendono vivi. Al di là di questo come dici tu , c’è solo aridità e il deserto assoluto. Felice di averti incontrato. Isabella

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  22. Carmela

    Rileggere i suoi versi, mi ha riportato al tempo in cui chiedeva anche a me di dare un giudizio: altro non era,forse, che il desiderio di condividere e di gioire dell’affetto dei propri cari.
    L’ascoltavo attenta, come lui voleva, ed ero lieta di regalargli un sorriso, il papà
    a volte era così parco nel dimostrare quanto ci amava!
    E allora sono felice di condividere con i tuoi amici la mia ricchezza, grazie. LI

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  23. Benvenuta cara sorella, come puoi vedere le poesie del nostro caro Papà piacciono molto, ma non ho mai avuto dubbi in proposito, Papà aveva il dono di descrivere la vita prendendo in prestito la natura, sempre con l’occhio attento di chi riusciva a vedere al di là delle cose, qualsiasi fosse l’argomento. Ma c’era sempre alla fine una nota di speranza, un sorriso alla vita.

    Grazie a te per essere passata. Un abbraccio. 🙂

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  24. Pingback: Il magazine Scriveregiocando 2016 – arthur…

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