Vacanze Naturiste.

Si parlava l’altro giorno di naturismo e così mi è venuto in mente un articolo intitolato “Vacanze Naturiste”che avevo scritto nella mia rubrica “L’Opinione” nel numero 5 di The Best Magazine, il Magazine che per due anni ho portato avanti con Solindue, Martina e che ha coinvolto una quarantina di amici blogger.

Visto che siamo in estate, quale occasione migliore per qualche riflessione?

OP-VacanzeNaturiste

Ero seduto sulla spiaggia e mi guardavo intorno. Generalmente non sto sdraiato a prendere il sole, un po’ perché mi abbronzo facilmente, un po’ perché mi piace camminare, nuotare, quindi…

Però quel giorno ero seduto e mi guardavo intorno; ero appena arrivato nel villaggio – un pezzo di paradiso terrestre, dove tutto lasciava immaginare una vacanza da sogno – un villaggio naturista nel sud della Corsica e preso possesso del bungalow, con un pareo intorno ai fianchi mi sono precipitato in spiaggia. Beh, confesso che in un primo momento, tolto il costume, ho provato un po’ d’imbarazzo. Io e la mia compagna ci siamo guardati negli occhi e con fare, diciamo così, disinvolto, ci siamo sdraiati a prendere il sole.
Ci guardavamo in giro e nessuno sembrava far caso a noi. Non era la prima volta che mi spogliavo. L’avevo fatto alcuni anni prima in spiagge dove insieme ai nudisti c’erano anche i cosiddetti “tessili”, cioè a dire quelli che tengono addosso il costume, ma non era la stessa cosa, in un villaggio naturista, si respira un’atmosfera diversa e ci si sente in sintonia con la natura circostante.

Cosa è che c’impedisce di spogliarci d’estate al mare?

Forse la paura del confronto, del giudizio degli altri, paura di prendere chissà quali malattie, i falsi pregiudizi, considerare il nostro corpo solo come strumento sessuale, insomma, nudismo uguale a sesso, che poi è una concezione generalizzata il pudore è un sentimento artificiale che è legato alla vergogna sessuale, retaggio della cultura giudaico-cristiana che considerava gli organi genitali osceni. Con il trascorrere del tempo il vestito ha finito così per diventare una barriera a “difesa” degli organi genitali, assumendo cioè una funzione diversa da quella per cui era stato inventato, vale a dire come un sistema di protezione del nostro corpo dagli agenti atmosferici… (articolo su Info Naturista, la rivista del Naturismo Italiano)

Il naturismo vuole ristabilire un contatto con la natura che, purtroppo, si è interrotto a causa di condizionamenti sociali, etici, religiosi, che non vuol dire però tornare all’età della pietra, quando vivere nudi era una pratica comune, e per ristabilire questo contatto, bisogna riappropriarsi del proprio corpo accettandosi, prenderne coscienza, abbandonare i falsi pregiudizi e con essi, anche quel pezzetto di stoffa che noi erroneamente crediamo ci protegga. Tempo fa sulla spiaggia ho sentito una nonna sgridare la mamma di un bambino, sua figlia, perché lo lasciava giocare nudo sulla sabbia, con il rischio di prendersi delle malattie.

Che enorme sciocchezza!

Beh, tornando alla mia spiaggia, fu quasi verso la fine della vacanza, quando ormai esperto delle consuetudini del posto e nero come il carbone, che all’improvviso ho avuto un’illuminazione, avevo capito cosa ci fosse di diverso in quel luogo dalle altre spiagge che fino allora avevo frequentato, malgrado ci fossero lo stesso tipo di persone, i giovani che tentavano di conoscersi, i bambini vocianti che giocavano in riva al mare, gli anziani tranquilli e un po’ noncuranti di ciò che li circondava, le coppie, le famiglie ecc. ecc.

Ebbene, avevo capito che eravamo tutti uguali, avevo la sensazione che niente ci differenziasse l’uno dall’altro, magari qualcuno con un po’ di pancia in più, qualcun’altro meno abbronzato, ma tutti uguali, tutti nella stessa condizione, ognuno pronto a mettersi in discussione per quello che era, ma fondamentalmente consapevole di non aver nulla da nascondere.

La sera al bar o in discoteca, vestiti, eravamo già uno diverso dall’altro.

ps: la foto a corredo dell’articolo l’ho scattata, ovviamente, in un campo naturista. 🙂.

TheBest_#5-Copertina-Ombra

La copertina di The Best Magazine#5 con una foto fatta in Grecia di Martina (Solindue)..

 
Per chi volesse saperne di più, ecco alcuni indirizzi di Associazioni Naturiste Italiane.
UNI – Unione Naturisti Italiani
FENAIT – Federazione Naturista Italiana

43 pensieri su “Vacanze Naturiste.

  1. Per me non e’ un problema. Io non vado al mare durante l’estate. Lo preferisco d’inverno, ma penso che per molti il non praticare il naturalismo sia legato a retaggi efucazionali , alla paura di essere giudicato. Oppure anche dal non amare il proprio corpo. Chissa, forse anche dal timore di scottarselo/a 😀

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  2. Io amo Formentera, per il mare cristallino e perché è un’isola selvaggia.
    In quella terra si respira da subito aria di libertà….libertà in tutti i sensi.
    Vedi ovunque persone nude passeggiare tranquillamente sulla battigia incuranti di quelle che, diversamente da loro, il costume lo indossano.
    Ho ammirato molto il loro senso di libertà perché a me non appartiene.
    Non mi esibirei mai nuda in presenza di sconosciuti.
    Il motivo?..immenso imbarazzo.
    Un senso di disagio che emerge non perché temo un confronto, o non mi piace il mio corpo, semplicemente per una questione di intimità, pudore.
    E ti garantisco che la cosa non mi dispiace.
    Ovviamente non giudico chi pratica il naturismo!

    Ciao Arthur..buon pomeriggio 🙂

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  3. Io al fatto di prendere delle malattie ci penso poco, non è quello il problema. Anzi non credo si tratti di un problema, per me. Più che altro è una cosa piace o non piace. A me non piace perchè non mi va di esibire in pubblico le mie grazie. Non è una questione di pudore, è riservatezza. E non mi piace neanche vedere quelle degli altri, nemmeno dei bambini che anche nelle spiagge riservate a tutti corrono senza il costumino. Non ne vedo il motivo.
    Neanche io giudico chi pratica il naturismo, ognuno è libero di fare come più gli piace. Poi ci sono pure le spiagge per chi vuole farlo.
    Poi oltre che non piacere a me darebbe fastidio pure a chi è con me. Ne ho parlato qualche mese fa con il mio ragazzo, a nessuno dei due piacerebbe vedere l’altro nudo in pubblico.

    Un saluto, Arthur!

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  4. Riflettevo su queste parole: “ci si sente in sintonia con la natura circostante” quindi liberi o cos’altro?..
    Spiegami cosa si prova tu che l’hai praticato.
    Secondo me la libertà è uno stato mentale..e per quel che mi riguarda mi sento meravigliosamente in sintonia con la natura con il costume indossato.
    Non è un pezzo di stoffa che cambia le cose.
    O no??
    …a dopo 🙂

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  5. @ Alessandra: La natura vive tutte le sue fasi in libertà, senza condizionamenti di sorta e infatti quando si cerca di sconvolgere questo equilibrio, la natura si ribella e lo fa in maniera violenta, tragica. Essere in sintonia con la natura significa vivere, con rispetto, quel senso di libertà, che è senz’altro un modo di essere come dici tu, che non è certamente un triangolino in più o in meno a fare la differenza, banalizzerei il discorso se affermassi una simile idiozia, ma l’idea che vive e prende consistenza in chi pratica il naturismo, prendere cioè possesso del proprio corpo e accettare se stessi proponendosi agli altri per come si è, nudi nel corpo e nudi nell’anima e vivere tutto ciò in sintonia con la natura appunto, senza falsi pudori o orpelli inutili che possano in qualche modo falsare la realtà.

    In un campo naturista i bambini e le persone anziane sono le più naturali, i primi perché non conoscono ancora il senso del pudore e i secondi perché con quel senso del pudore c’hanno convissuto per tutta una vita e lì si sentono finalmente realizzati, liberi cioè di non dovere dimostrare più nulla a nessuno.

    Indubbiamente è una scelta, ma ti posso assicurare che una volta vissuta, nel luogo giusto ovviamente, cioè non dove c’è promiscuità, con o senza costumi, difficilmente si riesce a tornare indietro.

    Io per ragioni contingenti, è un paio di anni che non vado nei campi naturisti e mi mancano. Un’ultima cosa, sai che si è più belli nudi che in costume da bagno? Una volta dopo essere stato un paio di settimane in un campo naturista in Corsica, lo stesso del mio racconto, ho passato una settimana in Versilia, dai miei genitori. Ebbene, quanta gente brutta che c’era in spiaggia!!! Non sempre il costume fa onore a chi l’indossa. 🙂

    C’è tutta una filosofia di vita dietro ad una scelta di questo tipo, sai per esempio che in alcuni campi naturista non si può fumare? Vuoi mettere fare il bagno nudi o prendere il sole nudi senza quel fastidioso pezzettino di stoffa bagnato che impiccia e costringe?

    Prova e poi mi saprai dire. 🙂

    ps: il pudore o quel senso di intimità di cui parli tu è un’altra cosa. 🙂

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  6. Sicuramente è come dici tu ma non è semplice convincere una persona che la pensa diversamente da te…in particolare su questo argomento.
    La cosa che mi consola è che le spiagge dedicate ai naturalisti sono poche..pensa se fosse il contrario..avrei finito di andare in riviera..
    A proposito..sono due giorni che scherziamo sulla nostra fuga al mare…ma..ma mannaggina non siamo molto in sintonia :((

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  7. @ Patrizia: lo so che tu ami la montagna e poi vivi sul mare, quindi, ma il mare fa bene alla salute, un po’ meno il sole di oggi, che scotta ed è cattivissimo. E stai tranquilla che da quelle parti non ci si scotta, se si sta attenti ovviamente. 🙂

    Che Patrizia che sei!!! 😆

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  8. @ Valentina: che bel visino che hai!!! 😉

    Leggendoti ho sorriso un po’, pensando che il tuo ragazzo è Siciliano e tu sei Siciliana, quindi gelosi siete l’uno dell’altro, per cui il famoso fastidio di farvi vedere nudi dagli altri è comprensibile. Sbaglio?

    In questo numero di The best magazine non c’eri ancora, ma sei arrivata nell’altro numero, il 6 e hai scritto un bell’articolo sulla tua Mondello, ricordi? Ho un po’ di nostalgia di the best magazine e ci sto facendo un pensierino, boh, vedremo.

    Un saluto anche a te Valentina e salutami Palermo. 🙂

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  9. Ahahaha no, no! Io non sono per niente gelosa, e lui è napoletano (neanche lui particolarmente geloso), quindi non è quello.
    E’ riservatezza 😛 Poi c’è chi sente il bisogno di togliersi i vestiti e chi no. Io non riesco neanche a stare senza lenzuolo in estate, figurati se riuscirei a togliermi il costume in spiaggia!

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  10. SyS

    Avevo letto questo articolo a suo tempo, e mi pare che l avessi anche riproposto in occasione di un altro scambio di opinione (sempre con me poi mi pare) oppure ho un ottima memoria… 😛
    nel dubbio ti rivelo le riflessioni che mi hai “scatenato” oggi.
    io ho visto come ospite il campeggio di naturisti a Orsera (in Croazia) e morivo dal ridere. Gli ospiti “estranei” in visita (come nel mio caso), non hanno l obbligo di spogliarsi, meno che mai quel giorno, perché faceva così freddo che sono scesa dalla barca in tuta, calzettoni e scarpe da ginnastica. Anche gli ospiti del campeggio soffrivano come me il freddo (giornata di tarda primavera ma piovosa) ma giravano tra le tende o giocavano a calcio con maglietta, felpa, calzettoni e scarpe da ginnastica e… senza costume o pantaloncini che fossero. scusami, ma li ho trovati ridicoli fino al midollo. perché faceva freddo bubbo! e il fatto che non si coprissero nonostante il freddo l ho trovata un ostentazione di non so che, ma che poco aveva a che fare con l armonia della natura o la contemplazione dell universo.

    e’ sicuramente una questione di scelte e di gusti. ma il mio concento di sentirsi in comunione, in armonia con la natura che mi circonda va un po’ più a fondo dell idea di tenere addosso o meno un costume da bagno…

    (e ora cazziami pure 😉 )

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  11. Arthur io non ho mai detto di amare la montagna piu’ del mare, anzi, in montagna ci sono andata veramente poco e quando riuscivo ancora a fare le ferie le ho sempre fatte in luoghi di mare…
    Comumque… (forse ho frainteso quello che ho letto), i nudusti e voi naturalisti vi sentite giudicati e spesso cercate di spiegare la vostra scelta di vita, pero’ hai scritto che hai visto tanta gente in costume brutta…
    Beh anche la loro e’ una scelta e quindi prrche’ giudicarla? E non dirmi che sono tremenda….

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  12. rosy

    Qualche anno fa avrei avuto l’opportunità in Toscana di andare con amici in una spiagga naturista…ho scelto la spiaggia accanto.Niente a che fare con questioni di pudore o altro, solo perchè mi faceva comodo così.Solo il bagno lo facevo senza costume , per evitare di tenerlo bagnato addosso.Riguardo alla libertà sono concorde con Ale , la libertà per me è uno stato mentale! Vado a smangiucchiare un ghiacciolo
    Sereno w.end Grande Arthur ^____^

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  13. @ Patrizia: si cara Patrizia, un po’ tremenda lo sei davvero, sai che però sono contento di questo, ma mi hai frainteso. Volevo soltanto dire che il corpo anche quello non bellissimo, è senz’altro più bello nudo, secondo me, alle volte per andare dietro alle mode e sto parlando sia di donne che di uomini, si vedono in giro cose assurde, ma non è un giudizio il mio, non mi permetterei mai di farlo e dovresti saperlo. Una volta ho raccontato e mi pare ci fossi anche tu, di una ragazza anoressica che ad un certo punto abbiamo visto arrivare sulla spiaggia con la madre e dopo si sono seduti accanto a noi. Il primo impatto è stato di grande meraviglia, erano praticamente delle ossa che camminavano da sole, ma poi, quella disinvoltura, direi quasi eleganza, ce l’ha fatta vedere in tutt’altro modo, abbiamo visto una donna che, cosciente o no che fosse, gestiva la sua nudità con estrema consapevolezza. Vestita non sarebbe stata la stessa. Un caso limite è vero, ma forse ti spiega ciò che voglio dire. 🙂

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  14. @ Rosy: sì, la libertà è uno stato mentale e se leggi il mio post sulla libertà che ho scritto da poco, ti rendi conto che sono perfettamente d’accordo con questo pensiero. Ma qui la questione è un’altra, qui stiamo parlando di una filosofia di vita e per certe popolazioni, quelle nordiche, un tabù inesistente. Non è prendere il sole nudi oppure no, il problema, ma vivere questa scelta in libertà, perché consapevole, perché è prima ancora un bisogno al quale dare una risposta.

    Poi le cose cambiano se parliamo di villaggio naturista, cioè dove chi ha il costume non ci può stare, giustamente e spiagge nudiste, dove c’è promiscuità, dove chi è nudo sta con chi è vestito e viceversa. Ecco, in questi luoghi io non mi spoglio mai, mi piace fare delle scelte e non sottostare a dei compromessi.

    Grazie. Buon fine settimana anche a te. 🙂

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  15. @ Valentina: non sei per niente gelosa? Allora le nuove generazioni Siciliane hanno fatto dei passi da gigante e me ne compiaccio.

    Mi hai fatto ridere con la questione del lenzuolo, ma anche se sei da sola? 🙂

    Ciao e buon fine settimana a Mondello immagino. 🙂

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  16. No, per niente gelosa, non lo sono mai stata. Se qualcuno mi appartiene non ho motivo di dubitare o di farmi viaggi mentali perchè qualcuna lo guarda o ci prova. Anzi, almeno in questo caso, è naturale che qualcuna ci provi o lo guardi, perchè è davvero bellissimo.
    Comunque la gelosia dei siciliani è un luogo comune troppo radicato, non è affatto vero che siamo così!
    Il lenzuolo sì, anche se sono da sola, non è una questione di pudore/educazione, mettila come vuoi, è proprio che se io non sono coperta non dormo.
    Grazie! Sì, sì, a Mondello ovviamente!

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  17. Beh, non dimenticare che io sono Siciliano, neanche io sono geloso, ma è innegabile che la gelosia sia un po’ radicata nei meridionali in genere, per quanto ho conosciuto qui nel Nood uomini gelossissimi, ma forse, ma in questi casi c’entra più il senso del possesso che altro.
    Hai ragione quindi, è più un fatto personale.

    Ciao e buona serata. 🙂

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  18. Non sono mai stata in villaggi, campeggi o spiagge per naturisti anche perché non mi hanno mai attirata, ma non per pudore o altro, proprio perché sarei io a non sentirmi a mio agio! Quando prendo il sole, sia quando ero più giovane che adesso, non ho problemi a levarmi la parte superiore del costume, ma sinceramente nuda in mezzo agli altri non riuscirei a starci, almeno credo, perché non avendolo mai provato si sa mai che potrei prenderci gusto 😉
    Mio marito delle volte, ridendo, mi dice che sono un’esibizionista, perché dopo la doccia ogni tanto passo davanti alle finestre o, inconsciamente, vado sul balcone per ritirare qualche indumento che avevo steso e che mi serve, nuda come un bruco. Mi potrebbe vedere chiunque, ma non ci penso ….. si, lo so, sono senza pudore, o come diceva la mia mamma, perché ho sempre fatto così, sono una spudorata 😄😄😄😄😄😄😄
    Ciao Arthur, felice fine settimana 😘
    Marta

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  19. Sono stata un paio di volte in spiagge per naturisti…e’ stato leggermente imbarazzante all’ inizio..ma poi si e’ rivelata un’ esperienza di assoluta liberta’.. E mi piacerebbe ripeterla..
    E’ vero che, sia i bambini che i vecchi, sono i piu’ spontanei..senza dover dimostrare nulla..
    Ma occorre chiarirsi: spiagge appositamente per naturisti..non la spiaggia affollata dove la bellona di turno si spoglia..
    Essere un tutt’ uno con la natura..come ai vecchi tempi..quando non eravamo vestiti..
    Occorre provare.

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  20. @ Sys: sai cosa mi piace di te, che riesci ad essere critica offrendo, in questo caso a me, lo spunto per più di una riflessione.

    Ma tornando a noi, è vero hai ragione, quell’atteggiamento potrebbe essere criticato se lo si guarda con l’occhio di chi è lontano da quel modo di pensare, ma faccio una premessa se me lo concedi, io non condivido innanzitutto, come nel caso tuo, che gli ospiti debbano essere accettati vestiti di tutto punto. E’ vero, faceva freddo, ma l’etica di un campo di naturista impone che anche chi va a fare visita nel campo si tolga i vestiti.

    E’ giusto se ci pensi, perché così il visitatore e l’ospite del capo sono pari, da un punto di vista psicologico innanzitutto, per quanto riguarda un eventuale giudizio, poi.

    Premesso ciò, ripeto, hai ragione, certi atteggiamenti sono troppo esagerati, viste anche le condizioni atmosferiche, ma se ti metti dall’altra parte della barricata ne comprendi i motivi, che niente hanno a che vedere con l’ostentazione o quant’altro. Chi si spoglia, chi ama stare nudo, ad un certo punto ha come un’idiosincrasia per tutto ciò che è costrizione, vestiti compresi quindi, il nudo per certi aspetti è liberazione, prima ancora che fisica, mentale, per cui è facile che chi lo pratica non si renda conto che in certe situazioni potrebbe essere più conveniente vestirsi. Se pensi alle popolazioni nordiche, Germania, Svezia, Olanda, Danimarca, ma anche la Russia, dove il nudo in famiglia e in pubblico non è tabù, ci sono addirittura delle feste di Capodanno o anche religiose, dove intere famiglie si riuniscono e, nudi, partecipano tutti insieme, ballando, mangiando e così via. E così anche per manifestazioni sportive, gite naturalistiche e tante altre cose ancora. C’è tutta una letteratura in proposito e l’ostentazione non c’entra per nulla. T’immagini prendere la comunione nudi? Eppure accade, eppure nessuno si scandalizza, è un fatto culturale che difficilmente noi latini, ma a questo punto direi noi Italiani, visto che Spagna e Francia in questo senso sono molto più avanti di noi, potremmo capire del tutto, se non abbandoniamo certi schemi rigidi che purtroppo fanno parte del nostro DNA.

    E’ comunque più facile criticare con i vestiti addosso che non al contrario, ma perché è naturale e non c’è nulla di male in tutto questo, il pudore è prima d’ogni cosa un fatto mentale, così come lo è la libertà di espressione che, guarda caso, si può esprimere anche togliendosi i vestiti.

    Nel capo naturista dove spesso vado io in Corsica, ci sono delle casette che si affittano, che meraviglia stare tutto il giorno nudi senza l’assillo che qualcuno possa vederti, magari dopo aver fatto la doccia esci fuori nel giardino, saluti la vicina di casa e stendi l’asciugamano, così, semplicemente. Nella mia casa al mare tutte le volte devo chiudere la porta finestra altrimenti la mia vicina di casa potrebbe scandalizzarsi se mi vede uscire dalla doccia senza nulla addosso.

    Che barba, che noia!!! 🙂

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  21. @ Dupont651: e invece sai cosa penso Marta? Che tu non sei così perché sei senza pudore, ma perché consideri il tuo corpo come una parte di te che non hai paura a mostrare, perché è naturale.

    Quindi penso che tu sia libera dentro di te e l’esibizionismo non c’entra per nulla e poi, diciamolo, l’ho appena scritto a Sys, che senso di liberazione potersi muovere nudi senza l’assillo di doversi coprire.
    Concordo, prova l’esperienza naturista, cioè quella nei campi per naturisti, dove tutti sono nudi e non dove c’è un po’ e un po’ e vedrai che ne rimarrai entusiasta.

    E allora, cara Marta, un felice e fine settimana anche a te. 🙂

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  22. @ Lauré: ricordi quella volta che siamo andati a Ile du Levant? Quella bella signora non più giovane che era seduta sugli scogli accanto a noi e che con naturalezza “esibiva” il suo corpo nudo? Noi eravamo alle prime armi e se non ricordo male, la cosa ci aveva colpito.
    Ricordi? 🙂

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  23. SyS

    Vabbè… porta pazienza ma non sei riuscito a convincermi.
    puoi darmi tutte le specifiche metafisiche del caso, ma se ci sono 12 gradi fuori e il mio soffrire il freddo è evidente (metto maglietta calzettoni e felpa) per proteggere le mie tonsille, ci sono 12 gradi anche per il mio regal augello.
    il connubio con la natura, se di questo si tratta, dovrebbe esserci a prescindere? giusto? allora se pioggia e freddo danno fastidio alle mie spalle dovrebbero darne anche alle mie chiappe. se sono la sola parte di me che lascio esposta incurante delle intemperie, il discorso è molto meno candido di come me lo presenti tu. che per carità. magari tu la vedi in modo molto diverso da Tutti gli ospiti di quel campeggio.

    Sai cos’è? che come scriveva giustamente una tua lettrice qui sopra (mi sfugge chi, mi si perdoni) è un argomento complicato e difficilmente ci si trova d accordo di punto in bianco.
    tu dici che si può criticare più facilmente con i vestiti addosso che senza, e non sono d accordo, tu mi dici che il naturismo e il nudo è liberazione e rottura di schemi mentali molto rigidi. e ancora non sono d accordo, non mi sono mai sentita condizionare la vita dal triangolo di stoffa e non mi sono mai fatta condizionare da una maglietta… per me è del tutto NATURALE essere più o meno vestita quando esco in terrazza di casa o se fossi in campeggio per attaccare l asciugamano al filo… trovo che i condizionamenti pesanti che ci opprimono siano diversi e che poco abbiano a che fare con un triangolo di stoffa.
    ma si tratta ovviamente di un parere assolutamente contestabile.

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  24. Mannaggia Sys, ci avrei scommesso che non saresti stata d’accordo su nulla, ma mi piaci proprio per questo, e non saresti la Sys che conosco se solo saresti diversa.

    Detto questo, sì, è vero, i condizionamenti, quelli importanti, sono altri, ma bisogna pure incominciare da qualcosa, non credi? Comunque io non voglio convincere nessuno ed è giusto così.

    A proposito, quando è il periodo delle marmotte? 😆

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  25. SyS

    “i condizionamenti, quelli importanti, sono altri, ma bisogna pure incominciare da qualcosa, non credi? ” e si deve necessariamente cominciare liberando marmotte e falchetti? o meglio… via… cardellini on the road??? 😀
    o suvvia… concedetemi di vivere nel mistero affascinante dell immaginazione.

    il periodo della marmotta, salvo letarghi imprevisti è tutto l anno. ma solo per pochi esclusivi e ben selezionati sguardi. che le cose “preziose” si sa, sono ben celate ai più.

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  26. Mannaggia Sonia, mi hai fatto ridere come un matto. L’ironia è una gran bella virtù e chi la possiede dimostra di avere una gran bella intelligenza e tu sei tra questi.

    Una cosa però non ho capito, la marmotta va in letargo oppure l’è vispa tutto l’anno? 🙂

    Ciao, un bacio e a presto.

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  27. SyS

    lo vedi che c hai la fissa?
    sempre lì mi cadi… eh… te tu c hai la marmotta sempre in mente!!!
    altro che contatto metafisico con la natura…

    😉

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  28. Maddai Sonia, guarda che io prima prima di conoscerti sapevo che: dicasi marmotta un genere di roditore dalle abitudini estreme in grado di vivere e riprodursi in un ambiente inospitale come l’alta montagna, dove si può trovare tra i 1.500 e i 3.000 metri di altitudine. ‘nnagg…!!!

    Poi tu mi hai parlato di copricapi utili per le alte cime tempestose ed io allora mi sono fatto fare un colbacco, chiamato in russo ušanka, da mettere in testa appunto, giusto per avere un contatto metafisico con la natura, ari_appunto. 😆

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  29. liberadidire79

    io lo ammetto, ho profonda vergogna del mio corpo.
    non mi piaccio e penso che non avrei mai il coraggio di mostrarmi “naturalmente naturale”.

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  30. @ Liberadidire79: non bisogna piacersi per spogliarsi ( fa anche rima) anzi, alle volte prendere confidenza con il proprio corpo fa bene soprattutto al proprio io. Prova! 🙂

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  31. liberadidire79

    sai cosa? se non mi piaccio sono anche convinta di non poter piacere agli altri, quindi faccio in modo do farmi vedere il meno possibile 😉 (ora non pensare che vivo in clausura eh!)
    però, chissà, mai dire mai!

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  32. In un campo naturista nessuno guarda il tuo corpo per giudicarlo, esisti come persona e basta. Infatti ho scritto che le persone anziane, insieme ai bambini, sono le persone più serene, proprio perché non devono dimostrare niente a nessuno.

    Comunque è bello ciò che hai detto, non dire mai mai, chissà… 🙂

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  33. Dieci minuti di bagno nuda nel fiume perchè faceva troppo caldo, avevo dimenticato il costume e non c’era quasi nessuno conta come esperienza naturista? (mi dirai: pivellina :-D)
    Però anche se microscopica questa esperienza mi ha fatto scoprire che probabilmente nel contesto giusto si fa molta meno fatica di quel che si crede a mostrarsi nudi. La ragazza francese che si è bagnata a pochi metri da me teneva addosso la biancheria (bianca, perciò dopo il bagno assolutamente trasparente), e alla fine eravamo assolutamente “pari” (ma quando andavamo via, anche lei ha cominciato a slacciarsi il reggiseno).

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  34. Beh, bisogna iniziare prima o poi. Comunque mi fa piacere sentire che il contesto è molto importante, anzi, basilare aggiungo, per sentirsi in sintonia con se stessi e con gli altri, visto che abitualmente andiamo in giro vestiti. Questa esperienza aiuta ad avere un rapporto sereno con il proprio corpo e se lo provi per più di dieci minuti, vedrai che mi darai ragione.

    Tra l’altro, il bagno nudi non è meraviglioso? (Sys, non contestare ti prego. 🙂 )

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