Indifferenza.

OP-Indifferenza

The Best Magazine_#4

Capita alle volte di fare delle considerazioni su ciò che siamo e su come ci rapportiamo con le altre persone, nel quotidiano, durante tutta una vita. Le ho fatte giusto in questi giorni e così mi è venuto in mente un articolo che avevo scritto per la mia rubrica “L’opinione” nel numero 4, maggio 2010, di The Best Magazine, utile, secondo me, se non altro per farci su qualche riflessione.

Buona lettura! Continua a leggere “Indifferenza.”

Litigano nel metrò, infermiera in coma per un pugno.

(12 ottobre 2010)

L’aggressore è un ventenne romano pregiudicato. La vittima una cittadina romena, infermiera di 32 anni; è stata operata per le gravissime lesioni riportate al cranio. Il diverbio per futili motivi è avvenuto in precedenza, mentre i due si trovavano in fila per il biglietto. La donna colpita resta a lungo a terra tra l’indifferenza dei passanti.

Repubblica.it

Ma in che mondo viviamo, mi domando. Ho ribrezzo di simili comportamenti, che sono purtroppo sintomo di una società egoista e malata, che si nasconde dietro alla violenza e all’indifferenza.

Avevo già scritto  dell’indifferenza, un male violento quanto e forse più della violenza stessa, perché si è consapevoli della scelta che si sta facendo, perché dietro alla paura del coinvolgimento c’è la mancanza di rispetto per vita umana.

Ho molto paura dell’indifferenza, perchè se mai la dovessi provare, vorrebbe dire che ho smesso di provare emozioni.

Al mattino…

Al mattino, quando apro i giornali, faccio quasi sempre la stessa considerazione: cosa li leggo a fare?

E già… ormai si legge solo di cronaca nera, di appropriazioni indebite, di corruzione, di una politica che, indaffarata a proteggere con arroganza il (suo) potere, di tutto parla e s’interessa tranne che dei problemi reali della gente. Disoccupazione, precari, futuro dei giovani o stringere la cinghia a fine mese, a chi vuoi che importi, tanto, a “quella gente” se perdono il posto di lavoro, male che vada si portano a casa un bottino di 40 milioni di euro come liquidazione…

Il fatto è che, leggendo ogni giorno di queste notizie, vorrei potermi sentire indignato, ma dentro di me, anche l’indignazione non riesce più a trovar spazio, perché mi rendo conto che non puoi passare la tua vita sentendoti indignato, urlando ai quattro venti che le cose così non possono funzionare, discutendo animatamente con chi ha le fette di salame sugli occhi, magari per paura, magari per ignoranza, magari perché certe realtà sono scomode da vedere ma, mi domando e dico, c’è un’alternativa migliore o diversa?

Beh, in fondo come dice il famoso detto, occhio non vede, cuore non duole, e allora, è giusto guardare soltanto il proprio orticello, considerarsi al di sopra di tutto e di tutti, vivendo abbarbicati all’inutile arte dell’arrangiarsi?

No, non credo che lo sia.