Schiacciata d’Uva!
10 ottobre 2010
Ingredienti:
- 1 kg di uva da vino
- 400 gr di farina
- 4 cucchiai di zucchero + 4 per il ripieno
- 4 cucchiai di olio extravergine + 4 per il ripieno
- Un pizzico di sale
- Cannella, vaniglia
Preparazione:
In una tazza d’acqua tiepida sciogliere il lievito e versare nella farina preparata a fontana sul tavolo; aggiungere i 4 cucchiai di zucchero 4 cucchiai d’olio e 1 pizzico di sale. Far lievitare la pasta per un’ ora coperta da un canovaccio e lontano da correnti d’aria.
L’impasto va diviso in due, una parte più grande per la base in una teglia leggermente unta con i bordi che fuoriescono un po’, ricoprire con chicchi d’uva lavati e asciugati, 2 cucchiai di zucchero con 1 pizzico abbondante di cannella, 2 cucchiai d’olio 1/2 bustina di vaniglia spolverizzata, ripiegare il dolce e stendere il secondo strato premendo con le dita la pasta tra gli acini sottostanti ed evitando di rompere la pasta con le unghie, (le maliardone si astengano…
)
Ripetere l’operazione versando nuovamente tutti gli ingredienti acini d’uva, zucchero ecc.
Mettere in forno non troppo caldo (150° circa) e far cuocere per 45 minuti circa.
E’ buona anche il giorno dopo… un’esperienza da fare…
Ciao.
Tronco di Natale!
Ingredienti:
- Kg.1 e 1\2 di castagne lesse e spellate
- 150gr. di cioccolato fondente
- 150 gr. di zucchero
- 150gr.di burro
- liquore aromatico (ruhm-strega)
Altro strato
- un uovo
- 100 gr. di zucchero a velo
- 50gr.di burro
- una busta di vainiglia
Esecuzione:
Dividere le castagne, lessate con un po’ di sale, spellate e passate al setaccio; una metà versatela in una scodella e in un’altra il resto per realizzare la corteccia esterna. Nella seconda unite il cioccolato e burro fusi insieme allo zucchero e liquore mescolate bene per amalgamare il tutto stando attenti a non rendere l’impasto molle. Stendetelo alto un centimetro e mezzo, su un telo sottile bagnato e ben strizzato.
Nell’altra ciotola invece, unite il tuorlo con lo zucchero battuto a spuma, la vaniglia, il burro a temperatura ambiente, amalgamate bene e non lasciate chiaroscuri, poi spalmatela sulla corteccia di cioccolata fino a due cm. dal bordo, con una spatola da polenta. Formate il rotolo senza avvolgere dentro anche il panno (errore classico dell’inesperto :->) e, chiuso nel telo, tenetelo in frigo per una nottata come un salame!
Prima di servirlo, togliete dal telo e rigatelo con una forchetta dando la forma di tronco, decorando qua e là con qualche foglia e riccio di castagna. I più bravi, con un po’ di impasto faranno il tronchetto laterale, ma chi non si azzarda realizzerà comunque un dolce molto coreografico.
E che il Gusto sia con Voi!
Mousse di Avocado
3 gennaio 2011
Ingredienti:
- un paio di Avocado alquanto maturi (che se non si mangiano si buttano)
- 8-10 capperi di Lampedusa
- due acciughe
- un pò di baccalà all’insalata della sera prima, tipo 100-120 gr.
- uno o due limoni ( delle guarnizioni della sera prima)
- panella con semini di papavero o sesamo a fette sottili
- olio 100 cl. circa, sale, pepe bianco qb.
Esecuzione:
A forno caldo disporre in una teglia larga e bassa le fette di pane tutte della stessa forma. Nel frattempo fare a pezzi l’avocado, e con un filo d’olio frullare con l’apparecchio ad immersione nel contenitore in dotazione. Aggiungere i limoni spremuti, i capperi, il baccalà (ma ne abbiamo fatto anche una versione con la stessa quantità ma di carne lessa altrettanto buona!) le acciughe, sale e pepe a piacere. Dopo averla assaggiata mi son reso conto che era spumosa e densa, per cui ho tirato le fette di pane dal forno che nel frattempo erano diventate dorate e ho spalmato la mousse a onde sui crostini di pane decorando con limone julienne.
A tavola ho accompagnato i crostini all’avocado con alici marinate e olive teggiasche.
La Voilà!!
Crustole Pugliesi
2 marzo 2011
(in dialetto pugliese carteddàte o cartiddati o péttue)
Ingredienti:
-
500 gr.di farina
-
1 tazina (da caffè) D’OLIO cotto sul fuoco con una mollica di pane e poi raffreddato
-
50 gr. di zucchero a velo
-
Vino bianco (tipo Lacryma Christi) di buona qualità
Farcitura:
-
Mosto 1 barattolo
-
Cioccolato tritato
- Mandorle mabbrustolite
Impastare gli ingredienti lentamente e ottenere una pasta piuttosto dura. Lasciar riposare un’ora poi stendere delle sfoglie e ricavarne delle strisce lunghe circa 15 cm. tagliarle da un lato con il tagliapasta dentellato. Pizzicarle ogni centimetro e mezzo di pasta lasciando l’orletto dentellato a formare il bordo esterno (meglio regolarsi non seguendo alla lettera la distanza) e unirle in tondo come per formare delle rosette. Friggere le crustole in olio bollente e sciogliere in un pentolino del mosto finché non diventa liquido, tuffarle nel mosto e sollevarle ed accomodarle in un piatto dove saranno cosparse di granella di mandorle tostate e scaglie di cioccolato fondente.
NOTE: Lo so, è più difficile da capire che a fare ma se si ha voglia di realizzarle sono molto particolari e decisamente piacevoli di gusto. Vanno bene sia a Natale che a Carnevale…
Baciotto sul naso così passa…
Un saluto da me.
Zeppole di San Giuseppe alla Napoletana
Ingredienti:
- 3 bicchieri d’acqua
- 4 bicchieri di farina
- 50 gr. di burro
- 1 bustina di vaniglia
- scorza di un limone grattato
- 4-5 uova a seconda della grandezza
- 1 cucchiaio di zucchero
- un pizzico di sale
Esecuzione:
In una pentola sul fuoco versare l’acqua il sale e il burro e portare ad ebollizione, aggiungere in un sol colpo la farina e mescolare finché l’impasto non si stacca dalle pareti e diventa una palla liscia ed omogenea.
OLIO DI GOMITO MI RACCOMANDO!!!
Dopo mezz’ora, aggiungere le uova intere una per volta ed impastare finché non sono singolarmente assorbite, aggiungere vaniglia, limone grattugiato, lo zucchero e lasciar riposare. Dopo un po’ introdurre l’impasto nella tasca di tela con beccuccio a stella o doppia stella e versare direttamente in una padella con olio a fiamma bassa e poi più alta (bisogna giocare un pò con il gas altrimenti è meglio usare 2 padelle a diverse temperature). Per le meno esperte/i, a Napoli si usa un coperchio di alluminio senza bordi oliato sul quale si fanno accomodare i bignè e farli scivolare delicatamente nell’olio. Una volta scolati bene, si decorano con zucchero a velo vanigliato, ciuffi di crema pasticciera e tante ciliegie amarene in marmellata di ottima qualità… Nelle splendide confetterie napoletane e dintorni anticamente (che meraviglia!) in questo periodo, le vendevano sfuse e artigianali (hand made) e fino a Pasqua non si serviva altro come dessert.
Gazpacho!
7 maggio 2011
Il pomodoro è uno dei pochi ortaggi così versatili che, sia da solo, sia abbinato agli ingredienti più disparati, risulta sempre uno degli elementi fondamentali su cui si basa la nostra cucina in tutte le varianti e stili possibili, mediterranea o raffinata, nouvelle o classica che sia.
Per questo motivo, ho deciso di proporvi una ricetta tra l’altro da me promessa, quella del Gazpacho, che è una sorta di zuppa di pomodoro fresca, leggera e fredda che a tutte le ore potete prendere dal frigo e farne incetta senza sensi di colpa, così da ottenere, inoltre, sia il perdono di Solindue, sia l’effetto benefico sul girovita che non aumenta anche dopo una scorpacciata e, con buona pace di tutti, l’assoluzione piena dopo le voglie di abbuffate da me provocate con le zeppole precedentemente pubblicate.
Dedicata a Solindue. 
Ingredienti:
- 8 Pomodori maturi
- 1 Peperone rosso
- 1 grosso cetriolo sbucciato
- Una cipolla media di Tropea
- Uno spicchio d’aglio fresco (senza anima se è meno fresco.)
- 3 fette di pane raffermo cotto a legna.
- 2 cucchiai d’olio extravergine
- 2 cucchiai d’aceto di vino rosso
- Una manciata di foglie di menta
- 3 tazze (misura da orzo) d’acqua fredda
- Succo di mezzo limone
- Tabasco una spruzzata
- Sale-pepe bianco
Esecuzione:
Tagliare le verdure a tocchetti, tritare l’aglio la cipolla, la menta e spezzettare il pane ed insieme alle tazze d’acqua e gli altri ingredienti, frullare e far riposare mezz’ora poi frullare una seconda volta due o tre volte con brevi pause e brevi frullate in successione. Servire freddo. C’è anche una versione senza aglio, tabasco e limone poi ognuno è libero di aumentare o diminuire le dosi di acqua per renderlo più o meno denso, ma in genere dovrebbe avere una consistenza cremosa come il ragù
Buon appetito!
Parmigiana di melanzane alla maniera di Carlotta…
17 giugno 2011
Ed eccoci anche con la Parmigiana di Melanzane di Carlotta, nata alle falde del Vesuvio, senz’altro diversa dalla tradizione Siciliana, ma a quanto pare ugualmente buona, anzi, dippiù, dippiù.
Evvai!!!
Ingredienti:
- 1 Kg di melanzane
- 1 Fiordilatte o Mozzarella di mucca da 400gr
- Passata di pomodoro 2 bottiglie
- Parmigiano 150 gr.
- 2 Uova
- Olio extravergine q.b.
- Olio di Arachidi una mezza lattina
- Sale
- Basilico (tanto…)
- Cipolla-sedano-scalogno-alloro
- 1 litro di latte
Esecuzione:
Preparare la salsa, con un filo di olio extra sul fondo di una casseruola, aggiungere cipolla, sedano tritato fine, senza fili,scalogno piccolissimo. Appena diventano dorati aggiungere il passato di pomodoro una bottiglia e mezza e aggiungere sale e una foglia d’alloro lasciando salire il bollore e poi abbassare la fiamma facendo cuocere il sugo lentamente (poco più di mezz’ora) finché non si addensa (nel caso la passata fosse già densa,aggiungere acqua quel tanto che consente la cottura del sugo non facendo risultare un sapore di pomodoro crudo). Nel frattempo tagliare le melanzane (quelle lunghe e cicciotte) per la lunghezza togliendo anche una parte di buccia, con spessore di 2 mm circa, immergerle in una teglia con il latte e lasciarle circa mezz’ora finché il latte non diviene color caffellatte. (per chi NON soffre di intolleranze, và bene il semplice sale cosparso sopra che va eliminato con sciacquo rapido e strizzatina sotto un panno di tela). In una ciotola sbattere 2 uova ed un pizzico di sale (chi vuole,pepe) ed una busta trasparente per alimenti con della farina. Buttare le fette di melanzane nella busta ed agitare finchè non sono tutte bianche, tuffarle nell’uovo e friggerle in una padella bassa e larga con due dita d’olio. Deporre le melanzane sulla carta assorbente e intanto spegnere sotto il sugo..
Disporre in una teglia un fondo di salsa con foglie di basilico spezzate con le mani, uno strato di melanzane, parmigiano (chi gradisce, mescolato con pecorino) Se è rimasto l’uovo, farlo scorrere nei vuoti tra le melanzane, il fiordilatte a fette non troppo spesse, sugo, basilico, parmigiano, fino ad esaurimento degli ingredienti ed in modo da ottenere 3 stati almeno. Terminare con il sugo ed il parmigiano e mettere al forno a 170° già caldo per 35 min. Quando si vede un pò di crosticina in superficie e la salsa fa qualche bollicina ai lati della teglia, è pronta. Servire non bollente e riposata ma con la mozzarella che fila!!
Ari_buon appetito!!!
Gattò di Patate
25 novembre 2011
Ingredienti:
- 1 Kg. di patate
1 bicchiere di latte colmo
150 gr. di parmigiano reggiano
1 provola non affumicata o 1 fiordilatte da mezzo kilo circa
1 salame salsiccia morbido
200 gr di margarina tipo Vallè (Omega 3 o Metà e Metà)meno 30 gr per
imburrare la teglia
4 uova
pangrattato 70 gr.
sale e pepe una presa abbondante o secondo i gustiEsecuzione:
Cuocere le patate fino al punto che uno stuzzicadenti entri ed esca facilmente senza resistenza. Pelarle e passarle con lo schiacciapatate. Raccoglierle in una ciotola aggiungendo una presa di sale e pepe a piacere e versare il bicchiere colmo (200 cl)di latte caldo mescolando rapidamente. Appena il composto intiepidisce, aggiungere le 4 uova sbattute, il parmigiano ed il salame a dadini piccoli, poi mescolare ancora in modo che tutto risulti ben amalgamato. Imburrare una teglia con bordi alti5 cm circa e setacciarvi il pangrattato facendo si che aderisca completamente e versare una metà del composto di patate. Dopo averlo steso bene in modo da pareggiarlo ovunque, deporvi le fette di provola o fiordilatte ed infine ricoprire con il rimanente composto. Spargere su il restante pangrattato, evitando di far risultare cumuletti dello stesso e metterlo in forno ben caldo a 180 gradi per mezz’ora circa. Quando la crosta diventa dorata, ritirarlo e lasciarlo riposare una ventina di minuti prima di servirlo.
E’ tutto, spero vi piaccia!
by Carlotta
ps: noi Siculi, o perlomeno dalle mie parti, diciamo Gateau di Patate, alla Francese, perché i Normanni dopo essere stati a folleggiare in Normandia, nel 1040 circa fanno una capatina da noi, in Sicilia appunto e indovina cosa ci portano di bello? Il Gateau di Patate!
Fonte certa, anzi, certissima: Nonno Archimede.
Pasta e Patate in Tortiera
22 gennaio 2012
Ingredienti:
- Pasta tipo maccheroncini (li fa la De Cecco e la Garofalo) 500 gr.
- Patate 6 medie a pasta bianca
- 1 bottiglia di passata di pomodoro 700 gr (molti di noi la fanno in casa, ma và
- bene anche una passata verace o sapore crudo.)
- 1 mazzetto di cipolline
- parmigiano e pecorino insieme 120 gr.
- basilico
- pepe origano sale
- olio e.v. di ottima qualità
Esecuzione:
Tagliare a fette le patate dello spessore di un paio di millimetri, sciacquarle e metterle da parte.
Una raccomandazione: chiedete al vostro fornitore di fiducia che le patate siano delle qualità più tenera perché altrimenti non avrebbero i giusti tempi di cottura.
In una pirofila di alluminio con fondo in ceramica, versare la passata di pomodoro, quel tanto per ricoprire il fondo, sale, olio e qualche foglia di basilico spezzettata. Aggiungere uno strato di pasta in modo da coprire tutto il pomodoro sottostante e uno strato di patate ben distribuito, facendo in modo che non si sovrappongano le fette una sull’altra, l’origano, sale, ancora un po’ di pomodoro, le cipolline tagliate finemente, il misto di pecorino e parmigiano ed infine ancora il pepe e il basilico. Continuare la stessa successione degli ingredienti in vari strati fino ad esaurimento degli stessi facendo in modo che la pasta e le patate capitino sempre al centro rispetto agli altri elementi che compongono la ricetta. Terminare con le patate, il pomodoro l’olio, il basilico ed il formaggio non abbondante questa volta. Porre sul fornello a fiamma dolce il “materasso” che è un aggeggio circolare di ferro pesante smaltato per fare gli stufati. Se non lo avete, compratelo, è utile per evitare che, durante le cotture lunghe tipo marmellate, ragù ecc. si bruci il fondo. Mettetevi sopra la pirofila e copritela calcolando una cottura di 40 min. circa. Ogni tanto, sollevate il coperchio, fate cadere l’acqua del vapore dentro la pirofila, smuovendo contemporaneamente l’insieme con un cucchiaio di legno creando come delle piccole falle. Completare con una passata in forno a grill per bruschettare la superficie.
Questa ricetta non è napoletana bensì della mia cittadina e, spero, sufficientemente leggera per andare incontro alle esigenze di tutti pur essendo un primo piatto completo e soddisfacente.
NB.: Il giorno dopo riscaldata in padella è ancora più buona e profuma d’estate!
Soufflè di Tagliatelle
27 marzo 2012
Tempo di Pasqua e tempo di… vabbè che il detto recita “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”, ma ciò non vuol dire che chi rimane in famiglia non debba gustare qualche prelibatezza, anzi e allora, cosa di meglio di una buona ricetta semplice, semplice, ma di sicuro effetto?
Carlotta mi scrive:
Caro Arturo (Arthur), questa ricetta ho provato a realizzarla una volta tempo fa e, udite, udite, ricevetti i complimenti di mio padre! Per questo motivo te la propongo, nel senso che può venire molto bene se fatta con cura. Per dirla tutta, un piatto di sicuro effetto per una serata da buffet speciale.
Te la scrivo come l’ho trovata nel ricettario della mia antenata.
Beh, come non farle i complimenti anticipati? Grazie Carlotta, ormai sei diventata la nostra cuoca preferita ed io, l’ho letta, l’ho trascritta, l’ho pubblicata e… la realizzerò senz’altro.
Soufflè di Tagliatelle
Mettete in una casseruola 4 cucchiaiate di parmigiano grattato e 2 cucchiaiate non molto colme di farina, scioglietele con 3/4 di latte stemperando il composto con una frusta. Condite con sale, pepe bianco, e noce moscata. Aggiungete una noce di burro piuttosto grossa e mettetela sul fuoco.
Mescolate continuamente e quando il composto sarà addensato toglietelo dal fuoco, aggiungete un etto di burro e tre o quattro cucchiaiate di parmigiano, mescolate ancora e, quando si sarà intiepidito, aggiungete 4 tuorli d’uova che incorporerete uno per volta mescolando delicatamente e le quattro chiare, montate a neve ferma, che unirete un po’ per volta.
Cuocete mezzo chilo di tagliatelle all’uovo, fatele raffreddare un po’ e incorporate sempre dolcemente la salsa precedentemente preparata con dei dadini di prosciutto cotto (150 grammi circa) amalgamando il tutto lentamente. Prendete un tegame da soufflé della capacità di2 litriche ungerete di burro e vi verserete le tagliatelle condite. Mettete nel forno ben caldo per circa una ventina di minuti.
Servite subito.
Couscous di Cozze e Cozze Gratinate
1 giugno 2012
- 350 gr.di couscous grana media
- Acqua
- 1kg.e mezzo di cozze
- pomodori pachino o datterini 200gr
- piselli sgranati 100gr. e.v.o.
- sale pepe olio
- 1 spicchio d’aglio e uno scalogno
Esecuzione:
Pulire i gusci delle cozze con una retina eliminando la barbetta e metterle in una pentola sul fuoco. Quando saranno aperte sollevarle con un colino e filtrare l’acqua che hanno depositato sul fondo. Metterla in una casseruola (chi ha quella di creta può utilizzarla, come si fa in Marocco) con triplo fondo dove avrete messo a soffriggere con l’olio i pomodorini spezzati con le dita e l’aglio che poi eliminerete e successivamente versate l’acqua delle cozze.
Aggiungete il couscous stemperandolo e livellandolo con una forchetta. Se l’acqua delle cozze non ricopre il couscous aggiungere acqua naturale fino ad un paio di millimetri al di sopra e coprite
con un coperchio. In un’altra pentola,mettete dell’olio con dello scalogno quando incomincia a friggere aggiungete un sorso d’acqua e lasciatelo ammorbidire per qualche minuto. Versate i piselli,del sale e lasciate cuocere un quarto d’ora se sono piccoli, altrimenti un po’ di più. Prendete le cozze sgusciate lasciandone una quindicina intere a parte, e versatele nei piselli. Giratele delicatamente e aggiungetele al couscous che nel frattempo avrà assorbito tutto il liquido. Rimestate sul fuoco, avendo cura di non rompere le valve, aggiungete del pepe e del prezzemolo anche per decorare e le cozze nel guscio e condite con un ultimo giro d’olio.Servite poco dopo e che il gusto sia con voi!
Cozze gratinate
- 1 kg. o più di cozze (secondo necessità)
- pangrattato QB
- prezzemolo
- olio e.v.o.
- aglio
Esecuzione:
Pulire le cozze come prima,e farle cuocere ed aprire in casseruola sul fuoco. Togliere la parte superiore del guscio e collocarle in una teglia con il guscio rivolto verso la base e le valve a vista sulle quali triterete finemente del prezzemolo, dell’aglio senza l’anima centrale,e aggiungerete il pangrattato appena inumidito con olio e acqua delle cozze. Comporre su ogni cozza una calottina più o meno livellata e, dopo un ultimo giro d’olio, cuocetele a forno già caldo a 180°per un quarto d’ora (se è anche forno ventilato) altrimenti vi regolate vedendo la crosticina che si fa dorata friggendo un po’. E’un ottimo antipasto estivo di facile esecuzione e soddisfa i palati di tutti,anche di chi sta attento alle calorie. Da accompagnare con un Donnafugata Bianco Doc o un
Kratos Maffini con il quale potrete accompagnare, poi, il vostro Couscous.E che il gusto sia con voi!
Alici in carrozza e Zuppa dolce di pane e cioccolato
Ingredienti per tre persone:
- Mezzo kg di alici grandi e freschissime
1 o 2 uova a seconda della grandezza
farina tre cucchiai
pangrattato tre cucchiai grandi
provola o scamorza affumicata 120 gr.
sale e pepe a piacere
olio per friggere q.b.
per decorare: spaghettini crudi, aneto e limone
Esecuzione:
Eliminare testa, interiora e spina centrale delle alici (o acciughe) e lasciarle sbiancare sotto un getto delicato d’acqua fredda per eliminare residui di sangue. Battere le uova intere con la forchetta in una terrina aggiungendo sale e pepe a piacere(se si gradisce un insieme più saporito si possono salare con il pecorino). In un vassoio versare la farina e in un piattino, tagliare la provola o scamorza a bastoncini della dimensione di una sigaretta più o meno a seconda della misura delle alici. In un ultimo vassoietto versare il pangrattato e tenerlo a portata di mano. Si procede asciugando le alici (o acciughe) passandole nella farina senza che si formino grumi, poi nell’uovo. Infine si prende il bastoncino di provola o scamorza e si inserisce al centro dell’alice .Con un’altra alice si procede allo stesso modo e si fanno combaciare, con in mezzo il ripieno, come se fossero un raviolo. A questo punto si passano nel pangrattato dopo che la farina con l’uovo le ha sigillate insieme e si friggono nell’olio caldo ma non bollente in modo da cuocerle bene all’interno. Spezzare una piccola quantità di spaghettini friggendoli finché non diventano dorati e impiattare decorando ponendoli poi di lato come un piccolo ventaglio,aggiungere qua e là qualche foglia di aneto e una fettina di limone su tre alici composte una sull’altra e così decorate.
Nota: Possono essere sia un contorno che un secondo a seconda del menù,sono nate come piatto tradizionale della nostra costiera Amalfitana che raccoglie una varietà infinita di ricette leggere e gustose essendo un affermato luogo di villeggiatura anche eno-gastronomica tra i più rinomati nonché esclusivi.
Zuppa dolce di pane e cioccolato
Ingredienti:
- Avanzi di pane di ottima qualità 300 gr. circa ( tipo panelle cotte in forno a legna)
- una bustina di panna
- due uova
- 4 cucchiai di zucchero di canna + due per rifinire
- un bicchiere scarso di latte
- tre cucchiai di gocce di cioccolata
- una bustina di cannella
- un bicchierino di marsala all’uovo
- burro per imburrare
Esecuzione:
Tagliare a dadini il pane raffermo, imburrare una pirofila. In una ciotola sbattere le uova con una frusta e lo zucchero di canna. Dopo che si è formata una spuma, incorporare una bustina di panna, il bicchiere di latte a temperatura, cannella, il bicchierino di marsala. Porre il pane tagliato nella pirofila,aggiungere il cioccolato ben distribuito e versare il composto a base di uova in modo che inzuppi fino alla superficie tutto il pane. Per ultimo distribuire le altre due cucchiaiate di zucchero e mettere al forno già caldo per venti minuti circa. Sfornare e mangiare a piacere, freddo o caldo come dolce al cucchiaio. Decorare con polvere di cioccolato e un bastoncino di cannella messo a croce o in piedi in modo da reggersi l’uno sull’altro.
E che il gusto sia con voi!
A tavola con… Carlotta. Lasagna allo scoglio
17 marzo 2013
Ingredienti
- un trancio di Pesce S Pietro
- due seppie pulite
- 250 gr. di pisellini finissimi cotti con delle rondelle di porro e olio per 10 minuti
- 600 gr. di Mazzancolle
- 600 gr. di vongole sgusciate
- una scatoletta di pomodorini di Corbara o datterini
- prezzemolo tritato
- un litro di bechamelle
- lasagne tipo Sfogliavelo
- pepe bianco
- finocchio selvatico a piacere
Procedimento
Tagliare a striscioline le seppie. Mettere sul fuoco una padella antiaderente di alluminio, un filo d’olio abbondante, con il prezzemolo tritato e uno spicchio d’aglio che leverete appena si è dorato. Aggiungete la seppia lasciando che si ritiri sfumandola con un po’ di vino bianco. A questo punto, aggiungere il pesce San Pietro a dadini, e le vongole. Far saltare in padella un paio di volte e aggiungere i pomodorini privati del loro sugo di conservazione e i pisellini con il liquido di cottura delle vongole. Se è il caso, aggiustare di sale e aggiungere per ultime le mazzancolle facendole saltare sul fuoco per un altro minuto aggiungendo del pepe bianco e del finocchio selvatico. In una teglia stendere uno strato di bechamelle fino ai bordi, foderare poi l’interno della teglia con un primo strato di lasagne, aggiungere il sugo di pesce a cumuletti e altra bechamelle negli spazi vuoti. Continuate fino a esaurimento degli ingredienti ultimando con la salsa e del finocchietto qua e là. Mettere la teglia in forno già caldo per circa mezz’ora a 180 gradi.
Che il gusto sia con Voi!
Ingredienti
- 6 fettine sottili di pesce spada
- pangrattato
- mandorle a fettine
- pecorino
- uno spicchio d’aglio
- prezzemolo
- olio extravergine
- limone grattugiato
- pasta fillo in fogli
- asparagi di montagna(sottili)
- una noce di burro
Esecuzione
Pulire e lessare gli asparagini eliminando il gambo fino alla parte morbida e tenerli da parte. In una ciotola preparare un composto con del pangrattato (all’incirca quattro cucchiai) l’olio (tre cucchiai pieni) le mandorle leggermente tostate al forno, l’aglio senza l’anima tagliato piccolissimo, il prezzemolo, il pecorino grattugiato( tre cucchiai), una grattata di limone, un pizzico di sale e mescolare bene con le mani. Battere le fettine di pesce spada batticarne delicatamente senza romperle e al centro delle fette porvi una cucchiaiata del composto. Poggiare le fette chiuse a forma di fagotto sul foglio di fillopasta e fermare il tutto con un paio di stuzzicadenti. Deporre i fagottini in una teglia appena cosparsa d’olio sbriciolandovi sopra il composto rimasto, come se si volesse salarli e mettere in microonde per circa 20 minuti a temperatura media con grill altrimenti in forno già caldo per 15 minuti e 5 di grill ad una temperatura di 170 gradi. In una padella porre gli asparagini con una noce di burro e un po’ della loro acqua di cottura. Salare e cuocere per circa un quarto d’ora. Una volta dorati servire i fagottini ancora caldi nel piatto di portata ponendovi sul fondo prima gli asparagi e su di essi adagiarvi i fagottini .
E che il gusto sia con voi!
Filetto in Crosta
18 settembre 2013
Ingredienti:
- filetto di suino ben pulito da pelle e grasso
- salsicce condite con pepe e spezie(quelle da griglia già spaccate in due)
- fette di prosciutto cotto o speck (a seconda delle preferenze)
- una confezione di pasta a sfoglia
- un uovo
- sale e olio E.V.
Esecuzione:
Prendere il filetto ed avvolgerlo nelle due fette di prosciutto o speck. Incappottarlo con le salsicce tagliate come se fossero una fodera. Adagiarlo sulla pasta a sfoglia e chiudere i lembi fino ad insaccarlo completamente. Sbattere un uovo a frittata con un po’ di sale e spennellare su tutta la superficie. Metterlo in una teglia da forno appena unta e bucare con i rebbi di una forchetta la sfoglia superiore per consentire all’umido di uscire e non spugnare la pasta. Mettere in forno caldo a 130-150°per tre quarti d’ora. Sfornare quando risulterà dorato in superficie. Per un effetto più coreografico, spendere qualche minuto in più intrecciando un po’ di pasta rimasta e guarnire con la treccina la pasta sfoglia.
E che il gusto sia con Voi!
© – I testi sono proprietà esclusiva di Carlotta ed sono coperti da copyright. Non è consentita alcuna riproduzione, nemmeno parziale, senza il consenso esplicito dell’autore – ©
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