Eccoci, ben arrivato 2016!

Eccoci

E così il nuovo anno è incominciato, senza tanti buoni propositi per il 2016 o recriminazioni per il 2015. Normalmente.

Come scrivevo da un’amica blogger appena conosciuta, in genere mi lascio guidare dal mio Carpe Diem, anche perché sono sicuro che in ogni caso non cambierebbe nulla lo stesso.

Un sorriso sempre, compiaciuto nel vedere quel bicchiere mezzo pieno, ma già lo sapete, non è una novità.

Oggi più di una volta ho sorriso tra me e me; in mattinata ascoltando un signore abbastanza anzianotto – ma non dicono che l’età rende saggi? – urlare inferocito insultandolo pesantemente in un parcheggio contro un altro signore che senza volerlo, io testimone, giurin giuretto, gli stava fregando il posto. Ho sorriso per la stupidità della gente, di come s’infervora per un non nulla, e per quanta poca considerazione ha del suo prossimo. C’è di peggio, mi veniva da dirgli, ma ho l’impressione che non avrebbe capito, preso com’era nel difendere lancia in resta le sue banalissime stupide ragioni mattutine.

Poi ho sorriso vedendo il sorriso accogliente della signorina che prendeva le ordinazioni da Giovanni Rana, anche questa non è una novità e infatti ci torno sempre volentieri proprio per questo, e poi ancora, visto che nel centro commerciale dov’ero andato a mangiare c’era il mondo intero, mentre con il vassoio in mano cercavo un posto per sedermi, un’altra signorina con ancora il boccone in bocca si è alzata pregandomi di prendere il suo posto.

Il suo era un sorriso quasi timido, è persino arrossita nel dirmelo, ma dopo averle detto più volte che aspettavo che finisse, l’ho ricambiato con gratitudine.

Quanto fanno bene queste cose!

Basterebbe poco nella vita per condividere qualcosa con gli altri, e incominciare l’anno nuovo con un sorriso, una gentilezza, fa bene all’anima.

Sì, decisamente!

Ancora Buon Anno e… buon blog ovviamente.

Dimenticavo, domani è l’Epifania e allora voglio farvi leggere una letterina che avevo scritto tanto tempo fa e che, ahimè, è ancora attuale assai assai.

“Cara Befana… 6 gennaio 2009”

Ps per Patrizia: ‘nnagg… Patrizia, ho pubblicato la foto di due volatili di cui non conosco il nome e men che meno la specie, tu, da brava naturalista, sei bravissima a fare le foto agli animali, potrai mai perdonarmi per aver osato tanto? 

ari_’nnagg…!!! 🙂

Aspettando…

Beh, lo ammetto, ultimamente batto un po’ la fiacca, complice tanto lavoro da sbrigare e anche un po’ di stanchezza che a tratti si fa sentire, ahimè. E quindi nell’attesa di nuove ispirazioni – in effetti avrei tante cose da scrivere, ma devo solo trovare il tempo di metterle insieme, mannaggia – vi ripropongo una ricetta Sicula ” Braciolette di pesce spada al forno” che avevo scritto nel lontano 2009, che stando alle statistiche del blog è “lettissima” ( si può dire? ), anzi, dippiù, dippiù, segno che l’argomento in rete va alla grande.

La dedico a due amiche blogger Siciliane che proprio in questi giorni hanno scritto due post bellissimi sulla Sicilia: Calo, che  con il suo “Noi Siciliani”  ha fatto venire fuori tutto il mio orgoglio Siculo e Marirò che con il suo simpaticissimo “La forza della parola non detta” mi ha riportato in luoghi e usanze che stavo per dimenticare.

Due Sicilianuzze DOC, con dentro la fierezza della terra Siciliana, che ho avuto il piacere di conoscere tra queste pagine. Continua a leggere “Aspettando…”

‘giorno!

giorno

E così dopo Natale e Capodanno arriva l’Epifania, che come anche chi non ci crede di sicuro, tutte le feste le porta via. Che poi al pensiero mi viene anche da ridere, visto che di feste, durante queste feste, non è che ne abbia viste tante, ma tant’è che la crisi c’è, così giusto per fare una bella rima, come quella volta al Colosseo, un giorno come un altro, forse festivo o forse no – ma questo cosa vuoi che importi? – che Ernesto era riuscito a farsi dare da Camilla un appuntamento al buoi, nel senso che non conoscendosi non avevano neanche utilizzato la classica rosa coltivata alle falde del Monte Orticaria, ma solo se dopo una luna piena e un acquazzone tipico di quelli estivi, fosse venuto fuori un bell’arcobaleno dai tipici colori splendidi e ruggenti (???), tipico di quei luoghi se solo si ha la voglia e la pazienza di crederci, che tra le altre cose mi fa venire in mente quella volta a Castelgaglioffo, tipico paesino delle Alpi Apuane a metà strada tra Crocette e Abbade del Marco, che sorge a 312 metri sul livello del mare, girato l’angolo a destra non prima di aver fatto quel solito curvone che s’intravede giusto in fondo al viale, nel vicolo dei Campanari c’era una casetta piccola piccola dove il Morellino di Scansano andava a suonare la fisarmonica, e sì perché a quell’epoca e non vi dico quale, altrimenti poi mi contestate la veridicità delle notizie storiche, capitava di trovarsi nella centralissima piazza della Repubblica ad aspettare che Maremma lo Stralabbico, detto anche Grillo del Feudo delle arance tagliate con le sorbole del Perugino, si decidesse a raccontare di quella volta che a Sirolo, tipica spiaggia dei Balcani superiori, conobbe la sua bella, che poi, a dire il vero lì son tutte belle e, infatti, uno di questi giorni mi sa che ci faccio un salto, a fare direte, così solo per vedere, rispondo e chissà se c’ha ragione quel detto che chi di bello incomincia è a metà dell’opera e mi sa che per essere solo il 2 di gennaio io abbia incominciato bene – non vi pare? –  tra un disorientamento letterario e l’altro, una lettera che va di qua e una che si riattacca un po’ più in là, la voglia di ricominciare disorientando_mi_ci c’è tutta, ma se ci fosse il mare sarebbe ancora meglio e, beh, se non sono stato chiaro, la prossima volta ve lo spiego meglio, appunto.

Evvabè, mannaggia, Buon Inizio!

Accetta quel che c’è di buono!

Stasera sono un po’ confuso, ma credetemi il fatto che normalmente non ci ho capito niente non c’entra assolutamente.

L’altra sera ho visto un bel film e ad un certo punto la protagonista dice ad un suo amico una cosa bellissima, che al momento mi era piaciuta e basta, ma poi ripensandoci l’ho trovata così vera e al tempo stesso così improbabile che per tutta la sera non sono riuscito a togliermela dalla testa.

La frase, più o meno, diceva così: accetta quello che c’è di buono!

In effetti, se ci pensate, dovrebbe essere per ognuno di noi naturale farlo, ma invece non è proprio così, a volte si è più coscienti del male che del bene, ci si crogiola nel dolore senza però la speranza di risorgere e allora, a questo punto mi domando, cosa è che non va in noi? Continua a leggere “Accetta quel che c’è di buono!”

Apri il lucchetto della bici…

Mare_sogno

“ ♫ Apri il lucchetto della bici, chiudi il lucchetto della bici, apri il lucchetto della bici, chiudi il lucchetto della bici! ♫”

Il mantra delle mie vacanze, quello che in sintesi – assai, assai, dippiù, dippiù – facevo tra una nuotata e l’altra una volta dismesso i panni del tutto fare e del lavoratore indefesso e che spesso ripetevo ai miei amici in spiaggia, tant’è che appena mi vedevano lo urlavano in coro, e vi lascio immaginare le risate.

Ma a parte gli scherzi, le vacanze quest’anno sono state all’insegna del relax assoluto, di tante belle nuotate, di ottime letture e di una compagnia meravigliosa, che mi ha fatto assaporare il gusto dell’amicizia semplice e sincera. Continua a leggere “Apri il lucchetto della bici…”

*** Libertà!

Libertà. C’è molta confusione intorno a questa semplice parola ed è proprio vero.

E ripercorrendo alcune considerazioni fatte ieri dopo aver sentito qualcuno urlare di voler essere libero di dissentire, perché democrazia è soprattutto questo, mi sono chiesto ancora una volta cosa fosse per me la libertà.

Che parola. Libertà!

Dentro di me la libertà è riposta in un angolino che a prima vista sembrerebbe assai piccolo ma, in effetti, ha tanto spazio attorno a sè.
Se dovessi descrivermi direi di essere nato libero, nel senso che libertà ritengo sia per me l’aria che respiro, l’ossigeno che mi mantiene in vita senza il quale non potrei mai vivere. Continua a leggere “*** Libertà!”

Liberamente tratto da…

Ieri sera facendo il mio solito giro per blog amici, arrivo da Stephymafy e cosa ti trovo? Uno scritto che mi ha fatto venire in mente quegli sproloqui che ogni tanto scrivevo e che Elle aveva giustamente chiamato “Disorientamenti letterari”.

E così, giusto per ricordare e soprattutto per non dimenticare…

Era stato come una specie di guizzo che, Gerolamo, detto anche l’asso del falcetto taglia erba, neanche avesse dovuto passare notte e giorno insieme a Pistagliarella di Coverciano, che nel caso sarebbe stato altro che un problema, perché quest’ultimo prima di prender sonno aveva il vizio di cantare Calabresella Bella in onore della sua femmina taurina, nonché mucca delle valli del Brosento posteriore, dietro la Centricarella settentrionale, che quando faceva il latte amava sentire quella canzone, aveva improvvisamente provato o forse era meglio dire che aveva sognato, ad occhi aperti ovviamente. Continua a leggere “Liberamente tratto da…”

Voglia di partire?

“Metti le ali ai tuoi sogni! Scopri come diventare indipendente da luoghi, abitudini e routine per vivere e lavorare ovunque nel mondo, facendo ciò che più ti appassiona.”

Queste parole, molto efficaci devo dire, che ci accolgono appena si entra nel sito dei “Nomadi Digitali”, sono l’espressione di una filosofia di vita che coinvolge sempre più persone nel mondo, stanche di una routine che senz’altro, qualsiasi sia il lavoro, uccide l’entusiasmo.

Alberto e Diego sono i promotori di questo stile di vita e sul loro sito trovate tante notizie utili, ma di cosa si tratta realmente?

Girare il mondo lavorando ovunque grazie ad internet. Semplice no? Continua a leggere “Voglia di partire?”

L’aria, il vento, la pioggia e il sole.

E così, per non saper né leggere né scrivere, vi lascio in compagnia di Nonno Archimende.

‘giorno!

Buon giorno, è tanto che non tornavo tra queste pagine e, a dire il vero, ne sentivo la mancanza.

D’altronde, quando l’età incalza e fa sentire la sua morsa, è difficile poter guardare con occhio sgombro da incertezze lo svolgersi della giornata che, inutile dirlo, passa il più delle volte senza nulla di nuovo all’orizzonte, purtroppo. Continua a leggere “L’aria, il vento, la pioggia e il sole.”

E così sono quattro anni di blog…

…già, malgrado sia passato così tanto tempo, al pensiero mi emoziono ancora; è l’emozione di un’avventura vissuta accanto a tante belle persone, è l’emozione di una ricorrenza che si consuma a ridosso della chiusura di un blog, quello di Solindue che, inutile dirlo, mi mancherà tanto.

Ma tralasciando per un attimo certi pensieri, quattro lunghi anni quindi, che voglio festeggiare con una storia scritta appositamente per me da una cara amica, Antonella, il giorno dopo l’apertura di questo blog, il 2 novembre 2008, che avevo già pubblicato, praticamente il mio primo post.

Antonella mi ha seguito fin dall’inizio, quando ancora del blog conoscevo ben poco, la sua è una storia tenera, fantasiosa, farcita con quel pizzico d’ironia, che nelle storie ci sta sempre bene, soprattutto scritta con amore, quello di una ragazza che riesce a esserti vicina anche con i suoi silenzi e dedicandole questo momento, lo dedico a tutte le persone come lei che ho conosciuto tra queste pagine e che camminano ancora al mio fianco.

Grazie! Continua a leggere “E così sono quattro anni di blog…”