Non so se da piccolo ho mai creduto alla Befana, forse non più di tanto, ma da grande qualche volta ho avuto voglia di crederci e l’anno scorso le ho scritto una letterina che purtroppo non ha avuto molto seguito e allora… meglio riprovarci, con le stesse identiche cose, chissà, magari va anche meglio…
Cara Befana,
sono stato invitato a scriverti una letterina e, chi lo ha fatto, pensa che io debba avere tante cose da chiederti.
In effetti, qualcosina ce l’avrei, ma non solamente per me e, se hai un po’ di tempo e di pazienza, cercherò di spiegartelo in maniera semplice, semplice.Innanzi tutto, vorrei che le stagioni tornassero al posto giusto, così com’erano quand’ero più piccino, mi piacerebbe svegliarmi al mattino e rimanere incollato come un badalucco al vetro della mia finestra, mentre guardo i fiocchi di neve che cadono sui prati delle case, soffici, candidi, nel silenzio di un mattino pigro e intirizzito.
Correre per i campi e sentire ancora il dolce profumo di zagara, scoprire che la primavera fiorita sa anche di gelsomino, respirare a pieni polmoni l’odore di salsedine, andare in riva al mare ad aspettare le barche dei pescatori che tornano, e guardare il guizzo del pesce fresco dentro ai canestri.Camminare per strada e, sentirmi dire dalla gente che passa “buon giorno”, felice e sorridente, contenta d’esserci, per iniziare insieme una nuova, bella giornata.
Prendere a braccetto una signora che, non riesce ad attraversare la strada, incontrare il vicino di casa sulle scale e, chiedergli come stanno i suoi bambini, se la nonna, così come fa sempre, gli prepara ancora il minestrone, guardare il suo bel vestito nuovo e fargli i complimenti, invitarlo la domenica per pranzo e, mangiare insieme quei buoni pasticcini che solo lui sa dove comprare.Aprire i giornali del mattino e, leggere poesie, racconti d’avventura e di passioni, di feste, giochi e danze d’ogni genere, che il cielo blu diventa sempre più bello, che quando piove esce l’arcobaleno, che nonno Francesco compie ottanta anni, che le città sono come dei giardini, e le case aperte a chiunque voglia entrare.
Leggere che in Africa si balla il tango e la bachata, che corre l’anniversario della pace, che le foreste sono piene d’uccellini e i fiumi, come ruscelli freschi e trasparenti.Incontrare dei bambini con la pancia gonfia, scoprire che sotto alla maglietta hanno dei cuscini, ridere e scherzare facendo mille piroette e, giocare con loro a nascondino, fino a quando arriva l’ora della merendina, con pane fatto in casa e marmellata.
E poi, e poi… ecco, ti chiedo solo queste cose, davanti al camino, troverai la mia calzetta: riempila ben bene ed io sarò contento.Grazie. Arthur
Domani sarai contento senz’altro (e da sempre sei dolcissimo, nel senso buono del termine 😛 )
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Non offenderti Arthur ma in quella befana io vedo quello che sicuramente puoi fare tu e noi insieme. Perchè scomodare la befana che è tanto vecchia e mi sa che non ha tempo per straordinari? 🙂
Ciao
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Grazie Sancla per il dolcissimo.
E per Spaziocorrente, vorrei dire… offendermi, e perché mai, più che altro mi sembra strano che tu mi faccia questa osservazione, perché se veramente credessi che basta un colpo di bacchetta magica per risolvere i mali di questo mondo, sarei senz’altro un illuso visionario che non sa che siamo noi, me, te, tutti noi insieme, i soli artefici del nostro destino.
Con questa letterina, faccio forse la parte del bambino ingenuo, ma che non è certo capriccioso; diciamo piuttosto che la Befana è la mia metafora, un momento di riflessione, dove mi fermo un attimo per chiedermi cosa vorrei veramente e cosa sono in grado di fare per risolverlo.
Quindi, a costo di apparire scontato, non è la Befana che volevo scomodare, ma le nostre coscienze.
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piccoli e grandi desideri che tutti come te vorremmo vedere esauditi
per noi e per il mondo
io alla befana voglio credere, fosse solo perchè se smettessimo di credere a tutto non avremmo più nulla per cui vivere!
e domani? ti auguro una calzetta piena di tutto quello che può farti felice 🙂
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Ehi, Arthur, la mia era una battuta!. Ti ho dato della Befana!.
Non avevo dubbi sulla lettura della tua lettera e mi spiace che tu abbia letto diversamente il mio commento (probabilmente non molto chiaro). Non dando giudizi non mi permetterei mai di darti dell’ingenuo o altro, in caso contrario non sarei neppure qua a scriverti!.
Non c’è mai niente di scontato in parole che smuovono quel torbido che a volte stagna nelle nostre coscienze!.
Ciao
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Conoscevo già questa letterina ma devo dire che ogni volta che mi capita di rileggerla la sento sempre “nuova”.
Caro Arthur, più che di ingenuità nelle tue parole io parlerei di genuinità, di intenti e sentimenti.
Il significato letterale di Epifania non è forse “manifestazione”?
Ebbene tu nella letterina alla Befana hai manifestato i tuoi desideri, che poi non sono solo tuoi o per te, ma per tutti coloro che sentono di condividerne la “genuinità”.
Grazie e buona Epifania!
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@Spaziocorrente: non preoccuparti, avevo intuito fosse una battuta, ma con il tuo commento, mi hai dato il modo per chiarire le mie vere intenzioni.
Buona Epifania anche a Irish e Elle.
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anche a te, buon fine vacanza e buona ripresa alla vita normale
anche per me leggere il tuo spazio, quello che proponi è un piacere
un piacere è conoscere nuovi spazi e nuovi amici!
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E ti ricordi quale fu la mia di letterina alla Befana? Anzi, la mia letterina di risposta alle sue osservazioni sulla mia lettera iniziale (mamma mia, com’è complicato!).
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Ah, dimenticavo! Bella la foto, dà l’idea della purezza del mondo che auspichi
*** 😀 ***
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E già ricordo perfettamente e forse, per chi ci legge, giusto per non parlare soltanto di cose che conosciamo solo noi, la tua letterina inizialmente fu:
…io, con le esperienze passate, me ne guardo bene dallo scrivere la letterina a Babbo Natale… proviamo con la Befana, che è pur sempre una donna, e magari su certe cose ci si capisce:
Cara Befana,
per favore non mi portare la calza di dolci: lo so che sono buona, ma siccome in questi anni sono stata troppo buona e tu mi hai portato troppi dolci, il medico mi ha consigliato un po’ di moto…
E allora, cara Befana, visto che qui c’è qualcuno che mi rinfaccia che l’indeciso sarà stato lui, ma intanto il treno l’ho perso io, non potresti portarmi qualcosa tipo un tav, un suv, un boeing, meglio ancora uno shuttle, così vado sulla luna che è più romantica? Per favore, non l’Apollo13, anche perché Tom Hanks è dolcissimo ma decisamente non fascinoso (Gary Sinise già comincia a piacerci un po’ di più, ma lui è rimasto a terra). Tradotto in soldoni, potresti mettermi nella calza un individuo libero, bellissimo, coltissimo, età adeguata, possibilmente facoltoso, impegnato socialmente, solidi principi morali, brillante, accomodante, intellettualmente (e non solo) stimolante, etero e monogamo, instancabilmente passionale? Ah, dimenticavo: rigorosamente non fumatore.
In fondo ti chiedo un solo regalo, e io sono stata taaaaaaanto buona!
fto Diemme (Lady Ginevra)
E poi la Befana che è sempre stata magnanima, di buon cuore e di grandi risorse, ti rispose:
Con la mia scopa e la mia sottana,
vengo a trovarti, Diemmuccia, sono la tua befana.
Mi sembra di capire che sei un po’ delusa,
di come Babbo Natale, senza una scusa,
ti abbia lasciato sempre a bocca asciutta.
Salta, vieni con me sulla mia Bagutta!
Non essere triste su, adesso vediamo,
come posso accontentarti, anche se rischiamo
di non trovarne tanti di maschioni,
brillanti e con tanti, bei soldoni.
E poi, libero, bello e accomodante,
non sarà di certo stimolante,
e, sempre in balia di se stesso,
farà senz’altro la figura del gran fesso.
Se poi cerchi i principi e la morale,
finirai con in mano un bel boccale,
per annegare certe delusioni,
grandi come cento e forse più ustioni.
Se la passione tu vai cercando,
ti accorgerai che presto va finendo,
che dopo i primi fuochi d’artificio,
sarai costretta a usare un bel cilicio.
Beh, che non fumi, mi sembra tanto saggio,
anche se non ci trovo al fine, un gran vantaggio.
Come vedi sono qui pronta ad accontentarti,
se cerchi qualcosa devi però avvicinarti,
così io possa sentirti bene, bene,
per risolvere insieme a te, tutte le tue pene.
fto La Befana
A questo punto, la tua risposta l’abbiamo appena letta, ma non so più bene come è andata a finire (tranne il fatto che ci siamo divertiti alle spalle della Befana… ), e siccome l’Epifania tutte le feste porta via, mi sa che dovremo aspettare l’anno prossimo per eventuali rimostranze e quant’altro…
E per la foto, brava, in effetti l’intenzione era proprio quella.
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Hai visto come sono perspicace!?!
*** Si capisce subito perché hai scelto quella foto! 🙂 ***
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Ma se la prossima volta scrivessi a Berlusconi?
Caro cavaliere,
mi consenta di trasmetterle una mia umile richiesta:
mi serve giusto un uomo che mi sappia tener testa.
Lei no, nonostante la tintura, è un po’ troppo attempato
(e poi, ne gradirei uno più “abbronzato”),
ma se tra i suo parenti, quelli più danarosi,
ce ne fosse uno che mi sposi,
purché sia bello potrei acconsentire,
e dalla sue lusinghe farmi irretire.
*** Basta, vado al lavoro… ***
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