In silenzio…

Volevo cambiare post, scrivere cose importanti della vita, dell’amore, di gioie e di dolore, di aspettative mancate e ritrovate, persino di silenzi, insomma, di qualcosa che mi facesse pensare solo per un attimo che la strada che sto percorrendo non è solo a ostacoli, che il sorriso, quello che mi sveglia ogni mattino, è contagioso anche per gli altri, per chi pensa che il mondo sia tutto sulle sue spalle, per chi non ha tempo per soffermarsi e prendere respiro, per chi è così preso dall’essere se stesso, che non vede niente di diverso.

Avrei voluto cambiare post, ma il bisogno di mettere ordine in questi miei pensieri mi lascia al momento, come dire, un po’ disorientato, forse perché malgrado tutto ciò che ho capito della vita, ahimè, è assai ben poco e da un lato, anche se mi sorprende, mi da l’esatta dimensione di come siamo fragili e allo stesso tempo futili, perché ci perdiamo in cose assolutamente inconsistenti.

Vorrei poter cambiare post per dare il via a nuove discussioni, dove né i miei problemi, né quelli di un altro, siano l’argomento preferito, dove parlare del più e del meno diventa l’occasione per prendere coscienza di una realtà che spesso confonde il vero con il virtuale, ma che non ha niente a che vedere con i sogni, dentro queste pagine, fuori per le strade, nelle piazze che chiedono giustizia, nei prati sempre più soffocati dal cemento, nelle distese immense di un mare misterioso, tra le corde che vibrano di un’emozione sconosciuta.

Voglio, ma ciò che realmente voglio è non voler nulla, cullarmi nell’idea che ciò che ho è già abbastanza, qualsiasi cosa in più è bene accetta, ma non per questo mi accontento.

E poi, parafrasando Elle, mi siedo in silenzio e ascolto i miei pensieri.

36 pensieri su “In silenzio…

  1. silvia

    “Mi siedo in silenzio e ascolto i miei pensieri”

    Che bello, e lo è ancora di più perché in questi pensieri c’è, a quanto pare, chiarezza e onestà, e tanta voglia di trovare se stessi, ma anche tanta positività, almeno mi pare.

    Non mi alzo al mattino con il sorriso sulle labbra, ma invidio un po’ chi lo fa, perché forse si da un’occasione in più.

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  2. Ascoltati. E’ la cosa migliore che puoi fare per te stesso. Trova la tua dimensione, ama la tua mente. Tutto il resto passa in secondo piano.

    E dicendolo a te, cercherò di metterlo in atto anch’io 🙂

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  3. Proprio nei momenti in cui si è disorientati si hanno i pensieri più profondi!! Ci perdiamo nelle cose inconsistenti..hai ragione..però di solito, subito dopo, riacquistiamo razionalità e vediamo tutto sotto una luce diversa, più positiva..che ci permette di analizzare meglio ciò che abbiamo e ad apprezzarlo..qualsiasi cosa in più sarà ben accetta come tu stesso dici…..vediii grazie alle tue parole mi è uscita fuori un po’ di razionalità e cercherò di lamentarmi di meno…almeno fino alla fine della giornata 🙂
    Sedersi in silenzio e ascoltare i propri pensieri..è fantastico!!!

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  4. laura

    Eccoti che torni con le tue riflessioni, e se posso dirtelo, mi lascio cullare così rifletto anch’io e in silenzio ascolto i miei pensieri… 😉

    Magica atmosfera!

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  5. “forse perché malgrado tutto, ciò che ho capito della vita, ahimè, è assai ben poco”.
    Forse la vita, più che capita, va solo vissuta; basta trovare la forza, la voglia, l’entuasiasmo per farlo. Solo così, pian piano, la matassa si dipanerà.

    “per chi è così preso dall’essere se stesso, che non vede niente di diverso”.
    Forse è l’intollerante, l’intransigente, l’invadente; in genere è uno che non sa chi sia, in realtà e che, nonostante ciò, si muove guidato dal proprio egoismo, calpestando i sogni, le aspirazioni, i desideri del prossimo, mentendo a se stesso ancora prima che agli altri, rispondendo a bisogni che ne fanno uno schiavo.

    Ma non è di questo che volevi parlare. Allora immergiamoci “nelle distese immense di un mare misterioso, tra le corde che vibrano di un’emozione sconosciuta”…

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  6. In queste tue parole “vedo” un respiro profondo, un socchiudere gli occhi un istante lasciando andare ciò che non puoi perdere, mentre ciò che si sente è solo vita che scorre.
    E se non fosse stato così, è la sensazione che questo post ha dato a me! 😉
    Bye

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  7. @ Sancla: e sì, vivere senza l’assillo di doverlo fare, ma volendosi un po’ di bene.
    @ Silvia: chiarezza, onestà… sono la base per vivere contenti, o almeno, si prova a farlo… 😉
    @ Laura: lasciati pure cullare dai tuoi pensieri, è anche questo un modo per prendersi cura di se stessi.

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  8. @ Dawn: non è neanche il fatto di trovare la propria dimensione o di amare la propria mente, senz’altro anche, ma piuttosto fermarsi, riordinare il proprio mondo per far sì che ciò che si è vissuto serva anche per andare avanti, senza per questo fare a tutti i costi dei bilanci, che alla lunga non servono a molto.
    Coscienza di se, che poi vuol dire essenzialmente ricavarsi un piccolo spazio per stare in mezzo agli altri, sapendo di volerlo e di doverlo fare, ma sempre con il sorriso sulle labbra.
    Mi fa piacere che la mia riflessione ti coinvolga. 😉

    @ Francina: la cosa fantastica, nel sedersi in silenzio ascoltando i propri pensieri, è che per un attimo ti dedichi a te stesso, senza piagnistei, senza rivalse di nessun tipo e nei confronti di nessuno.
    E comunque, mi piace la tua ironia… il proposito di arrivare alla fine della giornata si è avverato? 😆

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  9. alanford50

    mi siedo in silenzio e ascolto i miei pensieri……..

    Parole stupende, il darsi e regalarsi del tempo per sentirsi, per ascoltarsi, e se possibile per comprendersi, regalarsi quegli attimi irripetibili, dati dal sentire il proprio battito del cuore, il vivere tra il battere ed il successivo levare dello scandire del proprio cuore è una condizione molto particolare, consente una cosa molto bella che difficilmente il vivere normale del quotidiano ci consente e ci concede, il riconoscere e l’assaporare quel silenzio tra un battito ed il successivo, quell’attimo di silenzio che riempie i vuoti che a volte accompagnano gli spazi e i tempi non gestibili della vita, ossia si gusta il senso della massima estensione del nostro tempo e quel silenzio si riempie di verità non eludibili…

    Ciaooo neh!

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  10. alanford50

    @ROMAGUIDO

    Forse la vita, più che capita, va solo vissuta….

    Ho letto attentamente questa tua riflessione, e pur portando per essa il massimo rispetto, mi sento di non riuscire a condividerla, io credo che questa condizione è vissuta dall’uomo da sempre, usando a proprio comodo e tornaconto il fatto che in fondo la vita debba essere uniamente vissuta, l’uomo ha subito approfittato per fare i propri comodi in nome della vivibilità della vita, e della sua unicità, non curandosi, non pensando minimamente, ma semplicemente vivendola, quante mostruosità sono state commesse in nome di questa necessità primaria, io a mio modestissimo parere credo che la vita debba essere pensata, capita e vissuta il più intensamente possibile, una cosa non dovrebbe mai e poi mai escludere l’altra, ma dovrebbero essere una catena di eventi che ci portano a vivere le cose in un certo modo, voluto e pensato, di conseguenza il più possibile capito, io credo che solo gli animali si limitano a viverla, sono convinto che gli esseri pensati con il loro grande dono della ragione, fosse anche solo per differenziarsi dalle altre razze viventi invece non lo dovrebbero mai fare, l’uomo dovrebbe sempre cercare di migliorarsi e secondo me lo può fare unicamente utilizzando la ragione, che ci mette in condizione di capire e di conseguenza poi di vivere la vita con una certa dignità capace di elevarci.

    Con il massimo rispetto… Ciaooo neh!

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  11. Siii..ci sono riuscita!!! Ogni volta che stavo cedendo a qualsiasi lamento..ti pensavo e mi mordevo la lingua…le persone che mi stavano vicine ti ringraziano appassionatamente….:-)
    Per fortuna non ho una vita solo di pagnistei (pensa che noia!) e riesco anche a contagiare gli altri con i miei momenti di allegria…senno mi avrebberò tutti mandato a quel paese a quest’ora……:)
    Ciaooo Arthur!

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  12. Volevi cambiare post (e meno male che non lo hai fatto), volevi parlare di cose importanti (e questo sì che lo hai fatto), vuoi, ma ciò che realmente vuoi, è non voler nulla.
    Non credo di aver mai letto una frase più semplice, vera e concreta di questa, da non so nemmeno io quanto tempo.
    Ché non sempre serve accompagnarsi a tante parole, a volte il nostro migliore amico è proprio il silenzio, non un silenzio di chiusura o di chi si arrocca all’nterno delle proprie certezze, ma un silenzio come quello che hai descritto tu e che “parla” di sè anche (e forse soprattutto) dalla foto che hai scelto per accompagnare il tuo scritto.
    Una foto che buca lo schermo con quel cielo carico di nubi e quel traliccio di ferro (che dovrebbe ospitare la seduta del bagnino?) in primo piano.
    Un arenile deserto, forse perchè sta per piovere o è appena piovuto e quindi non attira nessuno, tranne chi vuol restare in compagnia delle proprie riflessioni, dei propri pensieri silenziosi.
    C’è il sapore delle cose belle e semplici in questo post, come si è belli quando non ce ne si accorge…

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  13. livyxb

    Forse le motivazioni sono diverse (anzi, sicuramente lo sono), ma il senso di spaesamento è lo stesso.
    Anche il mio ultimo post si conclude più o meno come il tuo….con la voglia di essere cullata dal silenzio! La coincidenza mi fa venire la pelle d’oca!!!

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  14. Ciao, alanford, probabilmente ti sei fermato alla prima frase ed hai tralasciato di leggere la seconda. Ecco, nell’altra evidenzio quello che tu dici nel tuo commento.
    Vivere, per me, non significa mettere se stesso al centro del mondo, ma muoversi con cognizione di causa, ascoltando le esigenze dell’altro, qualunque altro, anche il più lontano, il più umile, persino il più… (e qui direi una parolaccia), perchè anche i peggiori hanno le loro ragioni.
    Nel mio commento volevo solo evidenziare che a furia di voler capire a tutti i costi a volte ci perdiamo proprio quella vita di cui andiamo esplorando i meandri più reconditi.
    Chi mi conosce sa che hai preso un granchio (o forse sono io che non sono stata chiara); ma il bello del dialogo è proprio questo: finchè lo si accetta, si ha la possibilità di rimediare, di trovare un punto d’incontro.
    Conosco qualcuno che dice in continuazione: “Fatti, non parole”; peccato che le parole non dette, i dubbi non chiariti, l’ambiguità in cui ama sguazzare, oltre che essere deleteri per i suoi rapporti, alla fine gli si ritorcano contro.
    Grazie, alanford, per avermi dato l’opportunità di chiarire il mio pensiero.
    Ciao, neh!

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  15. @ Liviana: ho letto da te e ti ho anche commentato. In effetti è una coincidenza il nostro finale, ma inevitabile, perchè entrambi parliamo e poi ci fermiamo a riflettere, quindi per farlo, cos’è migliore del silenzio?

    @ Francina: brava, hai mantenuto la promessa, ma che tu non fossi una da piagnistei, ne ero convinto, lo si sente da quello che scrivi… 😉

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  16. Cara Elle, (musa ispiratrice…), come sempre i tuoi commenti lasciano un segno, perché vai a leggere in profondità tra le mie parole e questa è una bellissima cosa.

    La foto che ho usato… come sai già, le mie foto sono metafora nella metafora ( scusa se mi ripeto, ma questo termine mi è caro… ), e quando l’ho scattata questa primavera al mare, in effetti ero immerso nei miei pensieri, e quel trespolo, lì solitario, mi ha ispirato e quindi…

    Beh, comunque, meno male che non ho cambiato post… 😉

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  17. api

    non avevo dubbi, mio arcleto, che tra un lago ed una canzone non mi saltassi fuori scapigliato ed in disordine.
    in silenzio, mi ti siedo vicino.
    api.

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  18. @ api: ‘giorno apina e bentornata, anche senza dubbi… ti aspettavo, mannaggiatte, e se non fossi passata, venivo in quel di Nuoro a tirarti il pungiglione… 😆
    Evvabè, sediamoci vicino, ma patti chiari e amicizia lunga, ognuno con i suoi pensieri.

    @ Dona: Eh…meno male… 🙂
    Benvenuta nel mio mondo e poi passo da te a curiosare.

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  19. E sì, caro Alanford, è un piacere che non sempre ci prendiamo o siamo disposti a prendere.

    Per quanto riguarda quello che hai detto a Rosamaria, vedo che vi siete chiariti e quindi lascio spazio alle vostre parole senza intervenire.

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  20. api

    e certo! cosa credi? mischiare pensieri?! giammai!
    e mollami il pungiglione…altrimenti come faccio a punzecchiarti, arcleto spennacchiato!
    api.

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  21. alanford50

    @ROMAGUIDO

    MEA CULPA, MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA.

    Ho riletto con più calma ed attenzone il tuo post e non posso che affermare che hai ragione, mi sono lasciato coinvolgere troppo dalla frase iniziale, finendo per non dare la giusta attenzione alla seconda e chiarificatrice parte del tuo scrivere, in effetti abbiamo espresso entrambi le medesime sensazioni, ma io mi sono lasciato troppo prendere la mano dalla prima parte che non mi trovava assolutamente daccordo, portandomi così ad una reazione d’impulso.

    Sono molto felice del chiarimento, ciaooo neh! alla prox.

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  22. Amico carissimo,

    leggo solo ora questo post e non riesco a non immergermi in un mare di pensieri, di riflessioni, di emozioni, di sensazioni.

    E questa spiaggia silenziosa, ma assai parlante in tutta questa sua melanconia. (non so se il termine è corretto ma scrivendo mi torna in mente la mia amata Mercedez Sosa)(Ho abbinato il suo post alle sue parole)Il cielo grigio tanto caro a Stella, silenzio nel cielo, silenzio nel mare, silenzio sui ciotoli in riva al mare.

    Anime erranti sempre in movimento, anime graffiate che credono e sperano in un domani di sole, anime parlanti ma anche tanto silenziose, anime silenziose ma molto parlanti.

    Arthur una sua dimensione ce l’ha e ben delineata. Arthur ha anche tanti pensieri disordinati al vento, il vento che tanto amiamo entrambi. Pensieri che annidano nel nostro cuore e nella nostra anima.

    Ti immagino fermo, seduto in quell’angolino di spiaggia, con vento che ti scompiglia i pensieri, a giocherellare con qualche sassolino come fossero pensieri. Solo, ma non sei solo. Tanti pensieri, sogni, progetti, ricordi di te bambino, ricordi di te compagno, ricordi di te uomo a farti compagnia. Il pensiero di un caldo domani ti prende per mano e ti conduce in una nuova dimensione.

    Erano semplici pensieri di Stella disordinati al vento.

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  23. Cara Stellina, vedo che questa volta hai guardato anche la mia foto, che tra l’altro, esprime davvero, e tu l’hai spiegato benissimo, quei pensieri avvolti nel silenzio.

    In effetti, quella giornata era un po’, come dire, così… non triste veramente, perché il mare, che amo fin dentro alle viscere, è sempre talmente bello da non mi intristisce mai.

    Pensa che quella foto l’ho fatta con il cellulare, così estemporanea, quel traliccio che d’estate ospita il bagnino, sembrava raccontare tante cose, discorsi che aveva sentito, ma anche sguardi assorti che guardavano il mare alla ricerca di un segno ammonitore.

    Arthur ha una sua dimensione ben delineata? Può darsi, ma come tu sai, non è di me che voglio parlare, giusto per non essere una voce accanto a tante altre, giusto perché è l’obiettivo che mi sono sempre posto con questo blog, anche perché parlando d’altro, alla fine si parla ancora di noi stessi, ma allo stesso tempo anche degli altri.

    Pensieri, emozioni, sensazioni, riflessioni… tutto e ancora di più, nessun’altra intenzione ha stimolato queste mie parole, scritte per essere ascoltate, da me, da te, da chi aveva voglia di ascoltarle.

    Ti abbraccio mia cara amica e, non credere, i tuoi pensieri non sono mai disordinati.

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  24. balibar

    Bellissimo post Arthur. Grazie.
    Penso un po’ a me che quasi sempre parlo razionalmente di quello che razionale non è.
    Non riesco ancora a fare il salto che mi permette di esprimere emotivamente ciò che alle emozioni appartiene.

    Invidio benevolmente questa tua capacità.

    Quello che scrivi porta in superficie, nella mia mente, la parola “disteso”.
    Disteso su una spiaggia guardando il cielo, su un prato verde, disteso su e in me stesso.

    Un senso di apertura al mondo, anche, e forse soprattutto, al mio mondo, lontano dai perché.
    Il contrario di raggruppato, chiuso in me.

    Questo il mio sentimento, può darsi non coincidente con il tuo che è comunque un input utile e ben accetto. Ciao

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  25. Grazie a te, Balibar…

    Non è che io non sia razionale, anzi, lo sono abbastanza, ma la mia razionalità è mitigata dal bisogno che ho di lasciarmi andare, ogni tanto, perché le emozioni sono la mia linfa vitale, un bisogno interiore che da vigore al mio senso di libertà e alla mia creatività.

    Eccoci, tutto qui, in parole povere, niente di più.

    E comunque, quell’immagine “disteso su di una spiaggia o in un prato verde”, quel senso di apertura al mondo intero mi appartiene, e quindi, ci hai visto giusto, ed è uno dei motivi per cui ho iniziato questa avventura del blog.

    Ciao, è sempre un piacere chiacchierare con te.

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