Ricordi!

Si può vivere anche di ricordi?

Ogni tanto me lo domando, perché alcuni sono così belli che mi dispiacerebbe perderli per strada. Ricordi d’infanzia, ricordi di nonni meravigliosi, ricordi che entrano ed escono dalla mia mente, magari se solo vedo una foto, ricordi dimenticati che fanno capolino senza essere invitati, ma che poi lasciano una tenera impronta del loro passaggio.

Ricordi di una vita ormai vissuta, ma non per questo cancellata, ricordi che mi ricordano di come son cambiato, di come son cresciuto, ricordi senza i quali non sarei, ahimè, più lo stesso.

Ricordi di persone che non ci sono più, anche se poi mi chiedo dove son finiti, se guardano, se ridono, se piangono insieme a me, ricordi di una ragazzina che amava la vita assai, assai, ricordi di fatiche, di gioie e di dolori, ricordi…

Forse solo per questo che non vorrei dimenticare i miei ricordi, per continuare a pensare a ciò che è stato senza rimpianto, così, solo come ricordi.

40 pensieri su “Ricordi!

  1. Purché non si indulga a vivere “solo” di ricordi…

    I ricordi sono un patrimonio personale, teoricamente inalienabile; in realtà col tempo si affievoliscono, e perdiamo di noi una parte importante.

    Però, se i ricordi si affievoliscono, rimaniamo pur sempre noi, prodotto della nostra personalissima storia.

    Ora mi concentro un po’ alla ricerca di ricordi curiosi, poi semmai torno 😉

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  2. silvia

    Io alle volte li coccolo i ricordi e poi, mi piace ascoltare le storie che certi vecchietti raccontano, storie affascinanti che fanno rivivere epoche che non ci sono più.

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  3. sancla

    La chiave sta nella parola anche. I ricordi sono importanti, la mostra memoria è fondamentale per noi stessi e per chi viene dopo di noi.

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  4. I ricordi ci tengono compagnia quando siamo soli, ci danno coraggio quando abbiamo paura, ci sono di conforto nei momenti critici.

    A volte, la tenerezza che provo nei confronti di mia figlia, è per il ricordo di quando mi comportavo nello stesso modo: il solletico ai piedi a mio padre quando dormiva (una volta gli disegnammo un volto sulla pianta del piede), lo sciogliere in continuazione il grembiule da cucina a mia madre, e così via.

    Oggi tenderei ad arrabbiarmi per un certo tormentone, poi mi ricordo di quando eravamo io e mia sorella a dare il tormentone ai miei, e allora sorrido e sto al gioco.

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  5. api

    posso mettere una mia cosa qui da te, artur?
    giusto per una persona che non ho più, ma mi è dentro sempre, nel sangue rinnovato ogni giorno, senza vivere nel suo ricordo. è lei che vive in me, sul serio e senza banalità…

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  6. Quello che resta è importante quello che si dimentica, anche se a livello inconscio rimane, un po’ meno…. e comunque ricordare quello che è stato ci serve per affrontare quello che è il presente.:-)

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  7. api

    bè, visto che chi tace acconsente…e si sa quanto siano testardi gli isolani, mi ci piazzo lo stesso! volente o nolente, artur…

    ***** A piccoli passi*****

    cristallina di rugiada
    riposi
    dopo saltellìi sul mondo
    recisi
    come steli di giunchiglia.
    tanto fiera così
    serena la tua brezza
    di cuore rinchiuso
    in corpo di bambina,
    sospeso alle nuvole,
    nel tuo
    frizzante e rauco andare.
    ti ricordano
    i ciottoli di tante strade
    percorse
    con ansia leggera
    sulla terra madre, tua e mia.
    insieme
    dietro boccioli di ranuncoli,
    nel gioco di tendere incanti
    per un amante atteso,
    mai sfiorato.
    ti ricordano foglie
    calpestate di fretta
    nell’autunno che ti ha
    inghiottita..
    di pallida estate
    il tuo senso del dare
    nell’implosione di ossa
    nell’inondare sabbia di mare,
    con schiuma scompigliata
    dal diverso che amavi
    dall’altro che raccoglievi
    tu,
    piccoli passi
    piccole mani.
    seminavi nelle vie
    contrarie
    fresco crepuscolo
    per i tuoi giorni
    ma pochi hanno colto
    i tuoi segni,
    molti hanno scordato
    le tue danze
    di ballerina sul filo rappreso
    come corpo genuflesso,
    quando afferravi ombrelli
    per difendere l’umano
    dal vento e dal suo inganno,
    ritrovandoti sola,
    sotto la rugiada.
    voltato lo sguardo,
    gramaglie di vecchie
    impergamenate
    su banchi di quercia
    intrisi del mio furore.
    ti offrirò, ancora,
    trame di soffice lino
    per ripararti dalla pioggia.
    dimenticano, altri.
    ruvida carezza, la mia,
    ma ti ho.

    api, ad un’amica.

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  8. Mi pare che vivere solo di ricordi non vada bene: sarebbe rimpianto per un passato che non è più, una inutile zavorra che ostacolerebbe i nostri progetti. Ma invece tenere vivo il ricordo di quanto ci é capitato significa far tesoro di tutte le esperienze, le sensazioni, gli affetti vissuti, per andare incontro al futuro con una consapevolezza ed una ricchezza cui sarebbe decisamente sconsiglibile rinunciare.

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  9. alanford50

    I ricordi sono il nostro bagaglio, una vecchia valigia messa su nel solaio, piena di tutto quello che di noi è stato, l’insano è il vivere rinchiuso in quel solaio a passare il tempo a rimuginare sul contenuto che tanto ci ha dato in gioie e dolori, l’insano e lo sperare e il desiderare di farle rivivere fuori dal proprio tempo, che è ormai irrimediabilmente passato, è molto più sano salire su in quel solaio di tanto in tanto a riporre le cose che ci segnano il quotidiano, nel bene e nel male, proprio per non dimenticare, proprio per poter ogni tanto tornare a riaprirla per ritrovarvi cio che di noi ci è importato e che nel bene e nel male ci hanno segnato e forgiato.

    Ciaooo neh!

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  10. api

    …ecco perchè mi sono permessa di occupare senza kappa!
    lo spazio di artur. mi lego a rosmarina ed alanford50, perchè è bello e giusto anche condividerli, i ricordi, quando si decide di tirarli fuori dai cassetti a prendere aria buona.
    anche qui, con voi.
    api

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  11. Mio nonno, e le cose che facevamo insieme….anche solo giocare a carte. Quando ebbe l’ictus, a stento riconosceva le figlie, eppure quando mi vide mi regalò un sorriso e mi chiese di giocare a scopa. Giocava a modo suo, non riusciva più a fare le somme, ma si divertì. Poi dovetti partire per tornare al lavoro. Dieci giorni dopo è morto, e io non c’ero. Però nella mente ho la sua ultime immagine, sorridente e felice che io fossi con lui.
    E mi manca…..

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  12. Bellissima questa tua poesia, api, intrisa di emozione, e quei ciottoli, quelle foglie, mi hanno ricordato un altro cuore racchiuso nel corpo di bambina…

    Grazie apina.

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  13. api

    grazie a te per non avermi buttato fuori a pedate, come dice rosmarina…ma non sarebbe accaduto, lo so! tanto era già messo! sei chiamato a rapporto da elle, non si accettano giustificazioni dei galleggianti sui cui sinora eri appollaiato…

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  14. @ Liviana: bello questo ricordo di tuo nonno ed avendo avuto anch’io un nonno meraviglioso, ti capisco perfettamente.
    @ Eppifemili: ebbene si, siamo anche frutto dei nostri ricordi, o meglio, di ciò che la vita ci ha riservato.
    @ Mr: Loto: alle volte certe cose si dimenticano, ma solo per difesa, e non soltanto perchè non sono importanti. Grazie della visita.
    @ Alanford: bella questa metafora della vecchia valigia messa nel solaio… 😉

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  15. @ Diemme: assolutamente, mai indulgere a vivere solo di ricordi. E poi… hai detto una cosa vera e bella allo stesso tempo, parlando di tua figlia. Alle volte ricordarsi come si era, aiuta in qualche modo ad accettare che anche gli altri facciano la stessa cosa… insomma, è come dire che ogni tanto dovremmo ricordarci che siamo stati giovani anche noi… 😉

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  16. @ Rosamaria e Sancla: Sancla ha detto una cosa giustissima, è cioè che la chiave di tutto il mio discorso stava in quel “anche”, perchè altrimenti, come dici giustamente tu, Rosamaria, è soltanto rimpianto e tra le altre cose, il rimpianto non mi appartiene, ho sempre guardato avanti e alle volte forse con troppa “fretta”.
    Ma i ricordi fanno parte di me, di noi, senza i quali, forse saremmo solo un ramo secco pronto per essere estirpato.

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  17. Ieri altri ricordi mi hanno pervaso il cuore, questioni di famiglia che non posso raccontare in questa sede, ma che mi hanno fatto capire che i ricordi servono anche ad altro: servono ad essere più giusti nel giudicare il prossimo, a mettere sulla bilancia tutta una vita con una persona, tutto il bene che può averci fatto, oltre al torto che oggi ci brucia (chissa perché, il bene, sempre più silente del male!).

    Una mia amica è solita affermare: “Ci sono delle persone da cui non te li tieni i torti subiti, altre da cui te li incassi e zitta” ed è vero. Diceva Lucia nei Promessi Sposi “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”: figuriamoci se le opere di misericordia sono più d’una.

    Chissà, forse ritroverò qualche radice…

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  18. livyxb

    Ok, fine secondo round!! 😉
    Che figo però, ho sempre sognato di fare la femminazza che porta i cartelli sul quadrato durante le pause del pugilato!!

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  19. Non tenere i ricordi dentro di noi sarebbe un po’ come rinnegare una parte di noi o metterla in un sacchetto di rifiuti da gettare. Ma non dev’essere così. il trucco sta nel trovare il giusto equilibrio tra presente passato e futuro, solo così rimaniamo noi stessi senza soffrire troppo per ciò che è stato e non potrà più essere.

    Non appena mi verranno in mente ricordi belli e particolari te ne scriverò qualcuno

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  20. “I ricordi sono un modo d’incontrarsi” (Gibran)
    Tra le tante definizioni dei ricordi, mi piace questa.
    Mi piace l’idea e che ci si possa incontrare attraverso un ricordo, anche se non vorrei mai fosse il solo modo per farlo.
    Però pensare che persone, cose, fatti, accadimenti possano continuare a vivere nel ricordo, restando disponibili all’incontro è qualcosa di rasserenante e al contempo rassicurante.
    Il ricordo è qualcosa su cui puoi contare, anche se un po’ scolora col passare del tempo, resta intatto nell’emozione e ripercorrerlo ne ravviva e rinnova i colori.

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  21. I ricordi danno anche senso al tempo, alla storia, alla famiglia: come anelli di una catena che si snoda attraversando mille mondi, ma capace di riportarti sempre alle tue origini, qualora ne sentissi il bisogno.

    A volte però sono come pastoie, ti legano a qualcuno che sei costretto a dimenticare, ricordi che tieni a bada, ma come abbassi la guardia risuonano le risate cristalline fatte insieme, quell’amica cui sola pensavi per condividere i tuoi momenti, o quell’amore la cui spalla ti sembrava l’unica su cui potessi posare il tuo capo.

    E’ sempre sciocco il motivo per cui dobbiamo dimenticare qualcuno, sciocco, ma a volte diventa inevitabile, per quella rotella dell’ingranaggio che si è inceppata, chissa perché, magari un piccolo seme portato dal vento, un file d’erba, come quel qualcosa che ti s’incastra in mezzo ai denti e ti impedisce di sorridere all’altro commensale.

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  22. “I ricordi sono un modo d’incontrarsi.”

    Bellissimo questo modo d’intendere i ricordi, Elle, e credo sia anche vero in qualche modo ed è ricordando che t’incontri anche con le persone che non ci sono più, un modo quasi per sentirtele ancora vicine, quasi un dialogo silenzioso, ancora con le emozioni intatte, come dici tu, perché quelle difficilmente si riescono a dimenticare.

    Ps: non vedendoti arrivare, mi stavo quasi preoccupando… 😉

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  23. @ Diemme: tu dici che ci si dimentica di qualcuno perché l’oblio è in qualche modo una difesa?

    @ Daw: mai cercare di vivere di ricordi, altrimenti si perde la percezione della realtà.

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  24. No, non intendevo questo. Intendevo dire che a volte, per un motivo qualsiasi, spesso peraltro inconsistente, i rapporti con una persona si (inter)rompono.

    Allora, rincorrere i ricordi significa farsi del male, se si fa di proposito; a volte però in un ricordo ci si imbatte inavvertitamente, accidentalmente. Ci si chiede allora cosa sia successo, come e perché si sia arrivati a quel punto, si cerca di riavvolgere il nastro e capire dove la comunicazione si sia interrotta, col desiderio solo di riprenderla..

    Ma se non si capisce, se la situazione non è ricostruibile, se i ricordi più lieti diventano veleno per un cuore che non dimentica, perché farsi del male? Perché non combattere quei ricordi come nemici che ci impastoiano?

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  25. Preoccuparti? Ma no, dai…
    E’ che l’argomento ricordi è davvero qualcosa di ampio e di cose da dire ne vengono in mente tante.
    Mi ci è voluto un attimo di tranquillità per organizzare il pensiero, per dire ciò che volevo dire, senza spaziare all’infinito e perdermi…nei ricordi, appunto 🙂

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  26. @ Diemme: perché non combatterli quei ricordi? Perché forse sarebbe la volta buona che si dimentica il male e si ricorda soltanto il bene. Sai ( mi sembra che ne abbiamo già parlato…) che io credo di non avere ricordi negativi? Probabilmente anch’io ho attuato una difesa e tutto ciò che era spiacevole, l’ho rimosso, ma può darsi anche che abbia superato il momento in cui si ha la necessità di dare contro ad una persona, per giustificarsi o trovare un alibi.

    Non credo serva a nulla crogiolarsi nel rancore e anche se capita accidentalmente, come dici tu, sarebbe meglio non inciampare in ricordi spiacevoli, ma solo perché vuol dire che sono stati del tutto superati e di quella persona, dentro di noi, è rimasta soltanto la parte migliore.

    Insomma, anche chi ci ha fatto soffrire, prima, magari, ci ha fatto star bene… 😉

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  27. Ancora non mi sono spiegata.

    Io non parlo di ricordi negativi, o di rancori, proprio il contrario. Sono quelli positivi, il fatto di essere stati bene insieme che mi fa stare male: perché è finita, perché non è potuto essere ancora così?

    E’ questo il ricordo che mi fa male, senza ombra di rancore. Pensi alla persona in questione, hai per lei lo stesso affetto però… però ufficialmente è stato fatto il grande salto, c’è il muro, la porta che si varca da una parte sola, e “lasciate ogni speranza voi ch’entrate”.

    Questo mi sembra assurdo. Io e una mia collega non ci siamo parlate per anni (non mi ha parlato per anni, piucchealtro, tenendomi un muso lungo che non ti dico), poi un giorno, in seguito a un evento (tragico) occasionale, ci siamo ritrovate abbracciate, amiche come non mai, confidente l’una dell’altra, al di sopra e al di là di tutto e tutti. Le ho chiesto perché fossimo state tanto tempo senza parlarci, e lei mi ha detto che se l’era presa per una cosa e poi, quando ha capito di aver sbagliato, si è vergognata di dirmelo e ha mantenuto il punto.

    ./. segue

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  28. Ecco, mantenere il punto.

    Se c’è una cosa che apprezzo di te è che quando c’è qualche disguido ti attacchi al telefono ed esigi spiegazioni: magari ci si azzuffa, però poi ne usciamo.

    Io non sono così, e mi dispiace. Se uno mi volta la faccia e se ne va per la sua strada, io lo lascio andare: non per spocchia o per superbia, magari perché rimango spiazzata, disorientata, perché la vivo come un’ingiustizia subìta, forse anche per paura di espormi, perché non ho nessuna difficoltà ad affrontare un nemico, ma con un amico è diverso.

    Proprio adesso c’è una persona che secondo me, mi sta manifestando tanto rancore e livore, e proprio non ce ne sono i presupposti. Io non ce la faccio ad attaccarmi al telefono e dirle “Che ti prende?”, lo chiedo a me stessa “Ma che le è preso?”, poi la cancello dalla mia vita, e senza ripensamenti. Se un giorno tornerà, se capirà quello che sta facendo e metterà i tasselli al suo posto, magari sarà pure accolta a braccia aperte (sempre con beneficio d’inventario), ma fino ad allora, ogni volta che mi capiterà di imbattermi in un ricordo, questo provocherà la fitta al cuore della domanda: “Perché non è più così?”.

    Scusa lo sfogo, che in realtà non sarebbe neanche finito…

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  29. I ricordi sono pagine del libro della nostra vita, pagine che rimarranno indelebili nel nostro cuore e nella nostra mente.

    Sono luci che rischiarano le buie notti, rendendole meno buie e tenendo lontani i fantasmi.

    I ricordi sono compagni di viaggio, che ora hanno intrapreso strade diverse dalle nostre, ma per un istante o per una vita, ci hanno dato la mano nel nostro viaggio.

    I ricordi sono le foto che conserveremo per sempre nel nostro cuore. Sono le foto che non abbiamo mai scattato, le foto del cuore, quelle che amo di più.

    I ricordi sono frammenti in bianco e nero di quando eravamo piccoli, che a volte facciamo fatica ad identificare.

    I ricordi, che teniamo stretti nel cuore.

    Un bacio grande Monica

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  30. @ Stellina: i ricordi sono anhe tutte le cose che hai elencato e tra tutte, mi piace “luci che rischiarano”, perchè alle volte i ricordi ci fanno compagnia, purchè non siano rimpianti.
    E comunque, sono sempre quelli che teniamo stretti nel cuore.
    Un bacio anche a te.

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