Qualche idea per il tempo libero… febb. 2010

Le volte gotiche della Sala dei Cavalieri nell’abbazia benedettina a Mont Saint-Michel

Carissimi, eccomi tornato all’ovile, questo mese è stato davvero pieno d’impegni, tra cui la preparazione del secondo numero di The Best Magazine, che tra poco, fiato alle trombe, sarà on line, con una sorpresa spettacolare.

Sabato sera sono stato ad un concerto di musica medievale in una bellissima Pieve romanica, Santa Maria in contrada Vecchia a Manerba del Garda. Le sue origini risalgono al V-VI secolo, ma la costruzione che vediamo si riferisce all’XI-XII secolo ed è stata restaurata nel Seicento. L’interno è a tre navate, divise da possenti pilastri: le absidi originarie erano tre, ma è rimasta solo quella centrale. Sulle pareti sono conservati frammenti di affreschi del XIII secolo ed altri, di miglior fattura, dell’inizio del XIV secolo. Notevole la pala dell’altar maggiore – Vergine con i Santi Rocco, Sebastiano, Siro e Savino – opera giovanile del Bertanza

A parte l’atmosfera magica della musica suonata esclusivamente con strumenti dell’epoca, nel silenzio di quelle mura, trovarmi lì dentro con lo sguardo che vagava perso tra quelle pareti scarne, mi aveva catapultato in un’altra dimensione quasi surreale.
Tra le altre cose, il romanico, come anche il gotico, lo adoro letteralmente, urlerei per quanto mi sento felice in quei luoghi, che di mistico hanno tutto, persino le mattonelle di cotto o di pietra corrose dal tempo e per un credente all’acqua di rose come me, è un momento emozionante, forse uno dei pochi un cui mi sento veramente vicino al Signore.

Mi piace vagabondare in luoghi come questi e se ho la fortuna di capitarci anche nell’ora più propizia, quando cioè i raggi del sole penetrano attraverso le vetrate appannate e lambiscono le pareti, le colonne e magari un altare spoglio, con dei chiari e scuri netti, ben delineati, in quel silenzio, in quella pace, provo il massimo della gioia, mista ad emozione ed entusiasmo e mi sento come un bambino che ha scoperto un pezzetto del suo mondo.

Ricordo qualche anno fa, quando in giro per l’Inghilterra, decisi di fermarmi a Canterbury, splendida cittadina medievale fondata dai romani e ovviamente di visitare la famosa cattedrale, il primo e forse il migliore esempio di architettura gotica Inglese. Appena entrato, già la maestosità della chiesa, i suoi pilastri che a guardarli ti sembrava d’essere in cielo, gli archi, le vetrate, insomma tutto, mi aveva creato uno stato d’animo davvero particolare, quando improvvisamente, dal coro, sento delle voci di bambini che cantano.

Mi sposto per andare a vederli e… che emozione ragazzi, stavano facendo probabilmente delle prove, erano vestiti tutti con delle mantelle rosso purpureo e cantavano dei canti gregoriani.
Mi sono seduto e rapito da quelle voci, ho incominciato a guardarmi in giro, lasciandomi cullare da quella magica atmosfera.

Più o meno la stessa cosa mi è successa a Mont Saint-Michel, quell’isolotto della bassa Normandia che, quando c’è l’alta marea, è interamente coperto di acqua di mare.
A quell’epoca si potevano fare le visite notturne alla bellissima Abazia Benedettina romanico gotico e appena entrato, l’intero percorso era illuminato dalle torce e nell’aria, una musica in sottofondo che ci accompagnava nella visita.
Ricordo che ero con la telecamera e anche allora, un’emozione indescrivibile.
MI piace toccare con le mani le pietre, le statue, tutto ciò che mi circonda, ovviamente dove è possibile farlo, è un modo come un altro per sentirmi in sintonia con il luogo che sto visitando.

E per questo mese, beh, lascio a voi l’onere di raccontarci di mostre, eventi o manifestazioni. Arrivederci al prossimo mese.

20 pensieri su “Qualche idea per il tempo libero… febb. 2010

  1. E io invece sono stata alla Fiera Internazione d’Arte Contemporanea di Bologna . Un tripudio di opere e di artisti contemporanei italiani e stranieri da sballo.
    Su questa scia vi segnalo dal 6 al 13 marzo il PisArt Expo 2010, rassegna che raccoglie le opere di circa 100 artisti, provenienti da ogni parte d’Italia oltre a un gruppo di artisti polacchi.
    L’ingresso (da non credere) è gratuito.
    Location: edificio storico ex Stazione Leopolda Pisa Piazza Guerrazzi … a 5 minuti dalla Stazione centrale

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  2. Laura

    Sono stata anch’io a Mont Saint-Michel, ed è un posto delizioso.

    Invece voglio andare a vedere a Bologna la mostra che ha consigliato Solindue, deve essere parecchio interessante.

    Ciao e buona serata.

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  3. alanford50

    Comprendo molto bene il significato delle tue parole, comprendo il senso di profondo ed immenso che quelle chiese lasciano al pellegrino che in esse si avventura, a qualche decina di chilometri da dove abito io ci sono due costruzioni si quel tipo, due chiese antichissime, ormai definibili millenarie, dove la maestosità e l’uso della pietra ne acuiscono il senso di profonda religiosità che devono avere spinto mille anni fa piccoli uomini a creare costruzioni cosi mastodontiche e maestose.

    La più vicina è l’Abbazia Santa Maria di Staffarda è uno dei grandi monumenti medioevali del Piemonte, conservata in gran parte nella sua integrità del momento di massima espansione, è sita a Revello (CN), l’Abbazia venne costruita attendibilmente a partire dal quarto decennio del XII secolo su terreni donati ai monaci cistercensi.

    La seconda imponente costruzione è anche il simbolo della regione Piemonte, mi riferisco alla Sacra di San Michele, è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all’imbocco della Val di Susa; è situato nel territorio del Comune di Chiusa San Michele. È il monumento simbolo della regione Piemonte. Ristrutturato, è affidato alla cura dei padri Rosminiani.

    L’edificio è collocato sulla cima di una irta ed alta montagna dalle quale si domina tutta la bassa valle di Susa, la leggenda recita che essa diede corpo alla fantasia popolare che volle spiccato da lì il salto della Bella Alda: per sfuggire a soldati di ventura, la giovinetta si buttava nel sottostante burrone rimanendovi illesa. Volle riprovarci per vanità e denaro, ma il suo corpo si sfracellò contro le fonde scogliere. Nel 1699 lo storico Gallizia scriveva: “Tanto ci raccontavano i vecchi che erano coetanei ai tempi ne’ quali ciò successe”.

    Queste costruzioni mi lasciano sempre uno strano senso di incomprensione, perché l’uomo, un essere in fondo così piccolo ha da sempre il bisogno di creare luoghi così spropositati, come se le preghiere recitate in una tale megalomane costruzione ne assumessero l’equivalente valore religioso.

    Ciaooo neh!

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  4. “un essere in fondo così piccolo”: è per questo che ha bisogno di immagini, statue, templi. Non ce ne sarebbe bisogno, è vero, ma a volte si ha bisogno di un aiutino 😉 e quello che se ne riceve è talmente grande che, a mio avviso, ne vale proprio la pena. Ciao, neh! 🙂

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  5. @ Alan: innanzitutto, grazie della bella descrizione che hai fatto. E venendo alle tue considerazioni, come dice Rosamaria, l’uomo proprio perché piccolo, ha bisogno di magnificare ogni sua opera, per sentirsi (più) grande e, in tempi recenti, un esempio eclatante è il Centro nazionale d’arte e di cultura Georges Pompidou a Parigi, meglio conosciuto come Beaubourg.
    Nato dalla volontà del presidente francese Georges Pompidou, di creare nel cuore di Parigi un’istituzione culturale interamente dedicata all’arte moderna e contemporanea, è indubbiamente un’opera che, progettata da Renzo Piano, Richard Rogers e Sue Rogers, assieme all’ingegnere britannico Edmund Happold e all’ingegnere strutturista irlandese Peter Rice, per la sua caratteristica struttura architettonica, ha parecchio influenzato l’operato degli architetti moderni, tant’è che il New York Times, in occasione della vittoria da parte di Rogers del Premio Pritzker nel 2007, scrisse che il design del centro “ha rovesciato l’architettura mondiale”. Oggi, comunque, ricordandola, ricordiamo allo stesso tempo il nome del presidente che l’ha voluta.

    Una curiosità sull’opera: i diversi colori delle tubature esterne del prospetto del Centre Pompidou sono differenziati in base al loro utilizzo: quelle gialle per l’elettricità, le rosse per gli ascensori e le scale mobili, verde per l’acqua, blu per l’aria.

    Ma tornando al discorso iniziale, in epoca gotica fu stretto il rapporto dell’arte con la religione, non solo, ma a livello strutturale, ci fu la scomparsa delle spesse masse murarie tipiche del romanico, anche perché il peso della struttura non veniva più assorbito dalle pareti, ma distribuito sui pilastri e su di una serie di strutture secondarie poste all’esterno degli edifici.
    Nascono così (grandi) edifici con strutture che si slanciano verso il cielo, in un moto di ricongiunzione verso la divinità. Pareti ricoperte da magnifiche vetrate, gli archi rampanti, i pinnacoli, sono tutti elementi strutturali, come anche l’arco a sesto acuto e le volte a crociera, ma sono anche elementi preziosi di un’architettura, che non è solo da guardare, ma un “invito” alla riflessione che, in quei luoghi, diventa necessariamente un atto di fede.
    E cambiando discorso, voglio segnalarvi la mostra di Henri Cartier-Bresson, che si tiene a Genova a Palazzo Ducale fino al 21 febbraio.

    L’ho scoperto leggendo un bell’articolo nel blog di una cara amica comune “La Tela di penelope”.

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  6. Io invece nel gotico non sento a mio agio, troppo possente, troppo scenografico e imponente. E poi ho ricordi di bambina in cui tutte quelle chimere e i gargouilles di pietra, grotteschi e grignanti mi impaurivano. Neanche la versione del Gobbo di Notre Dame della Disney mi ha fatto cambiare idea.
    Preferisco la classica e geometrica architettura romanica, qualche bel capitello decorato con foglie d’acanto o palmette …

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  7. @ Solindue: è strano quel che tu dici, anche perché il gotico nella sua scenograficità è comunque spoglio, non a caso alle volte viene definito persino austero. Comunque sia, il Romanico è altrettanto bello, io infatti li amo entrambi, come invece non mi piace per nulla il barocco e anche alcune cose del Rinascimento. Al di là di tutto ciò, le chiese gotiche più belle, secondo me, sono in Francia, cattedrale di Sens, cattedrale di Noyon, cattedrale parigina di Notre-Dame, fino alla famosa cattedrale di Chartres, nata sulle macerie della cattedrale romanica che, per le sue proporzioni, è considerata un capolavoro di armonia delle forme. Famose e belle le sue 166 vetrate istoriate, che inondano di luce tutta la cattedrale.

    E per concludere… se trovo il tempo, vado a visitare la mostra di Bologna che ci hai consigliato. Grazie!

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  8. Antonella

    @ romaguido : quando l’ho visitata non me l’aspettavo cosi’. E’ paurosamente imponente. E’ un cantiere in perenne costruzione, con operai al posto dei preti e dei fedeli, con le navate piene di artisti , materiali vari e addetti ai lavori. La facciata principale esterna, quella della nativita’, e’ carica di simboli, di storia e stare li’ sotto ti fa sentire cosi’ piccola … Al primo colpo d’occhio, col naso al cielo , ti trovi sotto una montagna di pietra che toglie il fiato. Mi sono sentita quasi male li’ sotto , gli occhi hanno cominciato a lacrimare e mi sentivo ” tirare ” verso l’alto . Che suggestione ragazzi ! Poi quando mi sono avvicinata ed ho iniziato ad esplorare , mi ha colpito molto la statua di Gesu’ Cristo legato alla colonna. Tutto quello che ho visto mi e’ entrato dentro con un pathos fortissimo. Gaudi’ e’ sicuramente un genio, ed e’ uno dei miei artisti preferiti. L’atmosfera e’ molto particolare li’ . Da vedere assolutamente .

    @ Arthur : come ben sai il gotico e’ il mio stile preferito, non mi stanco mai di vederlo. Condivido perfettamente le stesse tue sensazioni, anche se, per pregare o per sentire una vicinanza con le Alte Sfere, preferisco le chiese spoglie. Si trovano raramente, soprattutto qui a Roma siamo abituati alle chiese ricchissime di arte , marmi pregiati, ecc…
    La chiesa ideale per pregare , per me , e’piccola, piena di luce bianca, raccolta, molto molto silenziosa , con le pareti bianche irregolari ( quasi fosse ricavata dalla pietra ) , senza ori, quadri , marmi , con un semplice altare e qualche fiore. Fatte cosi’ se ne trovano spesso in piccoli paesini , oppure ( raramente ) sono parte di chiese piu’ grandi.

    Cambiando argomento, sono saltata nel The Best Magazine , ma lo sai che e’ bellissimo ? Mi e’ piaciuto molto e mi ha fatto ridere la frase ” Grazie per essere curiosi ” . Fino ad oggi mi hanno sempre detto di essere una rompiscatole a causa della mia curiosita’, oppure , al massimo, mi hanno detto che la curiosita’ uccide il gatto
    ( o la gatta in questo caso ! ) ma nessuno mi aveva mai ringraziato per questo mio difettuccio !!!!

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  9. Antonella

    A proposito di arte , non dimenticate Caravaggio , mi raccomando , e’ la mostra piu’ completa che sia stata mai realizzata sull’artista. Ci sono in circolazione anche delle novita’ che riguardano la sua vita, sembrerebbe che alcuni eventi conosciuti finora siano da riconsiderare , alla luce di nuove ricerche fatte nei soliti polverosi archivi .

    Qualche giorno fa, invece , ho visitato la mostra del National Geografic al Palazzo delle Esposizioni di Roma, che, come al solito, non delude mai. Che dire…. conoscete tutti il National no ? Da vedere anche questa assolutamente.

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  10. api

    🙄 davanti a Gaudì mi sono sentita male, ma proprio male 🙄
    non dev’essere il mio ‘stile’.
    davanti a Caravaggio, però…è tutta un’altra cosa! 😉

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  11. Dei tempi precedenti alla mia ‘conversione a rovescio’, nei lunghi anni cioé in cui fui fervente cristiano, una delle cose che più rimpiango è il senso di riparo, di oasi spirituale, che mi dava entrare in una delle tante belle chiese, traboccanti arte e storia, della mia città (Bologna), nei momenti di silenzio al di fuori delle funzioni religiose.
    Potrei farlo ancora, e qualche volta mi capita, tuttavia ora tende a prevalere in me un certo senso di rispetto, come di sentirmi un ospite in casa d’altri.

    Se ti può interessare, un mio amico mi ha segnalato un gruppo di Flickr, denominato ‘Anticando’, che ha aperto un concorso di immagini dal titolo “Pulpiti, pergami e amboni”. Lo trovi cliccando qui (previa iscrizione come utente Flickr o tramite un tuo indirizzo yahoo).

    Un saluto a te !

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  12. Uff, in questo periodo col tralsoco ho poco tempo per le mostre… ma da poco (un mesetto circa) ne ho vista una sulla Dolce Vita di Fellini, con fotografie, articoli di giornale ai quali il regista si era ispirato, estratti del film… insomma: bella bella!
    😉

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  13. Salve, Arthur.
    Non sapevo di questo tuo interesse per il Medievo (uso il termine un po’ in generale) e per certa architettura, il gregoriano ecc.
    Non lo sapevo ma devo dire che ti è riuscito davvero bene il miracolo di parlarne in modo chiaro e nello stesso tempo, multiforme.
    Il che, non è davvero da tutti.
    Quella musica e quel particolare “spazio” (non solo architettonico ma anche di pensiero e di sentimenti) che chiamiamo “Medioevo” può avere ancora molto da dire all’uomo moderno; sia pure, ovviamente, adeguando il tutto a condizioni storiche e sociali parecchio differenti da quelle appunto medievali.
    Ciao.

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  14. @ Franz: mi ritengo, a torto o a ragione, un cristiano all’acqua di rose, ma quel senso di rispetto di cui tu parli, lo provo sempre, quando entro in questi luoghi.
    Come ho già detto, amo molto il gotico e il romanico, al punto da sentirmi quasi rapito da tutte quelle bellezze alcune volte spoglie, essenziali, e l’emozione che provo mi fa sentire vicino ad una fede che alle volte sento lontana, quasi sconosciuta, quindi in un certo senso, è una riconciliazione.

    Grazie della segnalazione, andrò senz’altro a visitare il gruppo “Anticando” che, da come ne parli, immagino sia interessante.

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  15. @ Kokeicha: ho sentito parlare di quella mostra, a Roma mi sembra e peccato non averla potuta vedere.
    Per il resto… hai traslocato? L’ultima volta che ho fatto io un trasloco, ho perso 5 chili, infatti dicono che sta al terzo posto nella scala degli stress.

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  16. @ Riccardo: benvenuto, innanzitutto, è tanto che ci leggiamo nei blog amici, ma non ci siamo mai commentati, quindi, inauguriamo una nuovo incontro che con The Best diventerà anche una nuova collaborazione.

    Sono interessato a tutta l’arte in genere e l’architettura in modo particolare, amo di più certi periodi storici, perché li sento più vicini al mio modo di sentire. L’architettura gotica, in modo particolare, ci ha insegnato a sfidare le leggi naturali, per “osare” in strutture che coniugano staticità e bellezza, quindi, come si fa a non amarle?

    Se poi si ha la fortuna, come mi è capitato, di ascoltare un coro cantare canti gregoriani, allora mi siedo e non mi muovo più.

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  17. @ Antonella: anch’io trovo che Gaudì sia un genio, ed è un peccato che sia morto senza vedere la sua Sagrada Familia completata.

    Le sue opere sono suggestive, come è suggestivo il suo amore o forse è meglio dire la sua cura per i particolari, quasi un’ossessione, per realizzare così con materiali diversi, delle forme straordinarie e imprevedibili.

    Come tutti i grandi, va “vissuto” con l’animo sgombro da pregiudizi, non esiste un artista meglio di un altro, soprattutto nel campo dell’architettura, che non è soltanto da guardare, proprio perché possiede quella terza dimensione che manca ad altre manifestazioni artistiche, che ci coinvolge, letteralmente, anima e corpo.

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