La nascita di Arthur (by Antonella…)

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La nascita di Arthur

….vi erano, ordunque, tre splendide fate attorno ad un calderone, indaffarate e concentrate nella loro Grande Opera. I loro veli scintillanti sembravano onde del mare sotto la luce della luna, dai loro occhi trasparivano sapienza, coraggio, amore, fantasia e un pizzico di furbizia.

“ Presto“ disse la prima “ portate l’acqua del mare, affinché il suo sguardo non sia limitato ma sondi le profondità degli abissi e insegua i raggi del sole al tramonto”.

“ Portate un compasso” disse la seconda “ studierà i segreti dell’ Architettura, ammirerà i geni ai quali era affidato il compito di far parlare la pietra”. “ Aggiungete piume di pavone” disse la terza “ sarà vanitoso e si servirà del suo fascino per trasmettere conoscenza agli altri”. “ Ancora due gocce di miele, la sua dolcezza sarà un dono per chi saprà toccare le corde della sua anima”. “ Una pagina di un libro, ma non uno qualunque, ma uno scritto da chi ha saputo far volare milioni di persone” . E il Piccolo Principe finì nel calderone. Le tre fate continuavano a mescolare: sette giri a sinistra, sette giri a destra per ogni ingrediente. La loro dispensa era davvero molto fornita.

“ Un pizzico di peperoncino …”

“ Nooo” esclamarono in coro le altre due “ Cosa fai ? “ “ Tranquille, non vorrete mica farlo crescere noioso ?!! “

Ma dicendo questo, la fata distratta lasciò cadere qualche seme in più nel calderone e da quel momento il piedino di Arthur e la vita della Tremendisia non conobbero più la tranquillità.

“ Scintille di tuono “ “ Scintille di tuono ?? Sei sicura ? “ “ Ma si, si, non vorrete mica farlo crescere troppo mite e remissivo ? “ “ Bene, ci siamo quasi, continuate a mescolare bene, vado a prendere un pizzico di Fantasia in giardino, un pizzico di vento e qualche nota del canto degli uccelli “.

La fata più anziana s’incamminò attraverso l’arco di rose, edera, felci, gelsomino e arance di Sicilia. Inebriata dall’intensità del profumo, espirò intensamente, poi attraverso il boschetto di mele e nocciole, raggiunse la vecchia quercia e chiese al Grande Spirito di concederle quel pizzico di Fantasia necessaria affinché la Grande Opera potesse giungere a termine. Dopo averla ricevuta, tornò nel salone, davanti al calderone e disse:

“ Piccolo Uomo di Samhain , elevati nella luce della Luna e conoscerai il volto di tua madre. Elevati nella luce del Sole e conoscerai tuo padre. Le tre fate ti hanno forgiato secondo il volere del Grande Spirito”.

Il Vento entrò nella stanza, portando il Suono dell’Universo e avvolse il piccolo. “ Ora la Grande Opera e’ compiuta . Devi solo pronunciare il tuo nome e potrai incontrare gli occhi di tua madre, nutrirti di lei, camminare con le tue gambe nel mondo e far conoscere agli uomini la Fantasia” conclusero in coro le tre fate.

Il piccolo pronunciò il suo nome in modo fermo, deciso, orgoglioso: Arthur

By Antonella

*** Grazie Antonella! ***