Odor di primavera…

Odor di primavera… raggi di luce che s’intrecciano alternandosi a lame fluorescenti che tagliano l’aria come fendente, in un alito delicato oltre ogni misura. Colori che traboccano come da un vaso colmo di storie, che a stento riesce a trattenere la voglia di confondersi, rosso che con il giallo smorza i suoi toni, ombre che con il chiaro e lo scuro si scolorano, diventano abbandono, morbida distesa dove adagiarsi inerme.

Voglia di guardare e poi, un succedersi di tele, immagini ramificate che una dopo l’altra si mischiano in un gioco di trasparenze solo accennate… cieli, terre, prati, montagne, mari, nubi, stelle… natura al suo risveglio, tiepido, assonnato, promesse mantenute per occhi che scrutano l’inverosimile scenario, che non è mai da solo, che non è mai lo stesso.

Controversa certezza di parole sussurrate al vento, ma che si posano in ogni dove, l’una accanto all’altra e timido è l’approccio; bisbiglio impercettibile che trova spiraglio nel chiacchierio di una frenesia ormai a fatica trattenuta e ancora, luce, occhi, parole, respiri, affanni, mani che s’intrecciano, corpi che si confondono, pelle che nella pelle trova ristoro… odor di primavera.

71 pensieri su “Odor di primavera…

  1. Disclaimer: non sono il soggetto nella foto. 😆

    Scherzi a parte, bellissimo post, veramente fresco come la primavera e sensuale come il corpo di… qualcuno dell’altro sesso!

    *** … ***

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  2. Malintesi sempre dietro l’angolo! Qualcuno mi ha chiesto cosa intendessi con le parole “qualcuno dell’altro sesso” ma a me pare piuttosto chiaro: Arthur ci parla spesso della sensualità del corpo di una donna, e dal suo punto di vista mi pare comprensibile ma dal mio…

    *** infinitamente più sensuale quello di un uomo, urca! ***

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  3. E’ vero, Arthur ha (de)scritto già altre volte la sensualità del corpo di una donna e leggendolo ogni volta mi è capitato di pensare che, malgrado mi trovi assolutamente bene nelle mie vesti di donna, vorrei proprio essere un uomo.
    Per vedere a parti inverse come sarebbe amare una donna, amarla fino in fondo alla carne, fino a consumarla di tutti i desideri e i sogni, fino a saziarla di qualsiasi necessità, desiderio, fantasia.
    Dove tutto è concesso e diventa favola e metafora, un po’ come in questo post, in cui si respira odore di primavera, l’odore dei sensi, a comunicarsi col corpo tutto ciò che a parole si è già detto, tutto ciò che con gli occhi si è già visto, mescolandosi sino a raggiungere un unico colore.

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  4. Elluccia, abbi pazienza, “come sarebbe amare una donna, amarla fino in fondo alla carne, fino a consumarla di tutti i desideri e i sogni, fino a saziarla di qualsiasi necessità”, voglio che lo provi lui con me: e se avessi un desiderio da esprimere, ti pare che chiederei di diventare un uomo?

    E per favore!

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  5. Ma io mica ho detto che deve andarlo a provare con sua zia…è ovvio che “voglio che lo provi lui con me”, (i soggetti per favore leggiamoli astratti, benchè non incorporei e asessuati visto che il post non lo consente 🙂 )

    Volevo solo dire che mi piacerebbe poter ribaltare la visuale (leggi modo di sentire) dell’uomo e della donna, per dipingerla, sentirla, vederla, concepirla come la dipingerebbe, sentirebbe, vedrebbe, concepirebbe un uomo.
    C’est ça!

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  6. @ Morena: forse che forse il tuo oh… vuol dire, sorpresa deliziata, stupore e il tuo uhh… vuol dire, oh, accidenti. Hai capito che roba? 😀

    Non mi dire che ho indovinato che non ci posso credere… 😉

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  7. Beh, mia cara Diemme, ovviamente le tue preferenze sono evidenti, e non sono certo io che le contesto, ma qui si parla di primavera e, ahimè, tutta al femminile…
    Anzi, diciamo che come per “Un Soffio”, l’omaggio è a tutto l’universo femminile… 😉

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  8. Mia cara Elle, in tutta sincerità, ti dirò che anch’io alle volte vorrei pensare al femminile, ma tutto sommato, la cosa più bella che noi uomini e voi donne possiamo avere, è proprio questo modo diverso di intendere la sensualità, che poi alla fine s’incontra, fino a che “luce, occhi, parole, respiri, affanni, mani che s’intrecciano, corpi che si confondono, pelle che nella pelle trova ristoro” s’incastrano, per dare al respiro l’alito d’un soffio.

    Come tu sai, ogni tanto mi piace esplorare favole e metafore e d’altra parte, cosa unisce la sensualità alla primavera?

    Forse lo sbocciare delle rose?

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  9. Perché dici che la primavera è tutta femminile? Ti devo linkare “il cerchio della vita”?

    Uomini e donna sono un tutt’uno che in primavera sbocciano come tutta la natura, si annusano, si riconoscono. Come qualcuno da me ci ha ricordato, in primavera le donne si scoprono e gli uomini le guardano con occhi diversi, ed entrambi riempiono l’aria di desiderio.

    La primavera è il simbolo della vita che si rinnova, e io certo non voglio come gli antichi attribuire alla sola virilità la creazione e la riproduzione, ma nel fiorire e nel proseguire della vita, se permetti, ci sono tutti e due: e quindi la primavera non è tutta al femminile…

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  10. @ Diemme: forse non mi sono spiegato.
    Ho detto che qui si parla di primavera tutta al femminile e non che la primavera è tutta femminile… (mi pare ci sia una bella differenza… )

    E poi, nella mia descrizione certo che c’è l’uomo e la donna, altrimenti quei corpi che si confondono di chi sono?

    Bellissimo il video che hai messo!

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  11. Cara Rosamaria, che dire… è primavera…

    Mattinata fiorentina
    Giovanni D’Anzi – Galdieri

    È primavera… svegliatevi bambine
    alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
    E a tarda sera, madonne fiorentine,
    quante forcine si troveranno sui prati in fior.

    Fiorin di noce,
    c’è poca luce ma tanta pace,
    fiorin di noce, c’è poca luce;
    fiorin di brace,
    Madonna Bice non nega baci,
    baciar le piace, che male c’è?

    È primavera… svegliatevi bambine
    alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
    È primavera… che festa di colori!
    Madonne e fiori tentaste il genio d’un gran pittor.
    E allora, a sera, fiorivano gli amori,
    gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor.

    Fiorin dipinto,
    s’amava tanto nel quattrocento,
    fiorin dipinto, s’amava tanto;
    fiorin d’argento,
    Madonna Amante le labbra tinte
    persin dal vento si fa baciar!
    È primavera… che festa di colori!
    Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù.

    Ai tempi, giusto per chiarire, non ai miei, questa bellissima canzone di Giovanni D’Anzi la cantava Rabagliati, rubacuor per eccellenza… 😀

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  12. @ Diemme: sei sicura che nel pensile in alto a destra nel barattolo non ci sia la valeriana che serve per calmare i bollori del “Peperoncino di Soverato” che è piantato nel giardino? 😀

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  13. Che tenerezza, uno delle canzoni che era solita cantare mia madre gorgheggiando!

    @Arthur: quello nel barattolo è lo stesso piantato in giardino, che ho raccolto e fatto essiccare.

    La piantagione si è resa necessaria per la quantità che ne consumo per condirti il Piripacchiu, visto che mi hanno detto che l’arsenico ha qualche controindicazione.

    A proposito caro, vendono anche il terreno accanto a noi, potremmo ampliare il nostro appezzamento e incrementare la piantagione…

    *** … ***

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  14. E nel nostro primaverile ondeggiare tra il sacro e il profano…

    E’ dolce primavera

    Alla selve, alle foglie dei boschi è dolce primavera;
    a primavera gonfia la terra avida di semi.
    Allora il Cielo, padre onnipotente,
    scende con piogge fertili e accende ogni suo germe.
    Gli arbusti risuonano del canto degli uccelli,
    i prati rinverdiscono.
    E i campi si aprono: si sparge la tenera acqua;
    ora al nuovo sole si affidano i nuovi germogli.

    Virgilio

    L’ho trovata in rete, mi piace ma non mi convince: sarà veramente Virgilio? Sarà una buona traduzione?

    Provo a googolare e torno, ma che dovrò cercare, “Dulcis ver est”?

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  15. laura

    La primavera che esplode e che ci fa indugiare in pensieri che raccontano di noi.

    Bella l’immagine che hai creato con le parole, e bella la foto di quel seno, che da l’idea dello sbocciare.

    CIAO.

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  16. CIAO Laura, come vedo, con piacere, ogni tanto ritorni e giusto le volte che c’è un post diciamo particolare… in effetti, entrambe le immagini sono belle e, come dicono in Calabria, “si non mi vantu ieu… “

    @Chiara: beh, in effetti poteva essere anche con turbante… 😀

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  17. Chissà perché delle cose vere per dire che sono belle si dice che sembrano finte e di quelle finte, sempre per dire quanto sono belle, si usa dire che sembrano vere: forse per essere belli bisogna apparire il contrario di quello che si è?

    Un altro dubbio amletico… stanotte non dormo.

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  18. Ma insomma, il link all’immagine di “gente più importante con la bandana”, vi è piaciuta?

    Finalmente è stato spiegato l’origine dell’ “Urlo” di Munch: un grande successo per i critici d’arte.

    NB: odor di primavera, ma a Roma odor di grandine che Dio la manda…

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  19. Splendido, sarai anche un quarantenne, ma vedo che sei sensibile alle zinne, come le chiami tu… (uhm… ), e il testo l’hai saltato a piè pari…

    Se vuoi, se hai voglia e se riesci a distogliere lo sguardo dalle zinne, ti faccio un piccolo riassunto di ciò che ho scritto, così magari capisci cosa intendo io per primavera… 😉

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  20. Mia cara Diemme, hai posto un bel quesito, io stesso non saprei cosa dirti e mi sa che stanotte saremo in due a non dormire… 😉

    Quindi, quel seno potrà sembrare anche finto, ma l’importante è che quello che ci sta scritto sotto, sia stato letto…

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  21. Arthur, i termini variano a seconda della zona; quello usato da splendido (è per caso abbruzzese o marchigiano?) è citato in una di quelle freddure sui personaggi giapponesi, ma non la racconterò per evitare che ti turbi.

    Quanto all’Urlo di Munch, quello che mi preoccupa è il silenzio che ammanta cose ben più discutibili della bandana (e non si tratta solo di questioni estetiche). Tornando all’argomento di fondo, credo che, con questo andazzo, non rischiamo certo la primavera di Praga; sarà un bene? Mah!

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  22. Rosamaria, ti ringrazio delle delucidazioni, ma conoscevo già “quel” termine, e sui miei turbamenti, stai pure tranquilla, ormai… anzi…

    Sull’Urlo di Munch… concordo in pieno con te, stesse preoccupazioni e stessi “turbamenti”, e purtroppo, rischiamo di peggio…
    E visto che siamo in linea… ‘notte!

    ps: 😉

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  23. ‘notte a te, sogni d’oro! Che so? Potresti immaginare di rincorrere la primavera del Botticelli (ma senza il risveglio traumatico della réclame dell’Olio Sasso, mi raccomando!).
    Io, per stanotte, rinuncio a Brad Pitt; sta per lasciare l’Angelina, ma se crede che l’accoglierò a braccia aperte si sbaglia di grosso: troppo tardi! Doveva pensarci qualche primavera fa.
    😆

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  24. Bellissima ninna nanna, ma io la trovo inquietante, visto che è quella cantata da una madre costretta ad abbandonare il figlio. In effetti tutta la colonna sonora de “Il principe d’Egitto” per me è accorante ma… sto andando fuori tema.

    Per tornare a bomba volevo rispondere a Splendido: Arthur è sempre molto allegorico nella scelta delle sue foto. Forse questa scelta è dovuta al fatto che la primavera è la nascita della vita, e dal seno materno viene il primo nutrimento di quella umana.

    Poi, come i testi prendono vita a seconda di chi legge, così pure le foto: in questa, chi vede un’immagine plastica, chi bizzarra, chi il nutrimento della vita, e chi vede due zinne.

    *** il mondo è bello perché è vario ***

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  25. Oh sentite, vi adoro o miei poeti, però queste sono e saranno sempre due zinne. Poetiche quanto volete, plastiche, primaverili, sensuali, conturbanti, materne, volitive, ma sempre due sise sono.

    Dopo aver guardato le figure, poi leggo. E quasi quasi mi vien voglia di scrivere pure a me un testo bello poetico come questo sulla primavera. Ma mi prenderebbero sul serio? Mah…

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  26. Beh al di là dei vari slang, mi pare che l’immagine che Arthur ha scelto per questo scritto sia molto eloquente ed anche ben associata all’odor di primavera.

    All’interno di una metafora l’immagine vuol rappresentare un concetto tutto da scoprire, tutto da intuire.
    Una metafora solletica e stimola la fantasia di chi legge. Perchè è chi legge che deve rintracciare, attraverso ciò che si vede, il suo concetto.
    O cercare di scoprire quello dell’autore…
    Bonne dimanche!

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  27. Mia cara Diemme, non c’è nulla da spiegare, perché come dice giustamente Elle, “ all’interno di una metafora l’immagine vuol rappresentare un concetto tutto da scoprire, tutto da intuire…”

    Quindi, è giusta la tua interpretazione se ciò che ci hai visto è una “scelta dovuta al fatto che la primavera è la nascita della vita, e dal seno materno viene il primo nutrimento di quella umana” (bello come concetto… ), come per assurdo, è giusta anche l’interpretazione di Splendido, anche se onestamente la ritengo forse troppo riduttiva e semplicistica, ma in un contesto ironico, sti sta anche.

    Non sempre, ma come tu ben sai, in certi miei post uso la metafora per esprimere un’emozione, uno stato d’animo che in quel momento mi ha guidato la mano per scrivere certe cose, lo è stato per “Un Soffio”, lo è stato per “Forse è una Follia”, lo è a maggior ragione per questo “Odor di Primavera”, dove il risveglio della natura mi porta inevitabilmente a pensare a due corpi che si possiedono e che si amano fino all’inverosimile, in un’esplosione di sensi e sentimenti, così come la natura d’altra parte, nel momento in cui ricomincia a rinascere.

    La scelta di usare le mie foto, contrariamente a tanti, malgrado sia stata criticata perché potrebbe sviare l’attenzione su ciò che c’è scritto nel post, viene dal bisogno di giocare una metafora nella metafora, dove appunto l’immagine non è la rappresentazione del concetto che voglio esprimere, ma in qualche modo lo idealizza, dando poi ad ognuno, l’opportunità di farla propria, perché come dice ancora Elle, “ una metafora solletica e stimola la fantasia di chi legge. Perché è chi legge che deve rintracciare, attraverso ciò che si vede, il suo concetto.”

    Le foto non sono in discussione, per quanto riguarda il soggetto o altro, altrimenti avrei fatto un blog solo di foto, possono piacere o non piacere, essere condivise oppure no, ma devono essere viste come un bel complemento alle mie parole, che aiutano la riflessione e soprattutto il confronto, che è poi quello che io mi aspetto da voi.

    Complicità, condivisione… altrimenti cosa scrivo a fare?

    ps: beh, Diemme, il premio lo meriti senz’altro, perchè c’è anche quello che ci hai visto tu… 😉

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  28. Ti lascio una canzona calabrese…Fior di cucuzza la donna a 15 anni è tutta pazza e dopo 15 anni è pazza tutta…fior di cucuzza! 🙂 Avevo un uccellino e mi è volato…avevo un grande amore e mi e l’ho perduto! fior di cucuzza! 🙂 è una ballata simpaticissima di primavera…calda e passionale!

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  29. Mia cara Dolce Diemme, mannaggia attia… come vedi ho sistemato l’ora, ma non potevo restare alla mia vecchia ora non legale?
    E no, porcacc… , se la Tremendisia se ne accorge son dolori… 😆

    Mannagg… ammia!!!

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  30. @Tesoruccio della casa, non poteva no restare all’ora solare: se non sincronizziamo gli orologi una volta per tutti, quel ristorantino a Trastevere continuerà a vedere la solita scena dei due singoli che aspettano impazientemente per 59 minuti e poi se ne vanno sfiduciati!

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  31. la cosa stupida è che c’è chi giudica pornografia un’immagine così perfetta e delicata
    😀 mi hai fatto venir voglia di caldo, d’estate, di mare, sole, creme solari….
    o mamma…
    buona giornata Arthur 😉

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  32. In effetti, Irish, hai ragione.
    E per la voglia di caldo… la foto (opportunamente elaborata e modificata con Photoshop… ), l’ho scattata al mare, sarà per questo che ispira voglia d’estate, creme solari, sole e quant’altro? 😀

    Buona giornata anche a te!

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  33. Caro Arthur, ho rivisto il video degli scoiattoli, l’imbarazzo di Merlino e di Semola (futuro re Artù) e un dubbio mi tormenta.

    Io lo so che tu mi stai nascondendo qualcosa, e che sono stata io in fondo che non ti ho permesso mai di parlarne ma, ti prego, dimmi…

    *** sei per caso uno scoiattolo??? ***

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  34. Ma l’avresti dovuto dire solo a me… io avrei mantenuto il segreto: al massimo l’avrei scritto nel nostro angolo delle chiacchiere, un posticino così riservato…

    Scherzi a parte, hai visto che bella sorpresa che ci ha fatto wordpress, di trasformare in video i link a youtube sui commenti?

    *** ma vale solo per quelli “scoperti” 😥 ***

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  35. laura

    Sono tornata su questo tuo post, Arthur, e rileggendo i tanti commenti che hai ricevuto, mi sono riconosciuta molto nelle parole di Elle e di Sancla, che dentro ad una metafora, l’immagine esprime un concetto tutto da scoprire e che la primavera invita a riappropriarsi un po’ di noi stessi, anche come fonte d’ispirazione, per lasciarsi andare.

    Bella discussione!

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  36. Pingback: Primavera… « Blog Archive « arthur_photo…

  37. @ Antonio: grazie Antonio e benvenuto (ma scusa, non eri già stato nel mio blog?)
    Parole e foto, uno strumento indivisibile per quanto i riguarda, vissuto sempre tutto sul filo della metafora e ovviamente, dell’ironia.

    Ti aspetto per altre occasioni.
    Ciao.

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