Aspettando…

Beh, lo ammetto, ultimamente batto un po’ la fiacca, complice tanto lavoro da sbrigare e anche un po’ di stanchezza che a tratti si fa sentire, ahimè. E quindi nell’attesa di nuove ispirazioni – in effetti avrei tante cose da scrivere, ma devo solo trovare il tempo di metterle insieme, mannaggia – vi ripropongo una ricetta Sicula ” Braciolette di pesce spada al forno” che avevo scritto nel lontano 2009, che stando alle statistiche del blog è “lettissima” ( si può dire? ), anzi, dippiù, dippiù, segno che l’argomento in rete va alla grande.

La dedico a due amiche blogger Siciliane che proprio in questi giorni hanno scritto due post bellissimi sulla Sicilia: Calo, che  con il suo “Noi Siciliani”  ha fatto venire fuori tutto il mio orgoglio Siculo e Marirò che con il suo simpaticissimo “La forza della parola non detta” mi ha riportato in luoghi e usanze che stavo per dimenticare.

Due Sicilianuzze DOC, con dentro la fierezza della terra Siciliana, che ho avuto il piacere di conoscere tra queste pagine. Continua a leggere “Aspettando…”

L’opera che non c’è!

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“L’arte è immaginazione e questo è quello che chiedo alla gente di fare. Devi immaginare il dipinto o la scultura che stai ammirando”

E in effetti l’opera non c’è, e la gente fissa, a quanto pare con interesse, le pareti completamente vuote e… bianche della galleria.

No, non sto scherzando, la mostra è stata fatta alla Schulbert Gallery di New York da Lana Newstrom, una giovane artista di 27 anni che candidamente dichiara che è solo una questione di immaginazione e di libertà di espressione.

Partendo dal presupposto che l’arte, qualsiasi sia il modo di rappresentarla, è comunque frutto dell’immaginazione, mi sembra un po’ azzardato ritenerla tale se l’opera manca. Cos’è che immaginiamo allora?

Se mi metto davanti ad una parete e sono “costretto” a immaginare qualcosa che non c’è, sono io l’artista oppure lo è chi mi ha costretto a farlo?

No, non ci siamo. Personalmente mi sentirei preso in giro. Trovo piuttosto che sia una delle solite trovate pubblicitarie per sponsorizzare il nulla a quanto pare.

Provocazione o mancanza di idee?

Probabilmente né l’uno né l’altro, soltanto il bisogno di stupire, cosa che oggi va molto di moda.

‘nnagg…!!!

Liebster Award

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In sei anni di blog di premi ne ho ricevuti tanti e a dire il vero, ultimamente non ho più continuato la catena. Ma potevo dive di no a Maria Antonietta (lalunasottocasa) ? E’ giovane, piena di curiosità, suona la chitarra, litiga a volte con i compiti di matematica e quando la mamma la sgrida perché sta troppo al computer, lei le corre incontro e le da un bel bacione. (sbaglio? 🙂 )

Insomma, pur non essendo il mio un blog emergente, come potevo non accettare?

Quindi, grazie, grazie grazie!

Il Liebster Award è un premio per i migliori blog emergenti che conosciamo, ogni persona nominata può a sua volta nominare come vincitori del premio altri 10 blogger, e cogliere così occasione per farsi conoscere da loro, ma anche per far conoscere i loro blog.

Ecco le regole:

– Rispondere alle 10 domande.
– Nominare altri 10 blog (meglio se con meno di 200 follower).
– Comunicare la nomina ai 10 blogger scelti.

Perché hai aperto un blog? 

A dire il vero all’inizio non avevo nessuna intenzione di aprire un blog, anzi, ero molto critico con questo tipo di “comunicazione”, troppi commenti superficiali e scontati, o perlomeno questo era ciò che ci vedevo, tant’è che venivo criticato per i miei commenti lunghi, quasi dei post, poi un giorno ho conosciuto per caso una blogger, Diemme e così ci ho provato gusto. Piano piano ho scoperto un mondo parallelo a volte più reale della realtà stessa, un mondo dove per tutta una serie di motivi un po’ complice l’anonimato, il fatto di non vedersi, ci si affidava agli altri con fiducia, senza false speranze e soprattutto, senza chiedere nulla.

Dopo un anno circa, ho deciso di aprire un mio blog e così l’avventura è incominciata.

Ci parli un po’ delle tue passioni? 

Beh, se dovessi davvero parlare delle mie passioni, altro che pagine e capitoli, ci vorrebbe un libro intero e forse non basterebbe neppure.

Ma a parte gli scherzi, amo l’arte, l’architettura, la musica, leggere e viaggiare, ho scoperto grazie al blog di aver voglia di scrivere, ho la passione per la fotografia e tra una cosa e l’altra, faccio il Videomaker, anche se ultimamente batto la fiacca in fatto di riprese.

Bastano? 🙂

Quanto pensi che i commenti e le interazioni siano utili per un blogger e in che modo?

Un blog senza commenti è l’inno al soliloquio, chi scrive dicendo che lo fa solo per se stesso secondo me dice una grande bugia, perché altrimenti non usa un diario?

Scrivo per comunicare uno stato d’animo, un’idea, delle sensazioni, per cui riuscire a catturare l’attenzione di chi mi legge è una dei miei principali obiettivi. Il commento è condivisione, qualunque esso sia, infatti, spesso tra queste pagine ci sono state delle bellissime discussioni, un modo per crescere quindi e per, come dico io, “camminare insieme” a chi ha voglia di stare al mio fianco. Il mio mondo non è solo mio, fa parte di un insieme che da solo non costruisce nulla, se non parole mute che rimbombano l’una con l’altra.

Il giorno in cui tutto questo non sarà più possibile, la mia “avventura” non avrà più motivo di esistere.

Hai creato un rapporto di amicizia con altri blogger? Vi siete mai conosciuti personalmente? 

Ho tanti amici tra queste pagine che ancora non ho conosciuto personalmente. Ma la cosa più strana è che, malgrado questo, mi sembra di averli conosciuti da sempre.

Come immagini il tuo blog tra due anni? Vorresti vederlo crescere/cambiare e in che modo?

Non lo immagino, per natura cerco di cogliere l’attimo senza organizzare nulla. E’ stata ed è una bellissima esperienza, quindi…

La cosa che sai fare meglio?

Oh mannaggia, bella domanda! 🙂

Quanto tempo dedichi al blog? 

Non molto a dire il vero, diciamo il giusto.

Come nascono i tuoi post?  

Siete mai stati davanti ad una tela vuota nell’attesa di decidere cosa dipingere? Ecco, per i post è la stessa cosa, mi viene un’idea, la coccolo per un po’, la metabolizzo è poi, giù, una parola dopo l’altra e il gioco è fatto.

E adesso dovrei nominare 10 blogger a cui dedicare il premio, ma voglio fare un’eccezione, se mi è concesso, lo dedico a tutti gli amici che sono nel mio blogroll – qui sulla destra c’è una lista lunga lunga, “amici, anzi dippiù…”- a chi ha ancora il blog e a chi lo ha chiuso, a chi in questi sei anni ha avuto voglia di scambiare anche soltanto due parole con me.

‘nnagg…!!!